Un’iniziativa solidale che pedala bene sui social e si sta diffondendo grazie al passaparola: “Bici per la Siria”, progetto promosso dalla Onlus “Insieme si può fare” di Monza, ha lo scopo di raccogliere più biciclette possibili da spedire con un container alla popolazione siriana colpita dalla guerra. La risposta dei cittadini-in-bici, facendo leva anche sulla solidarietà tra ciclisti, non si è fatta attendere e di giorno in giorno ci sono aggiornamenti con testimonianze e foto delle donazioni.
“L’obiettivo è raccogliere 100 biciclette”, scrivono i promotori dell’iniziativa di solidarietà sul loro sito, che spiegano i motivi per cui è nato questo progetto: “In Siria si fa fatica a muoversi. Non ci sono soldi per la benzina e la gente comune non ha un mezzo a motore. Spostarsi per cercare lavoro, ma anche cibo, o solo per riabbracciare i propri cari o chi ha bisogno di cure è ormai molto difficile. A questo servono le bici che saranno inviate al più presto in Siria“. Ma il carico del container in partenza per la Siria potrebbe essere anche più sostanzioso, visto che le bici continuano a essere donate a pieno ritmo.
Il presidente della Onlus Lorenzo Locati ci tiene a ringraziare personalmente tutti i donatori e, accanto alle foto delle bici devolute in beneficenza per la Siria, scrive un suo pensiero. Dietro ogni bici c’è una storia: c’è il vedovo che ha donato la bici di sua moglie che non c’è più e dice “da dov’è sarà contenta di vederla andare ancora in giro”. Ci sono bici da bambino conservate da anni in cantina che, grazie a questa iniziativa, potranno servire per far imparare a pedalare i bimbi siriani. Ci sono anche bici nuove, comprate apposta per essere donate.
Grazie a qualche articolo sulla stampa locale anche i meno avvezzi con le nuove tecnologie hanno appreso della gara di solidarietà e hanno voluto partecipare. C’è chi ha chiamato in sede dopo averlo letto sulle pagine di cronaca cittadina: “Grazie a voi che mi date l’opportunità di fare del bene”, ha detto il donatore-di-bici al presidente della Onlus che lo ringraziava. E che su Facebook Locati aggiunge: “Questo è il messaggio che portiamo avanti: Insieme si può fare… del bene. Fare del bene fa bene ed è contagioso… non abbiate paura”.
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