Anche il Grand Tour delle Marittime Occidentali, come il suo gemello Orientale, è ricco di luoghi da scoprire con attenzione per riempire gli occhi durante la pedalata.
Ecco le 10 cose da non perdere:
Nizza
Come tutte le località della Costa Azzurra, anche Nizza è piena di fascino e di storia. Da non perdere una passeggiata lungo la Promenade des Anglais, uno dei viali più belli al mondo e la foto ricordo con lo sfondo di “I Love Nice” al Quai de Rauba-Capeu.
Sospel
È un borgo sovrastato dall’imponente presenza delle Alpi Marittime. Il Ponte Vecchio è iscritto all’elenco dei monumenti storici di Francia dal 1924.
Col de Turini
È un tripudio di tornanti che raccontano storie di ciclismo e l’omonima fittissima foresta di conifere è il premio per chi arriva in cima.
Vesubia Mountain Park
Si trova a Saint-Martin-Vésubie ed è un luogo per praticare in modo sicuro l’arrampicata, il canyoning o l’emozionante percorso avventura.
Allos e Alta Valle del Verdon
Per chi vuole cambiare mezzo e dedicarsi alla MTB, qui si possono trovare 33 itinerari per un totale di 250 km di sentieri e single track adatti a tutti.
Colmars
È un vecchio borgo medievale perfettamente preservato dove sorge imperioso l’antico Forte dei Savoia da cui si domina l’intera valle sottostante.
Barcelonnette
È il punto di partenza per qualunque attività sportiva abbiate in mente, come le salite al Col de la Cayolle, Pra Loup, ma anche trekking e rafting.
Col de la Bonette
Posto fra Saint-Etienne de Tinée e Jausiers il colle, alto 2715 m, è raggiungibile dalla strada più alta d’Europa, offrendo una vista imperdibile su tutte le Alpi del Mediterraneo.
Vinadio
È un minuscolo comune dal sapore medievale dove sorge il Forte Albertino, un maestoso esempio di infrastruttura militare difensiva.
Entracque
Con Valdieri suggestivo borgo alpino nel Parco Alpi Marittime; fu scelto come luogo di villeggiatura dai Savoia. Da non perdere la visita al Centro Uomini e Lupi e un momento di relax alle Terme Reali.
Nizza – Cuneo
Il Grand Tour delle Marittime Occidentali è un itinerario che si sviluppa principalmente in territorio francese tra valichi, laghi alpini e borghi arroccati, imponenti fortificazioni e strade militari. Il percorso parte da Nizza e seguendo la Grande Corniche si inoltra nell’entroterra costeggiando il fiume Paillon fino al piccolo borgo di L’Escarène. Si prosegue passando per Sospel che segna l’ingresso a Sud del Parco Nazionale del Mercantour. Pedalando in direzione Moulinet la strada sale verso il Col de Turini da dove inizia una lunga discesa che ci porta a La Bollène-Vésubie.
Proseguendo l’itinerario verso nord si supera Roquebillière e si risale il corso del fiume Vésubie fino a raggiungere il pittoresco villaggio di Saint Martin Vésubie ai piedi delle montagne del Mercantour.
Situato a 1550 metri di quota si trova il Col de St Martin chiamato anche La Colmiane, da cui deriva il nome della popolare stazione sciistica. Il Colle collega Saint-Martin- Vésubie (960 m) a Saint-Sauveur-sur-Tinée (497 m). Il paese di Saint-Sauveur-sur-Tinée si trova a soli 64 chilometri da Nizza ed è una località situata all’incrocio di più strade. Da qui infatti si può seguire il corso del fiume Tinée e scendere verso il mare, oppure seguirlo controcorrente in direzione Saint-Étienne-de-Tinée salendo verso Isola e il Col de La Bonette per poi raggiungere Jausiers. Questa, posta a 2802 metri, è la più alta d’Europa e permette uno sguardo sul panorama Alpino dal Monviso fino alla alta Val Tinée.
