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Roma, il ritorno del Giubileo e la ciclabilità ferma al palo

Roma, il ritorno del Giubileo e la ciclabilità ferma al palo

A Roma tra meno di 100 giorni, alla vigilia di Natale, prenderà il via il Giubileo 2025: un evento non propriamente inatteso che richiamerà milioni di persone. Eppure sul fronte della ciclabilità la Città Eterna non arriverà all’appuntamento preparata. La punta di diamante delle realizzazioni ciclabili – il Grab (Grande Raccordo Anulare delle Bici) – non sarà pronto per essere percorso nella sua interezza, come scrivevamo qualche settimana fa. La speranza è che almeno qualche tratto dell’anello cicloturistico che unisce le bellezze archeologiche di Roma sia effettivamente completato nel corso dell’Anno Santo, anche se il termine contrattuale dei lavori appaltati ad Astral (fissato in 27 mesi) scadrà il 15 ottobre 2026.

Grab: il cantiere del Colosseo è fermo

Il fatto è che il cantiere del Grab, aperto a ridosso del Colosseo il 15 luglio 2024 in pompa magna, dopo più di 2 mesi sta ancora a carissimo amico e praticamente è fermo, come documentano le foto che ho scattato ieri, 16 settembre 2024 e primo giorno della Settimana Europea della Mobilità.

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Le immagini, come si dice in questi casi, parlano da sole. Ma oltre ai ritardi nella realizzazione di questo megaprogetto – grande, importante e articolato – ci sono una serie di segnali e situazioni non sanate sulla ciclabilità romana che in chi vive tutti i giorni la città in bicicletta destano preoccupazione.

Personalmente non sono contento di sottolineare le cose che non vanno nella mia città e ogni volta che mi accingo a scrivere un articolo su Roma mi rendo conto che sono costretto a ripetermi: perché le cose che non andavano bene 10, 5 o 3 anni fa continuano a non andare bene e la ciclabilità è ferma al palo. Da dove cominciamo?

Manutenzione e sicurezza

Dalla manutenzione e sicurezza delle ciclabili esistenti? Praticamente tutte le piste e le corsie ciclabili attualmente presenti a Roma sono in condizioni precarie, con buche, radici e segnaletica sbiadita che le rende pericolose per chi le percorre in bici.

Ciclabili e mezzi pubblici

Proseguiamo con l’integrazione tra ciclabili e mezzi pubblici? Non ci sono adeguati collegamenti tra la rete ciclabile e le principali stazioni di trasporto pubblico, il che limita l’efficacia della mobilità sostenibile. Un esempio su tutti il cantiere fermo da mesi – come documentato dal Corriere Roma – per la ciclabile di collegamento tra la Città Universitaria e la Stazione Termini. L’Agenzia di Roma Servizi per la Mobilità ha risposto che i lavori sono in corso e termineranno entro la fine del mese di ottobre 2024.

Parcheggi (in)sicuri per biciclette

La mancanza di parcheggi sicuri per biciclette è un problema che in verità non riguarda solo Roma. Ma proprio a Roma per ovviare alla scarsa disponibilità di parcheggi custoditi o sicuri per le biciclette che rendono difficile lasciare la bici in sicurezza in diverse zone della città, un anno fa il 22 settembre 2023 era stato inaugurato il servizio Bike Box presso le stazioni della metropolitana. Il fatto è che qualche giorno due bici custodite all’interno dei Bike Box della stazione della fermata metro San Paolo nonostante vigilanza e telecamere sono state rubate (come segnalato sul gruppo Facebook Salvaiciclisti Roma).

Periferie senza pedali

Un altro grave vulnus riguarda l’assenza di percorsi ciclabili nelle aree periferiche: a Roma negli anni la maggior parte degli investimenti si è concentrata nelle aree centrali, mentre le periferie sono rimaste quasi del tutto prive di infrastrutture ciclabili. E, quando presenti, sono comunque poco manutenute e/o realizzate sotto forma di piste ciclopedonali promiscue sul marciapiede scarsamente fruibili.

Ciclabilità ferma al palo

Nella Città Eterna la promozione della cultura ciclistica è insufficiente: che cosa sta facendo il Comune di Roma Capitale per promuovere la ciclabilità come alternativa valida ai mezzi a motore, soprattutto in vista di un evento importante come il Giubileo 2025? Domanda retorica.

A corollario di questo, va sottolineata anche la mancanza di politiche di incentivazione all’uso della bicicletta: mentre in altre città europee vengono offerti incentivi o agevolazioni strutturate per chi utilizza la bicicletta, a Roma questo aspetto non viene adeguatamente valorizzato dall’amministrazione.

Sui grandi eventi e sull’autopromozione, però, la Città Eterna riesce sempre a dire la sua: oggi presso l’Acquario Romano si è tenuta la prima giornata di Eco – Festival della Mobilità Sostenibile e delle Città Intelligenti e domani l’assessore alla Mobilità Sostenibile Eugenio Patanè riceverà un premio. Sono davvero curioso di conoscere le motivazioni.

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Commenti

  1. Enrico Mariani ha detto:

    Anche io da decenni attendo che si proceda in tempi ragionevi alla realizzazione di piste ciclabili a Roma. Ero giovane quando fu inaugurata la prima vera pista ciclabile Romana a Viale Angelico, nel 1990. Poco è stato fatto in tanti anni ad eccezione della pista sul Tevere voluta dal Sindaco Veltroni. Farò in tempo a vedere completato il GRAB?

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