Itinerari

Lecco e il lago in bici, ospiti della Casa sull’Albero

Lecco e il lago in bici, ospiti della Casa sull’Albero

Vi presentiamo due percorsi che permettono di scoprire Lecco e dintorni in bici; uno adatto a tutti, uno riservato a ciclisti più esperti.

Se Manzoni fosse un uomo dei giorni nostri e decidesse di scrivere i Promessi Sposi ambientandoli nell’attualità, sicuramente, presto o tardi nel romanzo, farebbe spostare Renzo e Lucia a bordo di una bicicletta. E non sarebbero i Bravi o l’Innominato ad ostacolarne il rapido spostamento sulle due ruote, ma i numerosi gruppi di ciclisti che affollano le strade, ciclabili e non, che costeggiano “Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli…”

Gruppi, molti gruppi e poi famiglie e sparuti ciclisti. Ciclisti da strada e bikers, giovani ed anziani, rilassati o impegnati in allenamento. Comunque ciclisti, lenti e veloci che popolano le strade che costeggiano lo specchio d’acqua. È la prima cosa in assoluto che colpisce il turista che decide di scoprire Lecco ed il suo lago, magari fermandosi a dormire a Malgrate, presso la Casa sull’Albero. E la seconda sensazione è quella dello stupore. Stupore perché arrivando presso la struttura, pare impossibile che in una zona così densamente popolata, all’improvviso, appaia come un’oasi di relax e quiete, la nostra destinazione finale. Il Bed&Breakfast si trova in una posizione rialzata rispetto al lago, immersa in un parco con alberi secolari, prati e verde ed esattamente sulla riva opposta al lungolago di Lecco, dove il bacino d’acqua si restringe e diventa il fiume Adda.

All’arrivo ci accoglie il proprietario Fabio Dadati, che in modo cordiale e professionale ci mostra tutti gli ambienti della Casa sull’Albero, una struttura che affascina dal primo sguardo. Tredici camere con ampie vetrate che affacciano sul parco, percorsi e passerelle di legno per raggiungere angoli di relax nel verde, centro benessere e piscina riscaldata per coccolare anche gli ospiti più esigenti. Ci mostra il parco che presenta uno scorcio fa-vo-lo-so su Lecco ed il lago, con panchine e divanetti che invitano ad una sosta rigenerante. Fabio ci spiega poi il funzionamento della “The Honesty Kitchen”, cioè il luogo dove viene servita la colazione alla mattina. Qui ci sono prodotti biologici e del territorio, freschi e di alta qualità, a disposizione 24 ore al giorno con un quaderno sul quale, chi li preleva dalle dispense e dai frigoriferi, è tenuto a segnare quanto preso in modo onesto e rispettoso. La struttura mette a disposizione anche una piccola officina, l’idropulitrice per la manutenzione delle due ruote ed offre un servizio di noleggio che include anche bici a pedalata assistita per i meno allenati.

Una volta sistemati nella nostra stanza, non resistiamo a prepararci immediatamente per visitare con la nostra bicicletta le bellezze della zona. Nonostante ci sia stato sconsigliato dal proprietario, non possiamo resistere alla tentazione di raggiungere il paese di Bellagio; da tempo ne avevo sentito parlare con elogi e apprezzamenti; pensare di non andarci pareva proprio uno spreco. Fabio ci aveva spiegato che preferisce che i suoi clienti non si mettano in bicicletta sulla strada che da Lecco lo raggiunge a causa della pericolosità ma noi pensiamo che di traffico non ce ne sarà moltissimo, confidando nel fatto di essere in orario di pranzo. Partiamo quindi muniti di fanali e luci di posizione, sapendo che dovremo attraversare anche un paio di gallerie abbastanza lunghe e scarsamente illuminate. Effettivamente la strada non è delle migliori; il panorama è stupendo, si costeggiano anche molte piccole e grandi spiagge e zone dove in estate potersi fermare per un bagno, ma in alcuni tratti è stretta e le due gallerie, come detto, poco illuminate. Non è di certo un percorso adatto a famiglie con bambini al seguito o a ciclisti che temano il traffico.

Fortunatamente, e come previsto, ci sono poche automobili in movimento e facendoci scortare per un tratto da un gruppo di ciclisti amatoriali raggiungiamo, dopo circa 21 km, Bellagio. Visto il gran numero di turisti, parcheggiamo le nostre biciclette e ci aggiriamo tra le viuzze a piedi, ammirando gli scorci del lago che appaiono tra un palazzo storico ed una villa, fino a giungere alla “punta” di terra che separa i due rami del lago Lario (o di Como). Sullo sfondo le cime delle Alpi, con ancora qualche sprazzo di neve, abbracciano il panorama, che non può che essere definito da cartolina. Ci rilassiamo nel praticello davanti ad un ristorante che pare non conoscere sosta, accogliendo i turisti, per la maggior parte stranieri, fino a pomeriggio inoltrato. Sono infatti le 16,30 quando decidiamo, un po’ a malincuore, di tornare verso la Casa sull’Albero, riprendendo le biciclette ed affrontando il percorso di andata in senso inverso. E’ un vero peccato non potersi fermare fino a sera in questo meraviglioso paese per godere l’effetto magico e l’atmosfera di queste viuzze illuminate.

