Sabato 18 giugno – venerdì 24 giugno 2016
Fairplay (Colorado) – Houston (Missouri): 1.530 km
(media giornaliera settimanale: 219 km)
Totale: 21 giorni, 4.630 km (media 220 km/giorno)
Sapevo che sarebbe stata dura, ma una cosa è saperlo una cosa è trovarsi dentro. Più che una gara di ultracycling mi sembra una lotta per la sopravvivenza, un videogame in cui ad ogni livello devi affrontare una difficoltà specifica per passare a quello successivo. Questa settimana nell’ordine: il vento, le forature in serie dovute ad un copertone spizzato, il caldo torrido del deserto del Midwest con temperature diurne oltre i 50 gradi (!), temporali e acquazzoni mai visti e immaginati prima, rettilinei infiniti di decine e decine di chilometri…
“In America tutto è più grande” ed è tremendamente vero.
È grande anche la generosità di tante persone che incontro, tra tutte Tom e Sue che mi hanno ospitato per la notte a casa loro mentre mi trovavo sotto la bufera. Un’altra notte l’ho passata presso il punto intermedio simbolico, il mitico Bike Shop a Newton, nel Kansas.
Tornando al mio “videogioco” sto affrontando un livello particolarmente sgradevole, la convivenza coi “rain dogs” i cani randagi che sapevo avrei incontrato in Missouri e soprattutto in Kentucky e che non sempre sembrano gradire intrusioni nel loro territorio. Non vedo l’ora di passare al livello successivo!
Intanto ho superato i due/terzi di gara e per quello che vale in una competizione come questa sono in lotta per il quinto posto nella mia categoria ma soprattutto in tabella di marcia per festeggiare l’Independance Day all’arrivo a Yorktown, come mi ero prefissata.
Oltre che su Bikeitalia e sulla mia pagina Facebook potete seguire la parte finale della mia avventura e quella degli altri partecipanti sul Live Tracker a questo link.
Ilaria
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