Il fascino intramontabile delle Strade Bianche
C’era una volta un ciclismo eroico, dove i corridori pedalavano su percorsi sterrati e quando passavano alzavano una nuvola di polvere: il mito delle Strade Bianche non è solo un ricordo sbiadito in bianco e nero, ma un modo d’intendere il ciclismo che oggi rivive tra gli appassionati di ogni età ed è entrato anche nei calendari ufficiali dell’UCI (Unione Ciclistica Internazionale) con l’omonima gara professionistica che si svolge nel mese di marzo.
Il vintage è tornato di moda un po’ ovunque, come ciclicamente accade, ma si può dire che il mondo della bici “d’altri tempi” sia senza tempo, intramontabile: il fascino di un ciclismo dove chi saliva sulla bicicletta macinava chilometri in condizioni spesso proibitive, pedalando su bici pesanti e dovendo provvedere da sé in caso di forature e inconvenienti meccanici. Persone comuni che salivano in sella e diventavano supereroi agli occhi del folto pubblico, assiepato agli angoli delle strade per vederli sfilare. Come Gino Bartali e Fausto Coppi (in foto).
In Italia le Strade Bianche sono caratteristiche della campagna toscana, territorio che negli anni si è contraddistinto per un recupero cicloturistico grazie a una manifestazione rievocativa come l’Eroica che è diventata in poco tempo un brand internazionale in grado di coinvolgere migliaia di appassionati di tutto il mondo, con liste d’attesa e manifestazioni d’interesse che crescono e si allungano a dismisura a ridosso degli eventi. Ma anche un tipo di turismo destagionalizzato, rivolto ai semplici appassionati che vogliono avere il piacere di solcare le mitiche Strade Bianche in sella alla propria bici e strutture ricettive che si sono sempre più bike friendly come l’agriturismo Pieve a Salti di Buonconvento.
Nello scenario unico delle Crete senesi, sabato 5 marzo su quelle mitiche strade si svolgeranno le gare delle donne élite e dei pro che gli appassionati seguiranno a bordo strada o dietro le transenne. Ma il giorno successivo, domenica 6 marzo, anche loro potranno finalmente pedalare la Gran Fondo Strade Bianche, che quest’anno avrà un tracciato ad anello che partirà e arriverà tra le bellezze di Siena, città Patrimonio dell’Unesco. Due i percorsi: il lungo di 122 km (con 22,4 km di strade bianche) e il medio di 83,5 km (con 19,1 km di sterri).
La manifestazione sportiva dal gusto retrò rappresenta un fiore all’occhiello dell’offerta turistica della città, come conferma l’assessore allo Sport del Comune di Siena Leonardo Tafani: “Il Comune di Siena crede molto in questa manifestazione che contribuisce a valorizzare ulteriormente l’immagine del nostro territorio, tanto che, per l’edizione 2016, la competizione partirà dalla Fortezza Medicea e arriverà in Piazza del Campo, nel cuore pulsante della città”.
C’era una volta il fascino intramontabile delle Strade Bianche: una tradizione che si tramanda di anno in anno, una pedalata dopo l’altra, con una schiera di appassionati che continua a crescere. Cambiano le bici, si evolve la tecnologia ma la dimensione mitica ed “eroica” delle Strade Bianche è davvero senza tempo.