Londra: più in salute chi usa il bike sharing, lo dice uno studio

Bike sharing Londra

Che la promozione della bicicletta in ambito urbano faccia bene, tra le altre cose, alla salute, lo si può facilmente immaginare, ma un recente studio sembra averlo dimostrato con cura giusto per togliere ogni dubbio.

La ricerca si è focalizzata in particolare su Londra, città in cui l’introduzione nel 2010 del massiccio programma di bike sharing “London Cycle Hire”, ribattezzato Boris Bike dal nome del sindaco che lo ha inaugurato, Boris Johnson, ha avuto un impatto molto positivo sulla salute dei cittadini, incidendo anche più di quanto non abbia fatto (negativamente) nello stesso periodo l’inquinamento dell’aria.

L’indagine è stata condotta su un campione di utilizzatori abituali del bike sharing, classificati per fascia d’età e per condizioni di salute risalenti al periodo precedente al lancio del bike sharing. Ebbene, in molte delle persone analizzate sono stati riscontrati miglioramenti fisici rilevanti in particolare per quanto riguarda i valori corporei legati all’attività fisica. La fascia di età dei ciclisti in cui questi miglioramenti sono stati avvertiti di meno è stata quella sotto i 30 anni, e il dato potrebbe essere spiegato dal fatto che i giovani erano già dapprima meno soggetti a deficit della salute legati alla mancanza di attività fisica.

E pensare che, come ricorda la dottoressa Anna Goodman della London School of Hygiene and Tropical Medicine, una paura comune a molti londinesi prima dell’avvio del bike sharing era quella che con l’aumento della quota di ciclisti si sarebbero verificati più incidenti stradali e dunque la salute dei cittadini sarebbe, complessivamente, peggiorata.

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