Mappa

Profilo altimetrico

Altimetria Malgrate - Bellagio

Traccia GPS (.gpx e .kml)

Dopo una doccia di ordinanza e una passeggiata sul rinnovato e ben curato lungolago di Malgrate, arriva l’ora di cena. La casa sull’Albero ha da poco acquisito l’Hotel Promessi Sposi, con il suo ristorante “Da Giovannino”, dove andremo per reintegrare le energie spese nei 40 km percorsi in bicicletta nel pomeriggio. Il menù è decisamente interessante e ci permette di assaporare portate tipiche Lecchesi, come i crostini di pane lievito madre con burro giallo (salsa formata da burro, uova e pepe bianco). Assaggiamo poi il saporito pesce di lago, che accompagna i nostri primi piatti, veramente delizioso, accompagnandolo con un ottimo vino bianco. Chiudiamo la cena con dolci squisiti che ci rendono veramente soddisfatti e carichi di buone intenzioni per affrontare un nuovo itinerario il giorno successivo.

Domenica mattina, dopo un’abbondante colazione, decidiamo di iniziare la nostra giornata con un giro per conoscere il centro di Lecco con la bicicletta; in 5 minuti lo raggiungiamo ma siamo quasi subito costretti a scendere dalle nostre due ruote. Sarà dovuto alla bella giornata primaverile, ma il centro è davvero molto affollato e muoversi “zig zagando” tra i pedoni non sarebbe di certo piacevole, oltre che pericoloso. Quando la folla domenicale inizia a diventare davvero numerosa, decidiamo di partire per il tour pianificato. Oggi abbiamo pensato di seguire le indicazioni di Fabio e percorrere, su suo consiglio, tutta la ciclabile che da Lecco, costeggiando il Lago di Garlate e poi il fiume Adda, giunge fino a Imbersago. La ciclabile è pianeggiante, quasi sempre a pochi metri dal lago e ben tenuta.

Se ieri (sabato) si vedevano prevalentemente squadre ciclistiche amatoriali, oggi la prevalenza è per gruppi e famiglie, con bambini che si divertono a sfrecciare senza il timore del traffico automobilistico. Molti anche quelli con i pattini, ski-roll e molti in canoa pagaiano sulle tranquille acque del Lago di Garlate. Arrivati ad Imbersago (circa 20 km) è possibile ammirare e salire su quello che viene definito il “traghetto di Leonardo”. Si riconduce infatti a lui l’invenzione di questo tipo di “barca”, unico modo per commercianti ed abitanti del tempo di passare da una riva all’altra; tuttavia ci sono ancora dispute sul fatto che Leonardo abbia “solo” migliorato il funzionamento di qualcosa che già fosse presente ed operativo.
Con 50 centesimi facciamo la “traversata” e ci fermiamo a riposare al sole, consumando il pranzo che ci siamo portati nello zaino.

Barca sul lago di Como

La pedalata di oggi è stata, senza ombra di dubbio, più rilassante di quella di ieri, sia per il minor dislivello, ma anche e sopratutto perché non ci siamo dovuti curare del traffico dei veicoli a motore, cosa particolarmente gradita a chi volesse affrontare l’itinerario con bambini al seguito. Il caldo sole primaverile invoglierebbe a rimanere tutto il giorno a riposare, ma ci aspetta il ritorno verso Lecco dove, salutata la moglie di Fabio, con il quale gestisce la Casa sull’Albero, recuperiamo i nostri bagagli per fare ritorno verso casa.

Mappa

Profilo Altimetrico

Profilo altimetrico Lecco - Traghetto di Leonardo

Traccia GPS (.gpx e .kml)

Conclusione

Il Lago Lario (da tutti conosciuto come Lago di Como) è una meta particolarmente interessante per il cicloturista. Si possono affrontare percorsi ciclabili pianeggianti, misti e collinari. L’alto numero di ciclisti testimonia la qualità degli itinerari a disposizione, la bellezza del paesaggio e la versatilità della zona. Avendo più tempo a disposizione si potrebbero anche sfruttare i traghetti, caricando la bici e spostandosi da un lato all’altro del lago per visitare il luoghi più caratteristici. La struttura della Casa sull’Albero può essere un ottimo punto di appoggio vista l’attenzione verso il ciclista, oltre che il fascino e la bellezza di alloggiare in una struttura così curata ed elegante, in una zona facilmente raggiungibile anche da chi decida di lasciare l’auto a casa e spostarsi solamente con l’accoppiata bici+treno.

La casa sull’albero

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