Con oltre 100 miliardi di euro, il traffico costa ogni anno alle città europee oltre l’1% del PIL dell’UE. In cerca di una soluzione, l’ECF – European Cyclists’ Federation – ha studiato l’attuazione delle “tassazione sul traffico” in 4 città nel corso di molti anni: Milano, Londra, Goteborg e Stoccolma. Il nuovo rapporto ECF “tassazione del traffico e ciclismo” dimostra il successo di investire i ricavi dalla tassazione del traffico in un piano di mobilità sostenibile, e in particolare nel ciclismo urbano.
Con diversi approcci, le 4 città in questione hanno raggiunto risultati simili e positivi: l’introduzione di un sistema di “congestion charge” ha creato ricavi netti, riduzione del traffico, miglioramento della qualità dell’aria ed è stato utile per la mobilità sostenibile.
Lo studio mette in evidenza che è di vitale importanza pianificare l’utilizzo delle entrate “da tassazione del traffico” per incrementare la mobilità sostenibile fin dall’inizio: per ridurre il traffico automobilistico, l’ECF raccomanda l’investimento dei ricavi netti in modalità di trasporto sostenibili, perché questo renderà l’intero processo più efficace sul lungo periodo.
Il ciclismo urbano dovrebbe svolgere un ruolo fondamentale in questo processo. A Milano, gli oneri derivanti dalla tassazione del traffico sono stati spesi interamente su misure volte a promuovere la mobilità sostenibile. Almeno 3 milioni di euro sono stati investiti nel sistema di bikesharing della città “BikeMi”, che ha portato ad una crescita considerevole l’utilizzo delle bici in condivisione – +227% tra il 2011 e il 2014 – concentrate nella zona coperta dal sistema di congestion charge.
A Londra, la ricerca ha dimostrato che l’uso della bicicletta nel centro della città è aumentato di un impressionante 66% dopo l’introduzione della “congestion charge”. Andare in bicicletta in città è anche diventato più sicuro: gli incidenti nel centro di Londra sono diminuiti del 40%.
Secondo Holger Haubold, responsabile economico dell’ECF: “Le esperienze provenienti da Londra e Milano dimostrano che investire i ricavi netti da sistemi di tariffazione del traffico in misure volte a favorire il ciclismo urbano produce risultati impressionanti. Questi esempi dovrebbero essere presi in considerazione da altre città per introdurre sistemi analoghi sul loro territorio, ma anche da parte dell’UE: gli oneri derivanti dalla tassazione del traffico e il ciclismo sono una squadra vincente, perché investire nel ciclismo contribuisce a creare una valida alternativa al trasporto motorizzato”.
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