Continuiamo a esplorare in bici Roma e i suoi dintorni con questo itinerario che porta in un posto conosciuto ed amato da moltissimi romani, che vi arrivano però principalmente in automobile: il lago di Albano.
Queste zone non sono in realtà fra le più accoglienti per i cicloturisti, ma conoscendo bene le strade (o avendo uno smartphone con caricata la traccia che proponiamo in questo articolo) è possibile raggiungere il lago di Albano da Roma riducendo al minimo il transito su strade trafficate. Il percorso che proponiamo è alla portata di quasi tutti: dal punto di vista altimetrico è necessario superare la salita iniziale, decisamente abbordabile (5 km al 5% di pendenza media), mentre dal punto di vista… stradale è necessario fare attenzione in un paio di incroci pericolosi; si pedala anche lungo un sentiero, che però è ben tenuto e non rende necessario l’uso di bici particolari. Per il resto vi invitiamo a pedalare nella campagna romana e a compiere il periplo del lago, scoprendone le bellezze.
I Castelli Romani e il Lago di Albano
La zona dei Castelli Romani, nonostante l’antropizzazione selvaggia degli ultimi decenni, mantiene un fascino a cui molti romani sono affezionati. I Castelli sono un gruppo di paesi che sorgono su alcune elevazioni (i Colli Albani) a sud-est di Roma, a circa 25 km in linea d’aria dal centro. In tempi remoti, questi monti erano in realtà dei vulcani, ora per fortuna estinti: due dei crateri si sono trasformati in laghi – il lago di Albano appunto, e il lago di Nemi. Per i romani andare a gustare porchetta e vinello in una delle fraschette (taverne tipiche) dei Castelli è una tradizione da non abbandonare. Fra i vari paesini, il più famoso è senza dubbio Castel Gandolfo, che fino a pochi anni fa godeva di un forte afflusso di pellegrini da tutto il mondo, che si recavano in visita al palazzo in cui il papa trascorreva tradizionalmente il periodo estivo. Papa Francesco sembra aver abbandonato questa tradizione, creando un forte dispiacere fra baristi e ristoratori del paese. Castel Gandolfo è famoso anche per avere una posizione dominante su tutto il lago di Albano, noto infatti anche come lago di Castel Gandolfo.
Mappa
Altimetria
Mappa, altimetria e traccia sono relative all’intero anello con partenza e arrivo dalla stazione di Santa Maria delle Mole
Descrizione del percorso
Si può iniziare questo percorso in tre modi:
1) I più allenati possono percorrere l’intera Appia Antica da Roma, per poi proseguire sul percorso descritto di seguito. Con questa opzione dovete aggiungere una trentina di chilometri e circa 150 metri di dislivello in più. Questa è l’opzione che consigliamo decisamente, di grandissimo fascino. Cliccate sul link per avere maggiori informazioni sul percorso lungo l’Appia Antica.
2) Potete iniziare a pedalare direttamente dalla fine dell’Appia Antica, caricando la bici su un treno locale e scendendo alla stazione di Santa Maria delle Mole. Traccia, altimetria e mappa si riferiscono a questa opzione, che prevede una distanza totale di 25 km e un dislivello positivo di circa 350 metri.
3) Se volete evitarvi gran parte della salita, potete invece scendere alla stazione di Castel Gandolfo (attenzione: si tratta di un’altra linea ferroviaria, le due stazioni non sono collegate). In questo modo, questo percorso si trasforma in una semplicissima gita alla portata di tutti.
Naturalmente è anche possibile scegliere varie combinazioni, e magari prendere l’Appia Antica all’andata ma tornare con il treno.
