Buone Pratiche

Perché gli eventi non hanno (quasi) mai un parcheggio bici?

Perché gli eventi non hanno (quasi) mai un parcheggio bici?

Quante volte visitando il sito di una fiera o di un evento avete trovato tra le indicazioni per raggiungere la location “Come arrivare in bici” o “Parcheggio per bici”? Temo poche. Eppure raggiungere gli eventi in bici dovrebbe essere una soluzione efficace e conveniente non solo per le persone partecipanti, ma anche per chi organizza: meno spazio da destinare a parcheggi per auto, minori costi per la gestione di navette, più sicurezza, diffusione di evento sostenibile, ecc. Senza aggiungere il fatto che alcuni eventi sono già in location collegate con ciclabili e che richiederebbero solo accorgimenti e infrastrutture per accogliere un maggior afflusso di biciclette.

L’esperienza della Fiera del Cicloturismo, con uno dei primi grandi e custoditi parcheggi bici in Italia (300 bici al posto di 30 auto citava lo slogan Shimano della prima edizione del 2022) all’ingresso dello spazio espositivo è stata un’esperienza che molte lettrici e lettori hanno vissuto con entusiasmo in prima persona.

Ma è un trend che lentamente, sì ancora molto lentamente e non con pochi limiti, sta contagiando altri eventi. All’Italian Bike Festival il parcheggio bici Shimano era custodito con tanto di tagliandino alla consegna della bici.

A Torino è del 2022 la mozione approvata dal Consiglio Comunale per prevedere parcheggi per bici nei luoghi della città che ospitano grandi eventi. Ad oggi restano impegno dei singoli organizzatori come il Salone internazionale del Libro che dedica da un paio di anni un’area all’ingresso (da migliorare e ampliare) o alla recente edizione di Terra Madre Salone del Gusto che ha creato un parcheggio bici segnalato a uno degli ingressi dell’evento.

A Bologna, ad aprile è stato presentato “BiciQui” il servizio di parcheggio bici custodito voluto dalla Città Metropolitana di Bologna, dentro il “contenitore” Bicipolitana, finanziato con i fondi del progetto europeo Move21 e realizzato con la cooperativa sociale Piazza Grande. Si tratta di 25 rastrelliere, ognuna delle quali può ospitare fino a 4 bici per un totale di 100 posti: il progetto ha appena chiuso la fase di sperimentazione e si sta progettando il suo futuro.

Sarò eccessivamente speranzosa, ma non credo che l’assenza di parcheggi per bici negli eventi sia una questione prettamente economica: quanto possono incidere il posizionamento di qualche rastrelliera, la stampa di manifesti ed eventualmente una persona a custodirlo nel bilancio di un grande evento? Si tratta invece di una dimensione culturale, di abitudine e di consapevolezza, per cui proviamo qui a raccontare gli elementi base di un parcheggio bici per eventi.

Parcheggi bici agli eventi: come realizzarli

Che cosa serve per rendere “bike friendly” un luogo, sia esso una fiera, un museo o un evento? Vediamolo nel dettaglio.

Infrastruttura in cui poter posteggiare la propria bici

potere legare adeguatamente la propria bici o una cargo bike è alla base di tutto. Non basta quindi
un cartello con il simbolo delle bici, servono archetti o rastrelliere – anche temporanee come nel caso BiciQui – che permettano di fissare il telaio (quindi non a modello cosiddetto “scolapiatti”). Le semplici transenne – in dotazione a ogni Comune – possono essere una buona soluzione.

Devono essere adeguatamente illuminati e visibili, anche per scongiurare furti se non custoditi. Il parcheggio bici deve essere in prossimità dell’ingresso; posteggi lontani o in aree nascoste rischiano di non essere individuati e quindi non utilizzati. Un utile test per decidere dove posizionarlo è mettersi nei panni, e sulla sella, di chi pedala, per aiutare nel creare la miglior esperienza possibile. Meglio se posizionati in prossimità di ogni ingresso, in caso di grandi eventi con più accessi.

Comunicare la location

Serve indicare chiaramente dove è posizionato il parcheggio bici, che percorso si consiglia di fare e se esiste un accesso facilitato una volta posteggiata la bici (meglio però che sia in prossimità dell’ingresso o degli ingressi). Soprattutto in luoghi molto ampi trovare subito i riferimenti, con segnaletica e frecce, evita lo spaesamento degli utenti, dover vagare per chiedere informazioni agli addetti sicurezza, allo staff o il percorrere inutilmente chilometri magari in mezzo alla folla o al traffico. Esperienze che molti di voi che leggete avrete probabilmente vissuto.

Percorso consigliato

Esiste un itinerario migliore per raggiungere la location dalla stazione del treno o dal centro città? È importante indicarlo! Soprattutto a beneficio di chi arriva da fuori città e non conosce le strade più bike friendly o le ciclabili. In tempi in cui la sensibilità verso l’impatto ambientale è crescente, specificare anche nelle comunicazioni generali che la bicicletta è benvenuta è sicuramente un valore aggiunto anche a livello di immagine.

Optional ben accetti

Definire un luogo riparato dalla pioggia, armadietti chiusi a chiave per riporre casco, mantelle o sacche da bici, creare un posteggio custodito o con telecamere soprattutto per chi è in viaggio con biciclette di alta gamma sono optional ben accetti, soprattutto se si tratta di eventi in cui per esempio i caschi non
possono essere introdotti.

Bike box

Se si arriva con bici di valore, magari con le sacche da viaggio, seggiolini o cargobike, avere un posto chiuso in cui lasciare il tutto è indubbiamente un invito a raggiungere la location in bici. I bike box sono un’ottima soluzione.

Volete strutturare il posteggio e renderlo permanente?

La Regione Piemonte, con la collaborazione di FIAB, ha realizzato nel 2018 una guida sui cicloposteggi, utile per trovare ispirazione e farsi guidare nella realizzazione di infrastrutture funzionali, con tanto di pro e contro di ogni dotazione.

Concludo con un consiglio. Quando c’è un evento nella vostra città andate a curiosare nelle informazioni “come arrivare” e se manca l’informazione sulla mobilità ciclistica, fatelo notare, magari segnalate anche la presenza di ciclabili o strade a basso traffico: se per quell’edizione non potranno farci nulla, magari per le prossime faranno tesoro della segnalazione. Il cambiamento passa anche di qui.

E se conosci altre esperienze di successo che meritano di essere citate, scrivile nei commenti!

I casi che non funzionano li conosciamo bene, quindi solo best practice da tenere a portata di mano e di bici da proporre alle amministrazioni.

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L’immagine di anteprima è relativa al parcheggio bici realizzato da Shimano per la Fiera del Cicloturismo

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