La città di Pisa da ciclisti è ponti sui Lungarni, giardini come quello di San Gallo, mura medievali che cingono monumenti in stile romanico pisano, ma anche l’arte contemporanea di Keith Haring che nel 1989 scelse Pisa per lasciare il murale “Tuttomondo”, suo ultimo potente segno. Pedalando da Piazza dei Miracoli in poi, per due o tre ore (circa 12 chilometri) oltre alla bellezza, dietro ogni angolo anche richiami golosi: il budino di riso e la famosa cecina, spuntini perfetti.
Lungo la nuova “pista del trammino” (circa 30 chilometri) dal centro alla spiaggia è un attimo: si pedala in sicurezza tra campagna e pineta fino a digradare verso il mare, dove lo skyline è disegnato dal porticciolo turistico e dalle palafitte di legno: le bilance per la pesca ancora oggi in uso. Il profumo di fritto misto è un richiamo irresistibile. Per chi ha a disposizione qualche giorno e un buon allenamento, Terre di Pisa offre anelli ciclabili moderatamente impegnativi da pedalare a tappe tra i sapori e i profumi delle colline: 163 chilometri dove la natura e il lavoro dei contadini hanno forgiato un paesaggio unico, tra i più fotografati della Toscana e immortalati nei secoli scorsi dai pittori Macchiaioli, che soggiornavano nelle ville di Crespina, Fauglia e Lari con il Castello dei Vicari, oggi borgo arancione del TCI. E lungo l’itinerario, in giugno e luglio, si rischia di rimanere folgorati come Van Gogh davanti agli infiniti campi di lavanda tra Orciano Pisano e Santa Luce.
Più impegnativo, ma molto stimolante per i biker appassionati, l’anello del monte pisano: 77 chilometri per due giorni tra sentieri, mulattiere, strade sterrate che costeggiano l’area protetta del raro pino laricio e dove sbucano rocche e torri, le antiche ‘fortezze di confine’ tra Pisa e Lucca, dove degustare l’olio extra vergine di oliva biologico, la Val Graziosa con la Certosa Monumentale di Calci e il suo Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa.
Per restare nel silenzio ci sono le Riserve Naturali, tante. L’alta val di Cecina, per esempio, ne ospita tre: la “Foresta di Berignone”, la “Foresta di Monterufoli-Caselli” e “Montenero”, 7.100 ettari di paradiso protetto in cui immergersi al solo fruscio del vento e delle ruote sul selciato. Fuori dall’oasi, un altro paesaggio impressionante: fonti geotermiche che danno vita all’affascinante fenomeno naturale dei soffioni boraciferi, a Larderello, capitale Mondiale della Geotermia.
Cibo, vino, olio sono poi tra le ragioni principali che spingono i biker a pedalare, e tutta la Toscana ha una proposta infinita di itinerari golosi, ma Terre di Pisa ne offre uno in più: la caccia al tartufo bianco di San Miniato. In un bellissimo circuito di 100 chilometri moderatamente impegnativi, con un dislivello di 1.450 m, che incrocia la Via Francigena, si fa tappa a San Miniato, città slow food con la più importante mostra mercato del tartufo bianco. E qui si può sperimentare la caccia al tubero al seguito del cercatore, ma questa volta a piedi.
TERRE DI PISA
Terre di Pisa è il brand di promozione e valorizzazione turistica del territorio della provincia di Pisa, nato per iniziativa della Camera di Commercio di Pisa nel 2017, a cui hanno aderito partner pubblici e privati del settore turistico: 34 Comuni, le Unioni Valdera e Altavaldera, numerose Associazioni di Categoria e soggetti turistici rappresentativi del territorio pisano.
t. 050 512.280/296 | [email protected] | www.terredipisa.it
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