L’Austria è una splendida nazione per chi, come noi, apprezza la natura e l’educazione al rispetto dei ciclisti che purtroppo ancora difetta in Italia. Le piste ciclabili non sono spazi sacrificati, risicati dalle strade votate alle auto ma, viceversa, questa nazione ha sviluppato una rete di strade che sono veramente dedicate a noi ciclisti.
L’itinerario che abbiamo scelto per godere di questa manna è caduta sul Salzkammergut, un polmone verde che abbraccia la zona intorno alla città di Salisburgo, zona montuosa disseminata di laghi che sono davvero gioielli incastonati nelle montagne e sono uno spettacolo per gli occhi oltre che per l’anima. Certo non mancano le salite ma ci sono anche le alternative per aggirare gli ostacoli più duri e le vie ferrate sono molto più organizzate per il cicloturista che ha sempre una comoda alternativa nel caso desideri prendere un treno.
Abbiamo pianificato un tragitto ad anello, itinerante in modo che i bagagli vengano prelevati al mattino e fatti trovare nella località di arrivo, per consentire al ciclista di provvedere al suo bagaglio solamente per le necessità quotidiane. Il mese di giugno si presta ottimamente all’occasione, presenta una stagione variabile, ancora un pò fresca ma ottima per pedalare ed il viaggio in auto non è certo da trascurare, molte ore e molta strada quindi meglio evitare il mese di Agosto. Dopo una notte di buon riposo siamo freschi e pronti per affrontare quest’avventura.
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Il secondo giorno si affaccia con un radioso sole ed un arietta pizzicante, all’altitudine di 530 mt slm da Pinsdorf ripartiamo verso Aurach, bei saliscendi in mezzo alle colline ma con pendenze assolutamente non impegnative la giornata prosegue calma e serena, una fresca brezza che non disturba ma invita a pedalare raggiungiamo il lago Attersee dopo 29,00 Km dove approfittiamo del lungo lago per una sosta merenda e per alcune foto. La sosta si rivela subito preziosa poiché la strada prosegue verso Nussdorf ma occorre attraversare un “Berg” che, abbiamo modo di appurare direttamente, in tedesco significa montagna, il che corrisponde al vero e dopo una bella salita ed una lunga lingua, arriviamo ad 840 mt slm con uno splendido scorcio di panorama montano e sul lago sottostante che costituisce la nostra prossima meta. Una bella discesa al lago in fuori strada in “single trek” e dopo 48,00 Km concludiamo la seconda giornata nuovamente in anticipo sulle previsioni. Il pomeriggio è assolato e quindi un meritato riposo in riva al lago ed un bagno di sole sono una degna conclusione dal momento che i nostri bagagli non sono ancora arrivati, il gestore dell’albergo non batte ciglio e prevede con precisione “teutonica” che entro le ore 18,00 saranno in camera cosa che, avremo modo di verificare, si rivelerà assolutamente precisa! Il lago dorato e la cima delle montagne ancora innevate fanno da cornice al tramonto di questa seconda splendida giornata.
La terza tappa ci fa riscoprire un venticello fresco ed una giornata serena, tempo ottimo per pedalare e lungo lago con saliscendi a volte impegnativi riprendiamo la marcia verso la prossima meta, la città di Salisburgo. Attraversiamo la campagna incontrando un altro lago, il Mondsee, il vento rinforza e comincia a farsi insistente ma la strada fila via liscia senza problemi, dopo 68,00 Km siamo in vista della città ed è ormai tempo di una nuova merenda. Panino, bibita ed un cambio di maglietta riconciliano il ciclista con il suo stomaco affamato, una giornata di 81,00 Km ed arriviamo a Salisburgo. Sorpresa, sorpresa. All’arrivo in albergo scopriamo, con vico stupore, che è in giornata di pausa/chiusura. L’albergo risulta deserto, la porta aperta ed i nostri bagagli sono nella hall ma nei dintorni nessuno risponde e dopo un’ispezione del luogo non troviamo anima viva. L’unica traccia è un biglietto lasciato per noi con cui il gestore (in tedesco) spiega la giornata di chiusura ed il suo rammarico di non poterci ricevere e fornire la cena e lascia la chiave della camera. Dobbiamo dire che la macchina organizzativa, che fino ad ora si era rivelata perfetta, incomincia a dare qualche segno di cedimento. Poi ci si lamenta dell’Italia!, ma come sarebbe, un albergo interamente vuoto senza alcuno a cui chiedere informazione e senza poter usufruire della già anticipatamente pagata cena. Attraverso il numero verde contattiamo l’assistenza e concordiamo il da farsi, cenare in un ristorante in centro a Salisburgo e farsi rimborsare il tutto dall’albergatore la mattina successiva. Un imprevisto che aggiunge sapore (di pepe) al viaggio ed approfittiamo per fare una visita turistica alla città, purtroppo inizia a piovere (e non poco) ma un ciclista bene organizzato non teme nulla. La pioggia battente concilia un sonno ristoratore e al rientro in albergo ci assopiamo confidando in un alba radiosa.
