Muovere le Città. E’ questo il titolo di uno dei cinque tavoli di lavoro inseriti nel programma degli Stati Generali della Mobilità Nuova che si terranno a Bologna dal 10 al 12 aprile.
Per tutta la giornata di sabato 11 si discuteranno e formuleranno proposte per una mobilità nuova nelle aree urbane e per sollecitare tecnici e amministratori locali a definire quali potrebbero essere le principali azioni da inserire all’interno di un costruendo Piano Nazionale della Mobilità Urbana.
I contesti urbani e periurbani, in effetti, assorbono circa il 70 per cento della domanda di mobilità e al loro interno si muovono ogni giorno 13 milioni di pendolari e, complessivamente, 32 milioni di italiani. Ed è sempre all’interno delle città e dei comuni contermini che avviene l’80 per cento degli scambi commerciali del nostro Paese. Nonostante influenzi in maniera pervasiva sia la competitività economica di un Paese sia la qualità della vita e nonostante una platea di utenti così ampia, la mobilità urbana e pendolare è considerata principalmente questione locale.
In alcuni ambiti, legati più o meno direttamente alla mobilità, è stato costruito un sistema di norme e politiche di indirizzo nazionali o sovranazionali (è il caso della sicurezza stradale o della qualità dell’aria) che si affiancano o sovraintendono l’attività degli enti locali per garantire il raggiungimento di obiettivi di qualità. Il compito del nostro gruppo di lavoro sarà quello di evidenziare quali scelte e quali azioni potrebbe mettere in campo il governo del Paese per affrontare a una dimensione di scala vasta, nazionale ed europea, il tema della mobilità urbana, orientando al meglio gli sforzi delle amministrazioni locali e dei privati che recentemente hanno iniziato a offrire prodotti di mobilità innovativi.
Il gruppo di lavoro – coordinato da Giuseppe Piras, (Rete Mobilità Nuova), Alberto Fiorillo (Rete Mobilità Nuova e Legambiente), Andrea Colombo (Comune di Bologna) – per inquadrare il problema si avvarrà in apertura delle relazioni introduttive di Carlo Carminucci (Isfort) e Raimondo Orsini (Stati Generali della Green Economy) che forniranno dati e stimoli alla discussione. Poi una conversazione aperta a tutti e tesa all’individuazione di proposte possibili soluzioni cercherà di definire una road map utile a promuovere la mobilità individuale non motorizzata e le alternative all’uso dell’auto di proprietà.
Tra le ipotesi di partenza: la regolamentazione degli accessi e altri strumenti dissuasivi della mobilità privata, il rinnovamento e sviluppo del trasporto collettivo e dello sharing, il rinnovamento della logistica urbana, la definizione di standard di incremento della mobilità nuova.
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