FahrradSchau 2014: Fixed, handmade e subculture della bici di nuovo a Berlino

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Si è svolta il 22 e 23 Marzo a Berlino l’edizione 2014 della Fahrradschau, la fiera berlinese del settore urban, design, sport ed handmade.
Dopo l’enorme successo dello scorso anno, la fiera ha raddoppiato lo spazio ed il numero degli espositori (oltre 200) con una buonissima presenza degli italiani e di grandi marchi come Colnago, Cérvelo e Specialized (semivuoto dopo lo scandalo Roubaix).

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Grande successo anche per le gare nelle diverse discipline ciclistiche tra cui bike polo, indoor cup, slow biking, trials cup e fixed (notevole l’evento Radrace che si è tenuto in una ex fabbrica per ben 8 ore); l’evento si è avvalso anche di un bellissimo spazio per bambini con tanto di corsi di guida oltre che di un singolare corso di bike yoga.

Nell’edizione di quest’anno non ci sono state grosse novità ma tante certezze:
● il numero degli amanti della bicicletta a scatto fisso è ormai in crescita costante ed il numero degli espositori e di questo tipo di bicicletta lo conferma;
● i telai fatti a mano (handmade) sono sempre più richiesti; gli ordini e le lista di attesa sono sempre più lunghe;
● i gadget e l’abbigliamento sono sempre più tecnologici.

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Il marchio Italia

E’ sempre piacevole vedere tanti marchi e idee provenienti dal tuo Paese. Mi ha fatto piacere rivedere Ucycles, vincitori della scorsa edizione per la migliore bicicletta handmade.
Grande interesse da parte dei tedeschi per lo stile retrò di Cicli Velocista, un brand tutto italiano di quattro amici che si dividono tra Italia e Germania con la passione comune per le due ruote.

Una delle poche innovazioni viste a questa fiera è tutta made in Sardegna (anche se la società è a Praga) e si tratta di Fabike. I telai in carbonio hanno un design degno di nota ed un peso piuma (la bici a ruota libera pesa complessivamente 5,7 kg); ma non è tutto. Quello che rende questa bici straordinaria sono i forcellini; cambiando i forcellini in dotazione, è possibile montare sia una ruota tradizionale da strada che una single speed fissa/ruota libera e, grazie ad un inserto verticale scorrevole, non c’è bisogno di un tendicatena nel caso si voglia utilizzare la modalità single speed.
Per maggiori info consiglio di visitare il sito web.

Fabike

Uno dei gadget Made in Italy che sta riscuotendo (almeno su internet) grande successo e che ho avuto il piacere di provare è Lucetta. Luci magnetiche, dal design minimal e waterproof; le luci si accendono attaccandole alla bici (attraverso il magnete) e si spengono staccandole. Semplice e geniale.
Il prezzo è tutto sommato ragionevole: 25 euro la coppia.

Lucetta

Tra gli artigiani italiani della bicicletta, due veri maestri della saldatura erano presenti alla Fahrradschau: Tiziano Zullo e l’interessantissimo Legor. Una delle sue bici è finita tra l’altro sul podio della competizione Junkyard Cross.

Tecnologia

Due i progetti da citare e che vale la pena di tenere d’occhio.
Il primo è l’app Bike City Guide per Android e dispositivi Apple. No, non è l’ennesima app per ciclisti ma un un navigatore sviluppato dai ciclisti (bikemessegers in primis) per i percorsi cittadini. Bikeyourguide suggerisce il percorso più sicuro e bike-friendly agli utenti e si aggiorna in base ai suggerimenti della propria community.
I primi 30 km sono gratuiti; la mappa di una città costa circa 5 euro (lo ritengo un ottimo prezzo); unica nota dolente: l’Italia non è stata ancora mappata. Se ancora valido, una volta scaricata l’app, provate a scaricare la mappa di Berlino gratuitamente con il voucher BERSCHAUA. App da tenere d’occhio comunque.

Tacx è una chicca (molto costosa) da citare. E’ la Playstation del ciclista. Prendete la vostra bici e montatela su di un rullo Tacx; installate poi uno dei filmati (virtuale o reale) delle vostre corse preferite ed allenatevi con i campioni o sfidate un amico. Se non state al passo con il team, rimanete indietro ed è difficile poi riprenderli. L’esperienza è davvero incredibile come il prezzo (dai 650 Euro).

Tacx

Ecco un video per capire come funziona.

Handmade

Oltre ai maestri italiani, gli artigiani della bicicletta si moltiplicano come il numero dei loro clienti. Abbiamo avuto la bavetta alla bocca quando abbiamo visto questa bici di Raizin, un brand giapponese con sede anche a Berlino. La bici è stata realizzata completamente a mano grazie a tre maestri giapponesi provenienti da discipline diverse.

Altro capovaloro, ma questa volta di un 28enne olandese, è questa cargobike completamente fatta a mano. Oltre al design e alle rifiniture, il vero genio di questa bici sta nella ruota anteriore che è direttamente integrata con il telaio. Il mozzo svolge anche la funzione di sterzo, evitando problemi di flessione e aumentando la stabilità grazie ad una maggiore rigidità complessiva del mezzo.
Vale la pena di vedere il suo sito web.

Elian

Famiglia

Per la categoria passeggini per famiglia (bicycle trailer), unico brand in mostra alla Fahrradschau è stato lo svizzero Leggero. Il fiore all’occhiello di questo brand è Leggero Vento; due posti, 16,5 kg, costruito con discreti materiali ed in linea con le norme di sicurezza attualmente vigenti. 399 €.

Se invece volete portare il vostro bambino in un cargo trailer ma farlo pedalare con voi, Weehoo propone iGo pro per bambini fino a 30 kg (il cargo ne pesa 15) e costa 399 €.

Berlino è ormai una delle capitali della bicicletta Europea. La Fahrradschau non è sicuramente abbastanza per la capitale tedesca. Prossima settimana ci sarà la Velo Berlin (leggi l’articolo della passata edizione) e fra due mesi la Velothon.

Rimanete in sella.

Il Pirata

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