Tra Capodistria e Isola vi sono 5 km di strada. Oggi quella strada è stata chiusa al traffico e resa usufruibile ai bagnanti e alle bici.
Le due città slovene, di stampo veneziano, si affacciano sul golfo di Trieste e si trovano a pochi chilometri dal confine italiano.
Una ciclabile per tutti
Iniziativa coraggiosa, quella di chiudere una strada così frequentata, anche a fronte della decisione del governo sloveno di rinunciare al pedaggio autostradale sul collegamento alternativo fra i due centri. E’ possibile attraversare il monte San Marco con il tunnel che bypassa la costiera.
L’idea di pedonalizzare quel tratto di riviera riporta la natura ad essere vissuta senza l’ossessione del traffico, crea una bretella di mobilità interurbana ecologica, ed è anche una scelta strategica per aumentare la balneabilità di una costa, quella della Slovenia, lunga appena una quarantina di chilometri.
La nota più rilevante che riguarda bici e cicloturismo è che si tratta della ciclabile Parenzana, che fino all’altro giorno si snodava in quel tratto promiscua fra pedoni e pattinatori sulla stretta striscia del marciapiedi a lato mare.
Adesso il percorso ciclabile è disegnato sulla carreggiata interna, così da riservare quella esterna a pattinatori, pedoni e mezzi di soccorso e il marciapiedi all’area balneare.
La Parenzana diventa in questo modo ancor più attraente e sicura. Per chi non lo sapesse, si tratta di un percorso ciclabile che si sviluppa su un ex tracciato ferroviario che collegava Trieste a Parenzo/Porec (oggi nell’Istria croata).
Mappa della Parenzana
Profilo altimetrico

La novità si può festeggiare anche a Trieste, perché in fondo i chilometri che separano questa passeggiata a mare dall’imbocco della ciclabile in località Noghere sono appena dodici.
Questi primi 12 km iniziano sull’argine del Rio Ospo, poi s’inerpicano senza troppa fatica verso Rabuiese e sconfinano in località Skofije. Da qui si scende verso Bertocchi passando per un parco e costeggiando lunghi vigneti.
Per poche centinaia di metri si pedala in sede stradale passando sopra l’autostrada per poi prendere uno sterrato a sinistra che fronteggia l’area naturalistica della bonifica alla periferia di Koper/Capodistria. Arrivati nei pressi dei centri commerciali si fa presto a intercettare i tracciati ciclabili rossi del centro città che conducono al mare. Si è quindi arrivati alla meta.
Volendo procedere oltre basta seguire le indicazioni della ciclabile nel centro di Izola/Isola e salire verso il Belvedere, da cui si gode un’ottima vista di tutto il golfo di Trieste.
Si scende tagliando le colline con un paio di gallerie (bellissimi residui dell’ex ferrovia) per arrivare a Portorose. La località ha un aspetto molto turistico, vale la pena – garantito – deviare per pochi chilometri fino a Pirano.
Proseguendo da qui verso il confine con la Croazia la ciclabile affianca per qualche km le saline di Sicciole, prima di inerpicarsi, sconfinare e inoltrarsi verso l’interno dell’Istria.
Percorso suggestivo con diverse località da scoprire, ma che vale la pena affrontare in un’altra occasione.
Avremo così pedalato in tutta sicurezza per un totale di una trentina di chilometri.