La mattina successiva, per il quarto giorno, come da auspicio, inizia con il sole una lauta colazione e la ripresa della perfetta macchina dell’organizzazione Austriaca. Il gestore dell’albergo è stato contattato dall’agenzia e si profonde in scuse rimborsandoci la cena della sera precedente e pertanto ripartiamo da Salisburgo alla volta della successiva meta la cittadina di Gosau. Salisburgo è un antico borgo, il toponimo della località infatti deriva dalle parole latine “salis-burgo” ovvero il borgo del sale, e da sola varrebbe diverse giorni per visitarla appieno. È una cittadina cosmopolita con ampie possibilità, la sola visita a tutti gli edifici storici ed alla città vecchia meriterebbe una giornata ed i dintorni sono pieni di cose interessanti e di itinerari ciclabili e magari la terremo in considerazione per un’altra volta. La pista ciclabile si dipana lungo l’argine del fiume Salzach, che la attraversa, in questo modo un pendolare che abita in periferia può tranquillamente e rapidamente raggiungere il centro. Dopo una breve visita agli elementi più interessanti ci muoviamo verso la periferia per dedicare la nostra attenzione ad Hellbrun che vanta uno splendido parco, fontane con giochi d’acqua e che costituiva la residenza estiva dei vescovi della zona e vale davvero tutta l’attenzione che possiamo prestarle. Alcune nubi all’orizzonte minacciano di minare la giornata ma per ora il tempo è splendido, lasciata Hellbrun ci inoltriamo nell’interno verso i monti Tauri per la ciclabile che si sviluppa lungo il fiume arriviamo alla località di Golling dove ci attende un taxi che ci permetterà di affrontare un tratto impervio. Una breve ma spettacolare visita all’interno del bosco per ammirare una cascata di acqua limpida e freschissima, la solita ed immancabile merenda e via verso Gosau. Una signora gentilissima, che conduce il taxi con guida aggressiva quasi quanto Alonso affronta i circuiti di F1, ci porta sino alla sommità del monte dove lo splendido, ennesimo lago ci ricorda quanto meravigliosa possa essere la natura. Una pedalata tutto intorno al lago e via in discesa fino alla cittadina sottostante dove giungiamo in serata giusto prima che il tempo si guasti, inizia a piovere infatti ma l’abbiamo scansata. Un’altra giornata si conclude dopo 55,00 Km trascorsi splendidamente.
Il mattino successivo, per la quinta tappa, è foriero di nubi e pioggia, infatti le precipitazioni sono abbondanti e quindi decidiamo di poltrire un po’ e di decidere sul da farsi per la giornata che ci aspetta. La nostra prossima meta è la cittadina di Hallstatt ed abbiamo due alternative, affrontare l’intera giornata sotto la pioggia oppure abbreviare il percorso con una tappa di 15,00 Km per raggiungere il prossimo albergo ed attendere l’evolvere della giornata. La prospettiva di un’intera mattina sotto la pioggia non ci alletta e quindi decidiamo per la seconda ipotesi ed adeguatamente coperti per non inzupparci raggiungiamo il nostro nuovo albergo. Le valige arrivano prima di subito e la cosa è ottima, una doccia un cambio asciutto ed una visita culturale all’unica miniera di salgemma ancora operante in Europa sono la degna alternativa alla giornata di bici a cui rinunciamo, anche se a malincuore. Addobbati come minatori, grazie ad un trenino raggiungiamo la miniera e ci inoltriamo nei cunicoli a 200 mt sotto terra mentre fuori piove noi ci godiamo questo mondo irreale quasi da Jules Verne in viaggio al centro della terra. L’esperienza è davvero interessante e merita il prezzo del biglietto. Domani è la nostra ultima giornata di bici e matura in noi l’idea della conclusione della vacanza.
La mattina successiva, sesta tappa, il tempo è variabile, la nostra definitiva meta è la località da cui siamo partiti ovvero Sankt Wolfgang. La strada procede lungo il lago Hallstattersee e ci riporta verso Bad Ischl, purtroppo lungo il tragitto ricomincia a piovere ma poco male. Come già detto i treni non mancano pertanto approfittiamo della più vicina stazione e procediamo lungo la via ferrata fino alla stazione termale di Bad Ischl per poi procedere al tratto finale lungo strade di collina fino al punto di imbarco che ci consentirà di attraversare il lago Wolfgangsee. Il panorama resta splendido anche con la pioggia ma un pò dispiace immaginare come sarebbe con il sole. La romantica gita in battello sopra il lago è la degna conclusione del nostro itinerario che ci ha portato a percorre 297,00 Km nel verde cuore dell’Austria dei laghi. I luoghi che solo ieri correvano sotto le nostre ruote sono ormai solo un ricordo che sfila nella mente e nelle foto che abbiamo scattato ma sono anche il pane che alimenta la nostra voglia di ricominciare la vita di tutti i giorni in attesa del prossimo viaggio in bici e sono anche l’alimento la base delle esperienze che, come ciclo guide, desideriamo trasmettere a coloro che decidono di dedicare qualche minuto alla lettura delle nostre esperienze.