Di qui parte la variante che lascia la Valle de la Tinée per proseguire in direzione Guillaumes (villaggio che segna la porta d’entrata della valle d’Entraunes). Lungo il percorso si incontra il Col de la Couillole a 1678 metri per poi raggiunge Saint-Martin-d’Entraunes. Da Saint- Martin-d’Entraunes si prosegue verso il Col des Champs per successivamente scendere a Colmars da dove è possibile raggiungere Barcelonette attraverso il Col d’Allos, che raggiunge i 2240 metri di quota (in estate chiuso tutti i venerdì mattina al traffico motorizzato). Da Barcelonette si prosegue gustandosi i paesaggi offerti dalla Valle dell’Ubaye fino all’abitato di Jausiers dal quale si abbandona la strada per il colle di Larche e del Vars e si inizia la lunga salita che ci conduce sino al Colle de La Bonette che con i suoi 2.802 m è una delle salite più alte d’Europa interamente asfaltate. Dalla cima una lunga discesa ci riporta a Isola da cui ritorniamo sull’itinerario principale che dalla Tinée ci porta a Isola 2000 (rinomata stazione sciistica francese) e al Colle della Lombarda. Dal Colle della Lombarda inizia la lunga discesa verso Pratolungo (e può essere interessante una deviazione di circa 2 km per raggiungere il Santuario di Sant’Anna di Vinadio, meta di pellegrinaggi da tutta Europa) e sulla strada militare si raggiunge Festiona, dove prende origine la seconda variante del percorso. L’itinerario prosegue sino a Piano Quinto lungo la strada militare, attraversa la SS n. 21, raggiunge Roccasparvera (consigliata una pausa spuntino da La Fame) e passando per Vignolo, Cervasca, Bernezzo raggiunge la Valle Grana dalla quale imboccare la salita del Colle Fauniera che, oltre a essere una delle salite più dure in Italia, offre panorami imperdibili a cavallo delle Valli Grana, Maira e Stura.
Per affrontare al meglio la salita e la successiva discesa sono consigliate alcune pause nei rifugi presenti lungo il percorso (il Maraman vicino al Santuario di San Magno, il Fauniera nei pressi del Col di Esischie e il Carbonetto nella discesa nel Vallone di San Giacomo di Demonte) che oltre a offrire ristoro per i ciclisti possono anche essere occasione per una sosta notturna a ammirare la volta celeste in uno dei cieli più neri d’Europa. La lunga discesa su Demonte (prestare attenzione nei primi chilometri alle marmotte che specialmente nelle prime ore di sole sostano a scaldarsi sul manto stradale) avviene dapprima in mezzo a prati di alta quota per poi gradualmente lasciar spazio al bosco ceduo.
A Demonte dopo una sosta in centro città si ritorna sulla strada militare da dove a Festiona si imbocca la salita di Madonna del Colletto che dopo circa 5 km ci porta sullo spartiacque della Valle Gesso da cui si raggiunge Valdieri. Da Valdieri si può decidere di esplorare l’alta Valle Gesso (Entracque e Terme di Valdieri) oppure di scendere verso Cuneo dove termina il percorso.
Percorso Gravel: da Sospel a Valdieri
Per coloro che all’asfalto preferiscono il brecciolino, è disponibile un itinerario parzialmente sterrato di 109 chilometri, che può rappresentare un’alternativa gravel al Grand Tour delle Marittime Occidentali.
Si parte dal centro di Sospel in direzione Breil sur Roya che si raggiunge passando dal Colle del Brouis. Breil sur Roya è uno dei luoghi colpiti più duramente dalla tempesta Alex del 2020.
Da Breil sur Roya si prosegue lungo il corso del Torrente Roya fino a Fontan, un borgo di fondovalle che nacque per fornire i servizi di sosta ai viaggiatori che dal Col di Tenda attraversavano la stretta valle per raggiungere il mare. Da qui, guardando verso l’alto, si può ammirare l’arroccato borgo di Saorge.
Proseguendo si superano le spettacolari Gole di Bergue e del Paganin, fino a raggiungere Saint Dalmas de Tende in un crocevia tra la Valle delle Meraviglie e le sue importanti incisioni rupestri, La Brigue e i territori di confine con l’Italia. Meno di 5 chilometri conducono da Saint Dalmas de Tende a Tende, al suo castello e alla sua scenografica cattedrale, da cui si prosegue in direzione Vievola, dove inizia l’ultimo tratto di 16 chilometri per raggiungere i 1870 metri del Colle di Tenda dove sorgono i forti ottocenteschi.
Purtroppo tutt’oggi la Valle Roya presenta le ferite frutto della tempesta Alex. In questo lembo di terra insieme alla Tinée, la Vesubie e la Valle Vermenagna si può comprendere l’effetto che il cambiamento climatico con i suoi fenomeni meteorologici estremi può apportare ad un territorio ed ai suoi abitanti.
Dal Colle di Tenda si prosegue sulla stretta strada asfaltata per scendere verso Limone Piemonte.
Da Limone Piemonte si pedala in costante leggera discesa fino a Vernante (famosa per i muri illustrati con le scene di Pinocchio). Arrivati a Roccavione si può procedere verso Borgo San Dalmazzo e poi Cuneo attraverso l’itinerario del Parco fluviale Gesso e Stura oppure, superata la stazione ferroviaria di Roccavione, si svolta a sinistra lungo la Via Provinciale Roaschia in direzione Valdieri. La strada in piano corre lungo il torrente Gesso fino a Valdieri dove la via diventa più stretta e in salita, immergendosi tra le montagne per raggiungere la località di Sant’Anna di Valdieri.
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