Ciclovia Alpe Adria: 1,5 milioni di euro per migliorarla
In arrivo 1,5 milioni di euro per la Ciclovia Alpe Adria, che unisce Grado (in Friuli Venezia-Giulia) a Salisburgo (in Austria). Verrà migliorata la segnaletica e la percorribilità.
L’Unione Europea (per quel che ne rimane) ha come obiettivo quello di rendere le frontiere fra gli stati europei irrilevanti. Per questo promuove la cooperazione fra le regioni che confinano con quelle di un altro stato, come ad esempio il Friuli Venezia-Giulia in Italia e la Carinzia in Austria. In quest’ottica, le ciclovie internazionali sono un esempio perfetto di progetti su cui si può collaborare. È proprio ciò che è successo con la Ciclovia Alpe Adria, che parte da Grado, sulla costa Adriatica, per arrivare fino a Salisburgo.
Nell’ambito del Programma Interreg V-A Italia-Austria – un ampio programma di cooperazione transfrontaliera – è nato il progetto BikeNat, con un budget di 1,5 milioni di euro, di cui 1 milione viene dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale; i restanti soldi provengono dalla regione FVG (circa 405 mila euro) o dai Länder austriaci.
Come verranno usati questi fondi?
I soldi verranno usati per:
- migliorare i collegamenti con le altre ciclovie dell’area
- eliminare alcune barriere architettoniche in determinati punti critici; viene posto ad esempio un tratto in prossimità del comune di Pontebba
- migliorare l’intermodalità attraverso lo scambio bici/bus dalle stazioni ferroviarie da cui passa il treno transfrontaliero Micotra
- installare tabelloni panoramici multilingue
- migliorare o ripristinare la segnaletica esistente
La Ciclovia Alpe Adria
Si tratta di un percorso di 410 km suddiviso in 8 tappe. Dovendo attraversare le Alpi le salite non mancano, ma con un po’ di pazienza si arriva dappertutto. Per maggiori informazioni leggete il nostro articolo dedicato alla Ciclovia, dove troverete anche le tracce gps.
Nella parte austriaca, il tratto peggiore dal punto di vista della sicurezza, è senz’altro la gola del Salzach dopo Golling. Ma lì ricavare spazio per una corsia dedicata alla ciclabile è quasi impossibile.
Nella parte italiana spero che venga completata la ciclabile dopo Riesutta, così com’è è indecente e venga evitata del tutto la SS13.
Tra Venzone e Udine sembra un’accozzaglia di strade secondarie, messe in fila una dopo l’altra solo per farti completare una tappa che così com’è è del tutto anonima. Andrebbe ripensato tutto quel tragitto e in ogni caso migliorata la segnaletica.
Spero migliorino il tratto in prossimità di Palmanova, c’è un tratto cui si viene praticamente obbligati a farlo in strada normale ed ogni volta è un pericolo visti i grossi camion che percorrono di solito quella strada.