A Roma arriva Jump, l’e-bike sharing targato Uber

Riuscirà Jump, il nuovo servizio di bike sharing a pedalata assistita targato Uber, a funzionare a Roma? Se lo augura la sindaca Virginia Raggi che questa mattina ha presentato la novità ai Fori Imperiali con una nutrita squadra di collaboratori, l’assessore alla Città in Movimento Pietro Calabrese e la titolare dei Lavori Pubblici Linda Meleo oltreché il consigliere capitolino e presidente della Commissione Mobilità Enrico Stefano, assieme al general manager Southwestern Europe di Jump Michele Biggi.

La Capitale è la prima città italiana in cui il nuovo servizio di e-bike sharing è attivo ed è partito con 700 biciclette che diventeranno 2.800 nelle prossime settimane: sono mezzi che dispongono di un sistema GPS integrato, ruote antiforatura con camera d’aria da 26” x 2” per essere in grado di affrontare i sampietrini senza problemi, telaio in alluminio, freni a disco Tektro, batteria estraibile, lucchetto con cavo integrato e retrattile, codice QR per sbloccare la bici, connettività LTE, display e pannello di controllo sul manubrio e un supporto per utilizzare il proprio smartphone come navigatore.

La sindaca Raggi crede nella riuscita del progetto: “Un servizio di bike-sharing moderno che va di pari passo con il rispetto del decoro urbano e la sicurezza dei mezzi. La geolocalizzazione permetterà di monitorare le bici in tempo reale”. Non possiamo fare a meno di rimarcare, però, che brucia ancora il fallimento degli operatori di bike sharing free floating GoBee Bike e oBike: non si trattava di bici a pedalata assistita, è vero, però il danno d’immagine provocato dai mezzi a due ruote rubati, vandalizzati e gettati nel Tevere ha fatto il giro del mondo.

Questa volta l’area operativa per prendere/lasciare le bici si estenderà su 57 chilometri quadrati e non si limiterà solo al Centro ma comprenderà anche le zone limitrofe come l’Eur, il quartiere Coppedè, Monteverde Nuovo e la Collina Fleming. Ma un aspetto, forse sottovalutato in fase di lancio, riguarda la presenza di tutte queste bici in strada in assenza di rastrelliere e sufficienti spazi dedicati: al momento molte sono parcheggiate sui marciapiedi e c’è già qualche ciclista urbano che sui social si lamenta per questo “trattamento di favore” per Uber visto che sarebbe vietato lasciare legate le bici sul marciapiede.

Jump di Uber si propone come servizio ai cittadini che cercano un’alternativa al mezzo privato motorizzato: riuscirà a sostituire l’auto e lo scooter per gli spostamenti a breve-medio raggio e decongestionare almeno in parte il traffico della Città Eterna? Chi è incuriosito dalla novità potrà usufruire dei 30 minuti omaggio per la prima corsa gratuita utilizzando fino al 30 novembre 2019 il codice promo “JUMPROMA”. Il servizio costerà 20 centesimi al minuto più 50 centesimi per lo sblocco del mezzo: con 1,5 euro, il costo di un biglietto per il trasporto pubblico, si potrà utilizzare la bici per 5 minuti. Un prezzo che appare un po’ alto, quasi in linea con quello del car sharing.

Non mancheremo di aggiornare i nostri lettori con un test in sella sulle strade di Roma e lo sviluppo del servizio: al momento c’è una squadra di circa 70 persone che si occupano della manutenzione e ricarica dei mezzi e dell’assistenza clienti con un supporto continuo 24/7. Vedremo e vi racconteremo gli sviluppi strada facendo.

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