In questi giorni nella città di Bologna sono iniziati alcuni lavori sperimentali per dare maggior spazio a bambini e ragazzi nelle fasi di ingresso e uscita da scuola. L’ampliamento delle zone pedonali per favorire l’ingresso in sicurezza delle studentesse e degli studenti era già da tempo tra gli obiettivi dell’amministrazione ma la necessità di garantire il distanziamento interpersonale ha indotto un’accelerazione nei progetti.
Oltre al comune sta lavorando al progetto anche la Fondazione Innovazione Urbana, in accordo con alcune Scuole pilota, in sinergia con il Centro Antartide. L’obiettivo è dedicare alcune aree, solitamente utilizzate per la circolazione e la sosta delle auto, a spazio pedonale, di incontro e socializzazione per favorire l’accesso degli studenti.

Così come Bologna anche Reggio Emilia ha iniziato alcune attività per migliorare la fruibilità a piedi e in bicicletta dello spazio di fronte alle scuole: è il caso che ha riguardato la riqualificazione di Piazza Popol Giost in uno spazio di incontro e di gioco, come mostra il video in timelapse dell’intervento di urbanismo tattico.
Il Comune di Bologna sta individuando le scuole e le aree dove portare avanti queste sperimentazioni che, solo in un secondo momento e solo se avranno successo, diverranno poi durature nel tempo. Ad oggi, l’intervento è in corso di sperimentazione in via Montebello 3 presso l’Istituto San Vincenzo de’ Paoli e in via di Vincenzo 55 presso la Scuola Media Testoni Fioravanti.
Gli interventi erano previsti dal Piano della Pedonalità Emergenziale del Comune di Bologna e si affiancano alle pedonalizzazioni già programmate per il 2020.
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