Quello del traffico è un problema che attanaglia i sindaci londinesi che si sono susseguiti negli ultimi anni. Di recente il sindaco di Londra, Sadiq Khan, ha presentato il nuovo piano strategico dei trasporti, nel quale, principalmente, individua due grosse cause del disagio oltre al traffico privato: i taxi di Uber in continua ascesa e i furgoni delle consegne.
La soluzione di quest’ultimo problema, secondo il primo cittadino, sarebbe quella di creare degli “scali merce” , centri di micro-distribuzione fuori dal centro città e far proseguire la corsa dei pacchi verso il centro città con dei mezzi più sostenibili, a basse emissioni e a emissioni zero come le Cargo Bike.
Londra ne gioverebbe in sicurezza stradale, in aria più pulita e in meno inquinamento acustico. Sadiq Khan sogna una città amica dei pedoni e dei ciclisti, più verde, meno congestionata e più prosperosa.
Un furgone, per quanto “grosso e potente”, se intrappolato nel traffico non andrebbe di certo più veloce di una bicicletta!
Le Cargo Bike sarebbero una valida alternativa, sono quei mezzi in grado di trasportare 150-200 Kg, dotate anche di pedalata assistita, che, come tutte le biciclette possono prendere scorciatoie tagliando per i parchi e per le aree pedonali e che si possono parcheggiare davanti al civico senza bloccare il traffico di tutta la via e che non hanno costi fissi di gestione come bollo, tagliando, assicurazione e benzina.
Ultimamente questi mezzi vengono usati anche in Italia, il centro di Milano ne è invaso, ma l’idea arriva dai privati che hanno deciso di adottare questa soluzione perché conveniente per la loro attività. Mi fa sperare nel futuro sapere che il sindaco di una grande città come Londra le metta all’interno del piano mobilità per i prossimi anni.
Il nuovo piano mobilità di Londra prevede anche una tariffa chilometrica per le automobili e tante altre misure pro-bici: per maggiori informazioni clicca qui.
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