Arrivati (in bici o in treno) a Santa Maria delle Mole, si prosegue per un chilometro circa sull’Appia Antica, fino a dove questa finisce in località Frattocchie. Qui bisogna fare un po’ di attenzione: è necessario infatti attraversare la trafficatissima Appia Nuova e andare verso Nord prendendo via del Sassone. Da qui si prosegue in salita (5 km al 5% di pendenza media) per varie stradine di campagna con scarsissimo traffico, in direzione Est-Sud Est. Impossibile descrivere tutte le numerose svolte: è necessario affidarsi alla traccia caricata sullo smartphone o sul gps per non abbandonare il percorso ottimale.
Al chilometro 4,9 della traccia, via dei Confini di Castelgandolfo si immette nella SS140, che in circa un chilometro porta agli inizi del paese. Che sia all’andata o al ritorno, consigliamo di allungare un po’ il percorso per camminare lungo le stradine del piccolissimo centro storico, da cui si gode di una bellissima vista sul lago. Una veloce discesa con un paio di tornanti porta al livello del lago. È su questo tratto che si trova la stazione di Castelgandolfo che abbiamo nominato prima.
Si arriva sulla riva del lago nella zona più turistica e frequentata, con molti bar e ristoranti. Basta allontanarsi di poche centinaia di metri però (in una direzione o nell’altra, noi consigliamo di fare il giro in senso antiorario) per cominciare a immergersi nella natura che circonda il lago. A un certo punto una sbarra chiude la strada alle automobili, e dopo circa un chilometro anche l’asfalto lascia spazio a un ampio e comodo sentiero. Lo spettacolo dei riflessi di luce sull’acqua non distolga l’attenzione dall’impressionante parete tufacea che abbiamo sulla destra. Diverse aperture nella vegetazione invitano a fermarsi e immergere i piedi nell’acqua fresca.
Il sentiero è molto frequentato da ciclisti e corridori. Impossibile perdersi, in quanto il percorso è obbligato. Il ritorno, magari dopo un gelato, è per la stessa strada.
Per i più esperti: l’anello superiore
Volendo è possibile compiere anche un anello quasi completo del lago a un livello superiore, per godere della vista dall’alto. È un’alternativa che consigliamo solo ai ciclisti più esperti, perché ci sono un paio di tratti su strade a scorrimento veloce, e alcuni punti su sentiero non molto agevole (molto brevi comunque, quindi in caso di difficoltà basta scendere di sella e spingere la bici).
Dalla strada che costeggia il lago, si sale con un paio di tornanti verso la Via dei Laghi, che si segue per qualche chilometro fino a un bivio sulla destra (poco prima di un tornante) per il convento di Palazzolo. Da qui si diparte un sentiero che continua a costeggiare il lago, ma a una quota circa 100 metri superiore, e (se state seguendo fedelmente le nostre indicazioni) in senso contrario rispetto all’anello inferiore. Impossibile non notare sulla sinistra delle grandi grotte, usate nei secoli scorsi anche come rifugio dai briganti attivi in questa zona.
Il percorso del sentiero è chiaro: volendo, in particolare se avete una mtb, potete esplorare i sentieri secondari che si staccano a destra o a sinistra, ma con molta attenzione, e nei tratti più difficili è quasi obbligatorio scendere di sella. Continuando lungo il percorso principale invece ci si immette dopo qualche chilometro in una strada asfaltata, all’altezza di un bivio dove si trova un convento di frati cappuccini. La traccia continua nella stessa direzione, ma se prendete a sinistra per qualche decina di metri potete facilmente arrivare all’anfiteatro di epoca romana. Continuando lungo la strada principale, si arriva dopo poco al paese di Castel Gandolfo, da cui tornare a Roma con la strada fatta all’andata.
Il sentiero dal convento di Palazzolo, per fare il periplo superiore del lago Albano è chiuso da un paio di anni, causa frana lungo il muro perimentrale Sud-Ovest del succitato convento (che poi è un hotel). Al sentiero superiore ora si accede dalla rotatoria su via dei Laghi, vicino ristorante La Foresta, dove c’è la diramazione del sentiero per andare verso Nemi e si deve attraversare un breve sottopassaggio basso, dove in bici si deve abbassare la testa.