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Bici da ciclocross: guida all’acquisto

Bici da ciclocross: guida all’acquisto

Da “macchine da gara” pure e crude, a mezzi polivalenti che possono adattarsi al commuting giornaliero o ampliare le possibilità di allenamento degli amanti delle bici da strada o della mtb. Stiamo parlando delle bici da ciclocross, nate per correre nel fango del Nord e diventate sempre più popolari grazie a delle scelte tecniche che le rendono performanti anche al di fuori del loro campo d’elezione. In questo articolo vedremo quali sono le caratteristiche da ricercare in una bici da ciclocross e come poter effettuare una scelta sulla base delle nostre esigenze specifiche.

bici da Ciclocross

Indice
Com’è fatta una bici da ciclocross
Allestimento e tecnologie da ricercare
Perché acquistare una bici da ciclocross
Concludendo

Com’è fatta una bici da ciclocross

Nonostante ai più possa apparire come uno sport giovane e in piena espansione, il ciclocross ha radici antiche e parallele a quelle della sua sorella più “prestigiosa”, la bici da corsa. I primi campioni delle due ruote a pedali infatti amavano correre nei prati durante la stagione invernale per “mantenere la gamba” per le grandi gare a tappe che andavano nascendo in quegli anni. Octave Lapize, uno dei primi vincitori del Tour De France (quello che gridò “assassini” agli organizzatori dopo aver scalato il Tourmalet), era solito allenarsi in inverno percorrendo le campagne infangate.

Il primo campionato nazionale di ciclocross si è tenuto nel 1902 in Francia, seguito nel 1910 da quello belga, nazione che ha eletto il ciclocross a vero e proprio sport nazionale, sfornando campioni del calibro di Sven Nys, uno dei più grandi corridore di ciclocross della storia (tanto da essere definito “il cannibale” proprio come il connazionale Eddy Merckx).

Una gara di ciclocross si tiene solitamente in un percorso guidato all’interno di un parco, con avvallamenti, colline e un’elevata difficoltà tecnica data dalla presenza di fango, sabbia e da ostacoli artificiali come gradini e salti. La gara dura un’ora e richiede uno sforzo massimale all’atleta, quasi sempre oltre la soglia anaerobica, poiché bisogna pedalare in condizioni di instabilità e spesso scendere, “spallare” la bici e correre.

gara fangosa di ciclocross

Il ciclocross viene utilizzato dagli atleti di elité della bici da corsa per mantenere alto il livello fisico senza doversi sciroppare lunghissime uscite su asfalto bagnato, mentre ai pro biker della mtb consente di migliorare le tecniche di guida.
Quali sono le caratteristiche di una bici da ciclocross? Si tratta di una bici con una fisionomia che rassomiglia a quella di una bici da corsa ma con notevoli differenze. La prima sta nella luce tra i foderi, che consente di installare coperture larghe e artigliate. Il limite imposto dall’UCI per le coperture nelle gare ufficiale è di 33mm di sezione, mentre alcuni modelli possono alloggiare anche coperture da 38mm o anche 42mm. In secondo luogo troviamo una scatola del movimento centrale più alta per superare radici e gli ostacoli artificiali lungo il percorso e angoli dei tubi piantone e di sterzo più aperti, per una guida più eretta.

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Infine i foderi sono più lunghi e il rake della forcella più accentuato, permettendo così di ampliare il passo ruota e di ottenere più stabilità. Queste caratteristiche la rendono decisamente più comoda rispetto a una bici da corsa tradizionale e la rende polivalente, permettendo di utilizzarla in ambiti totalmente diversi da quelli del circuito di gara.

Allestimento e tecnologie da ricercare

bici da Ciclocross niner
Niner

Cosa dobbiamo guardare in una bici da ciclocross, quando andiamo in negozio o cerchiamo sui siti online? Ci sono alcuni aspetti determinanti che non vanno sottovalutati:

Geometria

Una bici da ciclocross è una bici da ciclocross, non è soltanto una bici da corsa con gli pneumatici più larghi. Le geometrie e la rigidezza generale del telaio è diversa. Gli angoli sono più aperti, la guida è più eretta e solitamente il movimento centrale è più alto. Il passo ruota è più lungo e i foderi posteriori sono anch’essi lievemente più lunghi. Ovviamente le bici da ciclocross pensate esclusivamente per un utilizzo in gara sono molto leggere (la fibra di carbonio è il materiale principe in questo tipo di applicazioni) e reattive, con le fibre disposte in modo da massimizzare la trasmissione dell’energia di pedalata e diminuire le flessioni indesiderate.

