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Più ottimisti su due ruote: la resilienza dei ciclisti in tempi di incertezza

Più ottimisti su due ruote: la resilienza dei ciclisti in tempi di incertezza

Una ricerca commissionata da Cyclescheme mostra come i ciclisti siano dei lavoratori più resilienti, specialmente di fronte alle incertezze e cattive notizie che caratterizzano la nostra epoca. La ricerca, incentrata su 1000 lavoratori, indica come il loro grado di resilienza vari a seconda del mezzo usato per arrivare al lavoro: i ciclisti sono chiaramente avvantaggiati.

in bici al lavoro

Cyclescheme è uno dei facilitatori del programma britannico che permette ai lavoratori di ottenere bici e accessori a prezzo scontato. La ricerca di cui parliamo è stata commissionata in seguito ad input giunti dalle divisioni di Risorse Umane di alcune aziende, preoccupate del fatto che i recenti sconvolgimenti politico-economici avvenuti in Gran Bretagna stessero stressando eccessivamente i propri lavoratori.

E in effetti solo un lavoratore su quattro, in media, si è detto ottimista riguardo al futuro. Tuttavia, se si va a scorporare questo dato a seconda del mezzo di trasporto usato per arrivare al lavoro, si può notare come i ciclisti siano i meno preoccupati dalle cattive notizie: nel loro caso infatti la percentuale di ottimisti arriva al 31%.

Una differenza che rimane anche se si guarda ad altri indicatori simili. Con una domanda precisa relativa alla Brexit, si è constatato che il 75% degli automobilisti si è detto preoccupato al riguardo, percentuale che cala al 68% per i ciclisti.

Avrete notato anche voi che essere continuamente esposti alle notizie politico-economiche è uno stress non indifferente. Arriva per tutti un momento in cui si capisce che è meglio spegnere la tv (o la radio, o lo smartphone) e concentrarsi su altro. Proprio questo è più facile per chi va al lavoro in bici. Solo il 4% dei ciclisti infatti ha affermato che aggiornarsi sulle ultime notizie ha un impatto negativo sulla propria produttività; percentuale che sale al 10% per chi va al lavoro in auto, e al 17% per chi si sposta in treno, dove è troppo facile continuare a leggere le notizie sullo smartphone. I ciclisti beneficiano chiaramente dal fatto che pedalando possono “staccare” almeno per qualche decina di minuti.

L’ultimo dato offerto dalla ricerca riguarda invece le preoccupazioni per il futuro dell’azienda in cui si lavora. Il 75% dei ciclisti non teme eventuali tagli ai posti di lavoro e non è afflitto da problemi con i colleghi. Percentuale che cala al 59% per gli altri lavoratori.

infografica bike to work

L’infografica che sintetizza i risultati della ricerca. Cliccare per ingrandire

Questa ricerca è solamente l’ultima che si aggiunge a una lunga serie. Più volte sono stati dimostrati i benefici dell’andare in bici al lavoro: migliore salute fisica e mentale; grandi risparmi sia per gli individui che per lo stato. Nel Regno Unito lo sanno bene, tanto che promuovono da venti anni il Bike to Work con un sistema molto intelligente: ecco come funziona.

Commenti

  1. Marco Piccinni ha detto:

    Vorrei comprare una bici da utilizzare dentro la città di Roma. A me piace la bici vecchio stile con fanale anteriore e posteriore e non ne ho mai portato una con il cambio. Mi hanno però consigliato di prenderla col cambio perchè Roma è fatta tutta di salite e discese, voi cosa mi consigliereste?
    Ringraziandovi anticipatamente vi saluto.
    Piccinni Marco.

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