E’ cominciato tutto da un libro, da quel “Tre uomini in bicicletta” che racconta il viaggio in bici da Trieste a Istanbul del giornalista Paolo Rumiz, del “professore a pedali” Emilio Rigatti e del vignettista Francesco Altan. Dopo la lettura, nel 2011, Gianpiero ha deciso di chiamare a raccolta due vecchi amici conosciuti quindici anni prima, nel 1994, proprio durante il servizio presso il Genio Ferrovieri che gli ha permesso successivamente di svolgere il lavoro di macchinisti per Trenitalia. Mario e Simone hanno accettato di buon grado, incuriositi dall’idea di un’esperienza diversa, e insieme ad un quarto cicloviaggiatore, Gianni, si sono messi in sella. E in venti giorni, tra salite e risate, avventure e qualche discussione, i “Ciclomacchinisti” hanno fatto ingresso a Istanbul.
Non più ciclisti per caso, ma stavolta ben coscienti di tutte le difficoltà di un viaggio in bicicletta, il gruppo di Ciclomacchinisti, leggermente rimaneggiato, nel 2013 replica. La nuova meta stavolta è Santiago de Compostela, in Spagna, da raggiungere pedalando lungo i sentieri del celebre Camino. Del “gruppo storico” sono rimasti Simone e Mario, a cui si è aggiunto Marco, un altro vecchio amico anch’egli macchinista evidentemente affascinato dai racconti dei colleghi. Gianpaolo e Gianni, per motivi diversi, hanno saltato questo giro, ma è probabile che si rivedano al prossimo.
Il viaggio è partito l’11 maggio da Ventimiglia, in Liguria, dopo qualche mese passato ad organizzare tutto il necessario con cura, dall’allenamento all’alimentazione, dall’abbigliamento al peso dei bagagli. Via quindi verso la Costa Azzurra: Menton, Montecarlo, Nizza, Antibes e Cannes, dove i Ciclomacchinisti sono approdati qualche giorno prima dello svolgimento del famoso Festival del cinema. Sarà l’allenamento, i tre almeno all’inizio pedalano spediti, favoriti anche dalla strada pianeggiante. Ma il meglio deve ancora venire, perché l’ultimo aggiornamento del blog risale a domenica 19 maggio, giorno in cui il trio ha raggiunto S.Jean Pied-de-Port, che segna l’inizio della via francese del Cammino di Santiago. Il resto del viaggio è tutto da vivere, e da pedalare, per Simone, Mario e Marco, e per chiunque ne sia incuriosito, da seguire. Sulle pagine di ciclomacchinisti.blogspot.
I commenti che non rispettano queste linee guida potranno non essere pubblicati