Le bici da ciclocross con aspetto “race” sono molto reattive e guidabili nello stretto e soprattutto hanno un buono spunto nei rilanci, ovvero quando si da un deciso colpo di pedale dopo essersi fermati. In questo modo è possibile limitare la perdita di secondi preziosi dopo aver percorso un tratto di corsa. La fibra utilizzata è quella HM (high modulus o alto modulo) tipica della bici da corsa, con una rigidezza elevata ma che grazie a opportuni trattamenti termici aumenta l’assorbimento delle vibrazioni.

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Grazie all’introduzione della fibra di carbonio alcuni progettisti hanno studiato una conformazione del telaio idonea all’utilizzo in gara, tra cui spicca la zona di connessione tra tubo orizzontale e tubo piantone. Qui infatti la parte inferiore del tubo orizzontale è piatta, per consentire un appoggio stabile e pratico della bici sulla spalla dell’atleta, che la deve sorreggere per superare un ostacolo insormontabile.

L’alluminio invece viene proposto per le versioni entry-level da gara e per le bici destinate all’allenamento o a un uso più ampio. Giusto per fare una comparazione, qui troviamo il confronto tra le geometrie di una bici da corsa professionale Wilier Triestina e una bici da ciclocross destinata alle gare, prodotta dalla casa statunitense Niner (la taglia in considerazione è intermedia alle proposte).

 Wilier Zero.7 [M]Niner BSB 9 RDO [56]
Reach387393
Stack536582
Angolo piantone72,5°72°
Lunghezza cannotto sterzo138mm155mm
Lunghezza orizzontale541mm565mm

Freni

Il divieto dei freni a disco in gara è stato rimosso ben prima nel settore del ciclocross che in quello su strada, permettendo così alle aziende di proporre soluzione adatte e performanti.
I freni cantilever, che venivano usati in precedenza sulle bici da ciclocross al posto dei poco pratici freni a infulcro da strada (inadatti per via della luce tra i foderi), sono stati ormai dimenticati e rimpiazzati. I freni possono essere ad azionamento meccanico o idraulico e qui la scelta varia in base alle proprie esigenze, di guida ma soprattutto di portafoglio, poiché i freni a disco meccanici hanno un prezzo d’acquisto più basso.

bici da Ciclocross

Serie sterzo

Solitamente si trovano serie sterzo del tipo integrato, con un cannotto di sterzo più lungo di quello delle bici da corsa per migliorare il confort. Il diametro è solitamente da 1 1/8″ ma sempre più spesso si vedono bici con serie sterzo coniche da 1 1/8″ – 1,5″, che aumentano la resistenza alle sollecitazioni. La connessione dei tubi orizzontale e obliquo al cannotto di sterzo è infatti la più sollecitata dell’intera bicicletta (circa il 70% degli impatti e degli sforzi si scarica in questa zona).

Trasmissione

Le bici da ciclocross propongono dei rapporti più corti rispetto a quelli da corsa, poiché si tende a pedalare a una frequenza più elevata e a dover utilizzare rapporti corti durante le fasi di ripartenza. Alcune case propongono bici con doppia corona anteriore da 50x39T mentre sempre più spesso vengono usate doppie compact da 46x36T. La tripla è sparita nell’ambito “corsaiolo” mentre può ancora essere proposta per un uso ricreativo. La cassetta è solitamente a 11 velocità con una scanalatura 11-32T (raramente 11-28T) anche se si comincia a vedere qualche 11-36T.

Ciclocross_11

Bisogna sottolineare l’introduzione del monocorona anche in ambito ciclocross, come lo Sram Rival con freni idraulici e una corona anteriore da 42T e una cassetta posteriore da 11 pignoni con scalatura 11-42T, che offre un’elevata scelta di rapporti ed elimina tutti i problemi meccanici che possono presentarsi all’anteriore;

Ciclocross_13

Ruote

Le ruote di una bici da ciclocross devono massimizzare il gesto della pedalata, evitando di disperdere energia inutile. Per questo tendono a essere rigide, con raggiature in seconda o in terza, ottenute con raggi piatti (detti aerodinamici da alcune case costruttrici). Il perno passante è ormai uno standard consolidato, con mozzi da 12x142mm di battuta al posteriore e 15x135mm all’anteriore.

