Le Vie del Sale erano antichi percorsi e rotte utilizzati dai mercanti per il trasporto del sale marino. Il sale, elemento chiave per l’alimentazione e la conservazione dei cibi prima dell’invenzione del frigorifero, è stato per secoli un minerale persino più prezioso dell’oro, tanto che le piste utilizzate per il suo trasporto e commercio sono considerate in Europa, così come in Asia e Africa, le grandi strade commerciali dell’antichità.
Oggi le antiche Vie del Sale sono state riscoperte come luoghi per il turismo attivo o in bici.
Buona parte della rete di Vie del Sale può essere percorsa oggi in MTB, partendo da Limone Piemonte e attraversando il Parco Naturale del Marguareis e il suggestivo bosco delle Navette per poi scendere fino al mare.
Via del Sale da Limone Piemonte a Ventimiglia
Il percorso della Via del Sale che da Limone Piemonte arriva a Ventimiglia è un tracciato lineare di 115 km su fondo principalmente sterrato, single track e mulattiere.
Il primo tratto percorre la cosiddetta “alta Via del Sale” che si snoda tra i 1.800 e i 2.221 metri di quota attraversando valichi alpini e tornanti, unendo Limone Piemonte con Monesi di Triora. Il transito nelle giornate di martedì e giovedì è interdetto ai mezzi a motore.
Dal Colle di Tenda si tiene il lato italiano poco sotto la linea di cresta dove sorgono i forti ottocenteschi e su mulattiera si raggiunge il Colletto del Campanin. Di qui il percorso prevalentemente in falsopiano ci conduce al Colle della Boaria dal quale si gode di una vista da togliere il fiato che nelle giornate limpide include sua Maestà il Monviso.
Con un tratto in discesa si passa sull’altipiano della Conca delle Carsene particolarmente suggestivo per la sua origine geologica che caratterizza l’intero massiccio del Marguareis e con un ultimissimo sforzo si raggiunge il Colle dei Signori nei cui pressi si trova il Rifugio Don Barbera a 2.070 metri di altitudine. Dal rifugio si sale per un tratto molto panoramico sino al Colle di Selle Vecchie dal quale inizia una lunga discesa nel Bosco delle Navette.
La seconda parte della Via del Sale
Dal bivio di Monesi si sale al Passo del Tanarello. Da qui è tutto un saliscendi continuo che porta a quota 1600 metri alla Baisse de Sanson e con un ultimo sforzo si arriva sino al Rifugio Monte Grai dal quale inizia la discesa verso il Rifugio Allavena. Costeggiando il Lago di Tenarda inizia la discesa passando per i borghi medievali di Buggio e Pigna, dove il percorso alterna tratti di salita impegnativa passando per Rocchetta Nervina e arrivare fino a Ventimiglia. In alternativa, giunti a Pigna si può continuare nel fondovalle attraversando il suggestivo borgo di Dolceacqua, per arrivare a destinazione.
Per il rientro si può usufruire del treno da Ventimiglia per Limone Piemonte, con coincidenze anche da Sanremo. Oppure attraverso la linea di treni interregionali per Torino via Savona e Ceva, con cambio a Fossano per chi è diretto a Cuneo o a Limone Piemonte.
L’itinerario può avere un’interessante variante che dalla strada che porta al passo Tanarello si stacca a sinistra raggiungendo il Monte Saccarello, punto panoramico notevole, e il vicino rifugio La Terza. Di qui si può procedere per un tratto sull’Alta Via dei Monti Liguri (OCA) per girare intorno al Monte Frontè e con un tratto di discesa in single track raggiungere il Colle del Garezzo. Attraversata la galleria si imbocca la discesa sino al Passo della Guardia e gli abitati di Verdeggia e Realdo dai quali si rientra sul percorso originario.
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