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L’Harley Davidson diventa a pedalata assistita

L’Harley Davidson diventa a pedalata assistita

Un paio di mesi fa cominciò a girare la notizia tra i vari siti di informazione che parlava di Harley-Davidson e dei prototipi di biciclette a pedalata assistita che avrebbe ideato questa famosissima azienda del settore motociclistico. Non capita certo tutti i giorni di sentire o anche solo immaginarsi una notizia del genere. Gli appassionati del marchio, che da anni o addirittura decenni girano in sella a una moto marchiata Harley-Davidson come prenderanno la novità?
I primi accenni sull’argomento risalgono solo ad agosto, quando alcuni siti di informazione europei e americani hanno cominciato a mostrare ai loro lettori questa immagine:

Harley pedalata assistita

Come si può vedere si tratta di tre modelli di biciclette evidentemente a pedalata assistita e probabilmente dedicate al segmento urban, più che al cicloturismo o allo sport e al divertimento inteso in sella ad una bici. Forse anche questo non è del tutto vero. Si può infatti scorgere qualche notizia che parla di biammortizzate, oltre che di modelli dedicati allo spostamento quotidiano in città.
Harley Davidson quindi tirerà fuori dal bicilindro un catalogo completo dedicato al settore del ciclismo o si impegnerà per lanciare la sola tipologia di modelli dedicati alle città?
In ogni caso ci vorrà del tempo prima che tutte le tessere di questo puzzle vengano ben disposte sul tavolo, per vederne poi la figura che uscirà, dato che si parla di un progetto che prenderà almeno il prossimo biennio, e quindi potrebbe essere il 2022 l’anno che mostrerà al mondo le biciclette a pedalata assistita di Harley-Davidson.

Harley pedalata assistita

Qualche caratteristica di queste biciclette la possiamo già avere, come ad esempio il loro essere all’avanguardia su quanto concerne la componentistica elettronica e meccanica, ovvero sono bici che montano, a quanto pare, sistemi derivanti dalle tecnologie che la stessa casa produce per i suoi veicoli senza pedali alimentati comunque da una batteria, quindi tutta la gamma di moto elettriche. Un esempio di tecnologia è quella della frenata della ruota posteriore generata dallo stesso motore, evitando così di montare sulle biciclette i freni posteriori (che nei prototipi sono comunque montati), e lasciando di conseguenza il manubrio più libero, con una leva del freno sola. Poi si notano le trasmissioni a cinghia (segno distintivo dell’azienda di Milwaukee), con cambi nel mozzo o addirittura singlespeed, scelta interessante e all’avanguardia se le bici proposte apparterranno all’ambiente urbano.

Harley pedalata assistita

I costi delle biciclette che porteranno il nome di Harley-Davidson a quanto pare non è ancora dato conoscerli, e quindi potrebbero presentarsi sia come concorrenziali con il mercato delle e-bike di oggi ma anche molto più alto, se proporzionato ai costi di una motocicletta di punta di questo marchio.

Avendo davvero poche informazioni dettagliate per presentare le caratteristiche tecniche delle geometrie dei telai, della componentistica utilizzata, ma anche per le caratteristiche di tutti i componenti elettronici, dai motori alle batterie, non ci resta che chiederci se i prototipi presentati abbiano solo l’obbiettivo di “fare notizia” o se davvero la logica di Harley-Davidson possa essere la proposta di un futuro diverso di coesistenza tra quello che hanno fatto e quello che potrebbero fare. Ovviamente noi tifiamo per la seconda, perché un esempio così potrebbe significare la conversione di tante altre aziende che sempre più investiranno nel settore del ciclismo, con tutti i vantaggi che ne possono conseguire.

Resta in ogni caso la domanda: come reagiranno gli affezionati del brand, da sempre caratterizzato dallo scoppiettante rumore a un nuovo prodotto silenzioso e che, inoltre, obbliga a fare andare le gambe per muoversi? A 50 anni da Easy Rider, è arrivato forse il momento di mandare in soffitta per sempre il concetto di chopper e i biciclindrici dal rumore infernale?

Ai posteri l’ardua sentenza.

Commenti

  1. Alessandro ha detto:

    Non c’e’ bisogno di mandare in soffitta i biciclindrici dal rumore infernale, le due potrebbero benissimo coesistere. Ho letto la notizia che Ducati ha lanciato una gamma di e-bike, se non avessero un prezzo proibitivo, sarei contentissimo di affiancarne una alla mia moto.

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