Grazie al perno passante il sistema diventa più rigido e soffre meno le torsioni dovute agli impatti, inoltre il cambio ruota è più veloce, poiché il è più facile centrare il disco nelle pastiglie, al contrario di quanto avveniva con lo sgancio rapido.

Coperture

Il mondo delle coperture per ciclocross è unico e in continua evoluzione. Ogni produttore propone diversi pneumatici, in base al tipo di utilizzo (asciutto, fango, sabbia). Di solito cambia la mescola e la tassellatura, che può essere più rada o pronunciata. Se controllate sui siti dei produttori, esistono delle tabelle che indicano se la copertura sia più indicata per un utilizzo “mud” (fango), “sand” (sabbia), “hard” (terreni duri) o “road” (a volte detto slick, indica l’uso su strada).

Solitamente gli pneumatici si usano con camera d’aria ma i professionisti usano i tubolari, che riducono le pizzicature ma che necessitano di cerchi in fibra di carbonio con una foggia apposita (con un costo elevato, sia per il cerchio ma anche per il tubolare).
La tecnologia tubeless sta sempre più prendendo piede, sia con cerchi convertiti che nativi e coperture tubeless ready. Come già specificato, il limite UCI per le coperture da ciclocross è di 33mm di sezione.

Ciclocross_16

Accessori

Alcune case propongono modelli da ciclocross che offrono la possibilità di montare parafanghi e portapacchi, trasformando la bici in una vera e propria “arma” da bike to work.

Ovviamente si tratta di solito dei modelli entry level e questa possibilità non viene nemmeno presa in considerazione per i modelli destinati a un uso prettamente racing.

Perché acquistare una bici da ciclocross

A chi può interessare l’acquisto di una bici da ciclocross destinata all’utilizzo nel fango e nella sabbia? In realtà le possibilità si ampliano notevolmente. Provate a vedere se fate parte di queste categorie:

Ciclisti su strada

Il ciclocross è un’ottima alternativa all’allenamento invernale su strada, magari con la nebbia, il freddo pungente e l’asfalto bagnato. Oltre a essere decisamente più divertente, il ciclocross è più intenso e permette di allenare parti del corpo solitamente poco usate nel ciclismo su strada. Inoltre la diversa posizione e l’elevato coefficiente di difficoltà della guida nel fango consente di migliorare il proprio stile di guida.

Biker

Anche per gli appassionati di mtb che gareggiano in XC o marathon, il ciclocross può essere la soluzione giusta per mantenersi in forma durante la pausa invernale, quando i trail sono poco praticabili (anche se io sono convinto che un biker debba esserlo tutto l’anno e non esistano condizioni impossibili, ma è un mio pensiero). Rispetto a una gara di XC nel ciclocross il livello è sempre e costantemente alto, sopra la soglia anaerobica e consente di sviluppare potenza. Inoltre migliora molto la tecnica di guida. Atleti elìte come Marco Aurelio Fontana ed Eva Lechner lo praticano con regolarità durante la stagione invernale.

Commuter

Una bici da ciclocross, magari del tipo entry-level in alluminio con la possibilità di montare parafanghi e portapacchi, diventa un’ottima bici per il bike to work. Le coperture più larghe offrono assorbimento delle vibrazioni senza aumentare la resistenza al rotolamento, la seduta è più rilassata rispetto a una bici da corsa ma la velocità di percorrenza è decisamente più elevata rispetto a una city bike.

Inoltre la possibilità di avere una bici che sappia affrontare il fango, consente di lanciarsi in qualche avventura domenicale in mezzo ai boschi, per migliorare la propria condizione fisica generale e divertirsi.

Concludendo

Abbiamo visto quali sono le caratteristiche di una bici da ciclocross, sia essa un mezzo progettato per sgomitare con altri atleti in mezzo al fango e alla sabbia e pedalare come mai nella vita, sia per muoversi in città con comodità ma a elevate velocità di percorrenza. Nell’uno e nell’altro caso, che il vostro prossimo acquisto sia proprio una bici da ciclocross?

Commenti

  1. Erika ha detto:

    Buona sera, ho praticato un circuito chiuso domenica con una gravel, prima.esperinaza e molto divertente dove veramente metti a dura prova te stessa ,vedremo se acquistare una ccc

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