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Professione Bike Manager: intervista a Francesca Sarcone

Il crescente interesse per la bicicletta e la grande richiesta turistica di esperienze che includono l’esplorazione del territorio in sella hanno reso sempre più centrale la figura professionale del Bike Manager. Si tratta di un profilo lavorativo qualificato che – oltre ad accogliere ed accompagnare le persone in bicicletta – si occupa anche della promozione dei pacchetti di viaggio e della valorizzazione del territorio in cui opera.

Il Bike Manager è insomma un professionista con elevate doti strategiche e comprensione delle dinamiche tecniche della ciclabilità che sappia creare l’offerta cicloturistica, stabilendo la forma degli itinerari cicloturistici, si occupi della loro mappatura, stabilisca i servizi e prodotti da offrire al pubblico, ne individui il target ideale e proceda alla sua promozione e commercializzazione.

Per capire in concreto che cosa fa il Bike Manager e quali prospettive offre il settore abbiamo intervistato Francesca Sarcone, che svolge questa professione in Calabria.

Ciao Francesca, presentati ai lettori di Bikeitalia…

Sono una Bike Manager, vivo in Calabria e lavoro per Hitinero, un tour operator specializzato nel settore del cicloturismo.

In cosa consiste il tuo lavoro di Bike Manager?

È un lavoro molto dinamico e complesso. Ogni giorno metto in atto una serie azioni per promuovere e gestire il cicloturismo e la mobilità ciclistica della mia regione. In sostanza creo nuove reti sul territorio dove opero coinvolgendo le realtà presenti sia pubbliche che private, dialogo con le guide per definire gli itinerari e le bici adatte, testo personalmente i servizi, programmo le stagioni con le strutture ricettive con la quale collaboro, fornisco consulenze a quelle che vogliono convertirsi in bike hotel, partecipo alle fiere di settore e molto altro ancora. Tutto questo per offrire servizi studiati sulle reali esigenze di un cicloturista.

Quali passi hai fatto per avviare la tua attività come Bike Manager?

Ho iniziato come guida, organizzando tour di qualche ora su itinerari accattivanti in aree naturali o città d’arte della mia regione. Via via ho sentito la necessità di ampliare le mie conoscenze sul tema del cicloturismo, per offrire un servizio di qualità sempre migliore. Il bello di questa professione è che ci sono ampie possibilità di crescita e il livello di approfondimento è davvero sorprendente, se consideriamo, che con l’introduzione delle e-bike, c’è stata anche una innovazione tecnologica considerevole. Con impegno ho imparato la meccanica, ho fatto pratica nel noleggio per comprendere la gestione delle flotte e soprattutto la logistica e l’organizzazione che c’è intorno agli avvicinamenti dell’attrezzatura al punto di partenza e/o arrivo del ciclo viaggio. La formazione più specifica l’ho ricevuta in Bikeitalia, frequentando il “Masterclass: Bike Manager“, con quest’ultimo corso ho chiuso il cerchio e oggi ho una visione a 360 gradi del viaggio in bici.

Bike Manager tour
Tour in bicicletta sul territorio
Quali pensi che siano le competenze e le abilità che un Bike Manager debba possedere?

Il bike manager è sicuramente una persona versatile. Conosce le tecniche della ciclabilità e il territorio benissimo, dal momento che deve stabilire quali sono gli itinerari più attraenti e soprattutto fattibili. Conosce il mondo della bici e si aggiorna continuamente, perché deve scegliere quella più idonea per la fruizione di un territorio. Inoltre è dotato di un forte dinamismo, perché si occupa delle esigenze logistiche e meccaniche del cicloturista. Sa districarsi nel mondo del turismo, creando i pacchetti e individuando il target ideale. È accogliente e tiene conto sempre dei feedback per migliorare il servizio. Potrei fare un elenco lunghissimo, ma alla base ci deve essere senza dubbio una forte passione.

Quali sono, secondo te, gli sviluppi futuri del cicloturismo e quali le attività più promettenti?

La mobilità in bicicletta avrà un ruolo importantissimo nell’immediato futuro, e questo orienterà le scelte dei consumatori verso il cicloturismo. I dati che emergono dai vari rapporti sul cicloturismo in Italia lo confermano. Tutto il comparto ha un potenziale enorme. Non dimentichiamoci che la bicicletta aiuta a realizzare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile contenuti nell’Agenda 2030 dell’ONU. Le strutture ricettive, non possono perdere questa opportunità, e quindi dovranno organizzarsi a livello strutturale, con noleggio bici, guide o accompagnatori per tour organizzati, avere un’area per l’assistenza meccanica, studiare proposte attraenti, avere contatti con operatori specializzati che si occupino della vendita e della promozione sui vari canali. Le città come i piccoli centri dovranno dotarsi di infrastrutture adeguate e predisporre i vari servizi connessi al cicloturismo. In questo scenario, il Bike Manager è la persona giusta con cui dialogare, perché conosce tutte queste logiche, è un facilitatore del cicloturismo.

Cosa consiglieresti a una persona che volesse avviare un’attività come Bike Manager?

Consiglierei sicuramente di seguire la giusta formazione, avere chiari obiettivi, cercare uno scambio continuo con gli operatori di settore, fare pratica in strutture specializzate, perché la conoscenza e l’aggiornamento sono la chiave del successo in questa come in tutte le professioni.

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