46,3 milioni di euro di fondi europei in arrivo nelle Marche nei prossimi anni. Serviranno per realizzare piste ciclabili “a pettine” lungo le valli che portano verso la costa.
I percorsi ciclabili devono essere parte di una rete. Solo così possono essere veramente utili, per gli spostamenti quotidiani e per il cicloturismo. Per questo la notizia di oggi deve essere uno stimolo per le amministrazioni locali e per il governo per realizzare velocemente la Ciclovia Adriatica.
I fondi europei
Grazie ai fondi europei Por Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) e Fsc (Fondo Sviluppo e Coesione) 2014-2020, la Regione Marche avrà a disposizione 46,3 milioni di euro da spendere in percorsi ciclabili. Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha annunciato pochi giorni fa che questi fondi verranno destinati alla realizzazione di percorsi “a pettine”, che collegheranno l’interno della regione alla costa adriatica.
E una volta arrivati lì? È fondamentale che i cicloturisti o i pendolari che sceglieranno di usare questi percorsi a pettine trovino uno sbocco (o un ingresso) sicuro lungo la costa. E questo sbocco esiste già, sotto forma di progetto: si chiama Ciclovia Adriatica.
La sinergia con la Ciclovia Adriatica
La Ciclovia Adriativa, nelle intenzioni di chi l’ha concepita, è un percorso stupendo: va da Trieste alla Puglia, tenendosi sempre a poca distanza dal mare. Al momento però esiste quasi solo sulla carta, con alcune eccezioni concentrate soprattutto lungo la costa abruzzese. La Ciclovia Adriatica è una delle dieci Ciclovie Nazionali individuate dal precedente governo come strategiche per l’infrastruttura dei trasporti in Italia. L’attuale governo ha confermato questo impegno.
“La rete ciclabile regionale – ha detto Ceriscioli – è un asse strategico della politica regionale. Servirà ad incrementare il turismo nelle zone interne tuttora poco conosciute. Si prevedono collegamenti intermodali con treni a bus assieme a servizi correlati”.
Più in particolare, ad essere coinvolte nel progetto saranno 12 valli lungo le quali scorrono altrettanti fiumi: Foglia, Metauro, Cesano, Misa, Esino, Musone, Potenza, Chienti, Tenna, Ete Vivo, Aso e Tronto.
Le regioni della Ciclovia Adriatica: è ora di agire
La Regione Marche è l’ente capofila per il progetto della Ciclovia Adriatica, chiamato quindi a stimolare e coordinare l’azione degli altri enti coinvolti. La sinergia fra i percorsi appena annunciati dalla UE e la Ciclovia Adriatica è chiara. Tutte le Regioni coinvolte devono attivarsi per realizzare velocemente questo asse strategico, e percorsi a pettine ad esso collegati.
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