Riepilogo e suggerimenti
Info turistiche
Splendido il parco dove cavalcava la principessa Sissy ed interessantissimo il museo interno dove troverete molte curiosità, soprattutto nello studio privato dell’imperatore, un esempio è uno dei primi ventilatori della storia, creato appositamente per il Kaiser dalla ditta “Siemens”. Salisburgo, uno scrigno di meraviglie che avrebbe meritato molto più di un solo giorno, la città vecchia (Altstadt) sulla riva sinistra del fiume Saltzach, con il duomo e la casa natale di Mozart (Mozarts Geburtshaus). La Hohensaltburg, una delle più grandi e meglio conservate fortezze medioevali dell’Europa che domina la città dall’alto, ed in periferia, Hellbrunn, un castello del XVII sec. residenza estiva degli arcivescovi e denominato “il castello dei piaceri”. Golling, con il borgo vecchio, le locande ed il suo castello del XIII sec. che oggi ospita il museo di storia e folclore. Hallstatt, citata dall’UNESCO come patrimonio culturale di interesse mondiale come una delle più belle località lacustri del mondo, sede (come già detto) dell’unica miniera di salgemma ancora operante in Europa che si può comodamente raggiungere dal centro cittadino attraverso una funicolare.
Gastronomia
Piccolo neo resta forse la cucina, un pò pesante per i ciclisti e poco varia, certo non ci aspettavamo spaghetti e pizza ma una dieta più adatta ai pedalatori forse si. Stiamo parlando di una zona ad altissima vocazione turistica, quindi, purtroppo, risulta difficile andare alla ricerca di piatti che non siano “piegati” alle esigenze di una cucina internazionale. E’ possibile mangiare bene nella zona ma non è il luogo migliore d’Austria per andare alla ricerca di una tipica cucina regionale. Ad ogni modo locande e birrerie offrono una vasta opportunità per gustare l’ottima birra e diversi piatti a base di pesce di lago.
Non resta che augurarvi una buona pedalata.
Ciao Sergio.
Dunque vediamo di ricordare il tutto…
Per lo spostamento bagagli ci siamo organizzati con un operatore turistico italiano.
Girolibero e qui puoi vedere la proposta
girolibero.it/viaggi/dettaglio/salisburgo-e-i-10-laghi?attivita=1®ione=1&periodo=&durata=
Esiste anche un operatore Austriaco che propone lo stesso giro.
radreisen.at
Prenotazioni, spostamenti e pernottamente “quasi” tutti senza problemi.
I pochi problemi, sono stati superati.(come raccontato)
Organizzano tutti gli spostamenti, quindi puoi viaggiare comodo e libero da “pesi”.
Complessivamente abbiamo percorso 297 in sei gg.
Tappe, dipende dalla difficolta, alcune di 40/50 Km
Altre di 60/70, in alcuni casi abbiamo volutamente allungato per vedere di più, ne valeva la pena.
Puoi considerare che è una nazione bene organizzata.
Lungo tutto l’itinerario esistono sempre delle “alternative”.
Questo significa che, per evitare giornate meteo ostiche oppure fatica imprevista, puoi comodamente prendere un battello, oppure un treno per abbraviare alcuni tratti.
E’ un paese amico dei ciclisti, quindi anche gli “indigeni” aiutano.
Posso aggiungere questo, i saliscendi ci sono ma puoi credermi… nulla di così tremendo.
In genere quello che abbiamo fatto in salita si basava su nostre scelte.
Spero di esserti stato utile
Fammi sapere
Ciao
Ciao Roberto. Grazie per le info. Giro Libero lo conosciamo. Non lo abbiamo mai usato ma a volte guardo il loro catalogo per prendere spunti di viaggio. I KM, fino a 90, non ci spaventano, le salite invece si. :-).
Stiamo organizzando per il prossimo Giugno e questo percorso mi piace. L’anno scorso abbiamo fatto Passau-Vienna e ci è piaciuto molto. Grazie. Ciao, Sergio
Ottimo Sergio.
Passau Vienna… ho già dato e se non ricordo male, qualche saliscendi c’era.
Più o meno siamo lì.
I giri di “Girolibero” (in genere) sono ben strutturati.
Qualche lieve pecca l’abbiamo riscontrata negli anni, imputabile però non a Girolibero bensì all’operatore locale al quale anche loro fanno riferimento.
Se ti muovi in autonomia, su questo giro del Salisburghese, l’unica cosa che devi tenere in considerazione (come salita) è il tratto da Salisburgo a Gosau.
Nel ns caso, l’organizzazione (data la tappa lunga e la salita) ha previsto un trasferimento bici-bagagli-ciclisti tramite pulmino.
Più o meno da Golling…
Se lo fai in autonomia devi trovarlo in loco organizzandoti prima da solo, oppure accorciare la tappa dividendola in due.
Non mi resta che augurarvi buone bici-vacanze.
Ciao. Scusa, il vostro itinerario mi sembra molto bello e interessante anche se, con qualche salita, per noi gia’ un po’ troppo impegnativa. Ma volevo sapere chi vi spostava i bagagli alla tappa successiva? Pernottamento in B&B senza problemi? KM totali e tra una tappa e l’altra? Grazie e Ciao. Sergio