Il Colle del Galibier, situato nelle Alpi Francesi, è una delle salite più iconiche del ciclismo mondiale. Nel 2024, il Tour de France include nuovamente questa salita leggendaria nell’ambito della tappa n. 4 da Pinerolo a Valloire, offrendo agli appassionati di ciclismo una sfida che combina bellezza naturale, difficoltà tecnica e storia sportiva. La salita al Galibier in bici dal versante di Briançon è un’impresa che richiede forza, resistenza e strategia.
Il Galibier e il Tour de France
Il Galibier con i suoi 2642 m di quota è uno dei più alti e celebri del Tour de France. Più di un secolo fa, nel 1911, Émile Georget fu il primo corridore del Tour de France superò il Gigante delle Alpi, confine naturale tra le Alpi del Nord con la Valle della Maurienne e le Alpi del Sud con la Valle di Briançon. La prima strada carrozzabile fu aperta nel 1891. Era chiamata “Route de Grande Communication n°14”. Poi fu costruito un nuovo tratto. Gli ultimi tornanti furono realizzati nel 1979 con il Tunnel del Galibier scavato dall’esercito.
Il tunnel e la strada si uniscono poco prima del monumento a Henri Desgrange, corridore e giornalista sportivo che ideò il Tour de France e scrisse l’11 luglio 1911: “Oh Sappey Oh! Col Bayard! Oh Tourmalet! È mio dovere affermare che, accanto al Galibier, non siete che una pallida brodaglia. Davanti a questo gigante bisogna soltanto togliersi il cappello e rendergli onore”.
Tra i ciclisti famosi che arrivarono primi sul Galibier: Gino Bartali nel 1937, Fausto Coppi nel 1952, Eddy Merckx nel 1969, Marco Pantani nel 1998, Primož Roglič nel 2017, Nairo Quintana nel 2019.
L’ascesa al Galibier da Briançon
La salita al Col du Galibier dal versante di Briançon, una pittoresca cittadina alpina, è molto impegnativa. Dopo 3 chilometri al 4% e un falsopiano di 10 chilometri, la salita vera e propria di 23 km al 5.1% comincia dai 1470 metri di altitudine di Le Monêtier-les-Bains.
La prima parte, fino al chilometro 4, è più pedalabile con una pendenza media del 3%, poi per dieci chilometri – fino al Col du Lautaret (altitudine 2061 metri) – la pendenza si stabilizza intorno al 5%. Da qui cominciano gli ultimi 8,6 chilometri di salita che sono decisamente più impegnativi, con una pendenza media del 6,8% e l’ultimo chilometro al 9% con picchi del 12%. Questo segmento finale porta al Gran Premio della Montagna (GPM), noto come Souvenir Henri Desgrange, in onore del fondatore del Tour de France.
La salita al Galibier pedalata da Paola Gianotti
La salita al Colle del Galibier dal versante di Briançon è una prova epica che incarna lo spirito del Tour de France. Con le sue sfide tecniche e la bellezza mozzafiato del paesaggio alpino, rappresenta una delle tappe più attese e iconiche del ciclismo mondiale.
Paola Gianotti, che l’ha pedalata, dà qualche utile consiglio per chi vuole cimentarsi con questa impresa: “Non bisogna mai andare in calo glicemico quindi è importante mantenere un livello glicemico costante, mangiare ogni 30-45 minuti e cercare ovviamente di non sovraccaricare lo stomaco perché la salita è impegnativa”.
Anche i liquidi vanno integrati durante una pedalata così probante: “Per quanto riguarda il bere importantissimo a bere in modo costante ogni 10 minuti anche se non si ha sete e mettere magari del magnesio all’interno della borraccia che aiuta perché durante la salita si perdono tanti sali. La salita è sempre una gran fatica ma ogni curva è un’emozione e quando vuoi mollare ti guardi intorno vedi il paesaggio e dici: io devo continuare”.
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