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Londra: le auto pagheranno ogni km percorso

Londra: le auto pagheranno ogni km percorso

La nuova strategia per la mobilità di Londra ha come obiettivo l’eliminazione di 3 milioni di spostamenti in auto al giorno. Per raggiungerlo, gli automobilisti dovranno pagare una tariffa su base chilometrica, e le nuove aree di sviluppo urbano non saranno dotate di parcheggi. Londra vuole arrivare a un futuro in cui l’80% degli spostamenti avvengano con i mezzi pubblici, a piedi o in bici. È l’unico modo per garantire mobilità a una città sempre più popolosa.

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Come saprete, da circa un anno il nuovo sindaco di Londra è un laburista musulmano, Sadiq Khan. Sostituisce il vulcanico Boris Johnson, del partito conservatore, sindaco dal 2008 al 2016. Johnson è stato un sindaco decisamente a favore della bici: sotto la sua direzione sono sorte le Cycle Superhighways (ampie piste ciclabili nel cuore della città) e le mini-Holland (zone in cui l’infrastruttura urbana è incentrata sulle bici, come in Olanda), e il bike sharing si è molto espanso.

Il nuovo sindaco, nonostante la diversa appartenenza politica, sta seguendo le orme di Johnson, almeno per quanto riguarda la mobilità urbana. Succede, quando la politica si basa sull’analisi dei dati e non sulla vacuità di pensiero. Transport for London (l’agenzia per la mobilità della capitale britannica) sa che la popolazione urbana continua ad aumentare; che il trasporto pubblico è già allo stremo; che le strade sono intasate di automobili; che la qualità dell’aria è fra le peggiori d’Europa. L’unica soluzione razionale è diminuire il traffico privato per dare spazio ad altre forme di mobilità più sostenibili per la città.

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Presentando la strategia, Khan ha affermato: “Con la popolazione di Londra destinata a superare i 10 milioni, la nostra salute futura e la nostra prosperità dipendono sempre più dalla riduzione della nostra dipendenza dalle automobili. Dobbiamo essere ambiziosi nel cambiare il modo in cui la città funziona. Se è vero che ci saranno 5 milioni di nuovi spostamenti quotidiani entro il 2041, vogliamo ridurre il numero di spostamenti in auto di 3 milioni.

Dobbiamo far sì che non usare l’automobile sia la scelta più conveniente, più sicura e più comoda per i londinesi. Questo è fondamentale, non solo per affrontare l’intasamento delle nostre strade, ma anche per ridurre l’inquinamento atmosferico e migliorare la salute di tutti i londinesi”.

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Le misure che verranno prese in considerazione includono l’aumento delle zone libere da auto, e dei giorni di chiusura delle strade alle automobili. I nuovi progetti di sviluppo urbano dovranno prevedere meno parcheggi rispetto a quelli attuali, e nelle zone ben collegate con i servizi pubblici è previsto che i parcheggi siano del tutto assenti. (Per un approfondimento sull’importanza della pianificazione dei parcheggi in città potete consultare questo articolo). Al loro posto, si dovranno prevedere parcheggi per biciclette.

Allo studio anche una modifica dell’attuale Congestion Charge, con una tariffa che dovrebbe variare anche in base ai chilometri percorsi.

Il tutto verrà affiancato da iniziative di promozione fra i cittadini della mobilità attiva (a piedi o in bici), e da un raddoppio delle risorse destinate alla ciclabilità (2,1 miliardi di sterline).

Al momento questa Transport Strategy è disponibile online in forma di bozza, ed è stata presentata anche con un chiaro video su YouTube.

I cittadini hanno tempo fino ad ottobre per fare le loro osservazioni e contribuire a migliorare il testo, che verrà adottato nella sua forma definitiva nel 2018.

Tutto questo nella capitale del Regno Unito. A chi vive nella capitale d’Italia, intasata e inquinata molto più di Londra, sembra fantascienza.

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