Trovata la quadra, in arrivo una buona notizia per il cicloturismo: le Regioni Liguria, Toscana e Lazio hanno finalmente firmato un accordo con FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) per progettare e realizzare la Ciclovia Tirrenica, l’itinerario cicloturistico che collegherà Ventimiglia a Roma.
La Ciclovia Tirrenica, con i suoi 668 km complessivi, rientra negli itinerari Bicitalia e ha già ottenuto un primo finanziamento di 15 milioni di euro, ripartito sulle diverse regioni: 6 andranno alla Liguria, 5 alla Toscana e 4 al Lazio.
Già nel 2017 FIAB aveva organizzato la prima Bicistaffetta tirrenica lungo una bozza di tracciato, una manifestazione nata per dimostrare ai territori e agli amministratori locali le potenzialità del cicloturismo, soprattutto nelle aree più periferiche, ma non per questo meno belle e preziose del nostro Paese.
L’obiettivo dell’accordo stipulato tra il presidente della Federazione, Alessandro Tursi, e dagli Assessori regionali Giacomo Raul Giampedrone (Liguria), Vincenzo Ceccarelli (Toscana) e Mauro Alessandri (Lazio) è di formare un Gruppo Tecnico per studiare il percorso, redigere il progetto di fattibilità tecnico economica, e infine andare a definire le modalità di ripartizione dei finanziamenti per la progettazione definitiva ed esecutiva della ciclovia.
L’accordo firmato tra i quattro soggetti riconosce alla mobilità ciclistica e in particolare al cicloturismo la capacità di risvegliare territori abbandonati, zone interne e meno attrattive per il turismo di massa, andando così a valorizzare delle identità locali e delle eccellenze del territorio in modo sostenibile e attivo.
A conferma del ruolo centrale di FIAB, il patto definisce la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta come “garante dell’applicazione degli standard europei per la realizzazione degli itinerari“, e grazie alla sua profonda conoscenza del territorio complessivamente interessato dalla Ciclovia Tirrenica, viene indicata come un “soggetto di supporto alla definizione tecnica del progetto di fattibilità” e alla individuazione del percorso da inserire poi nella rete delle ciclovie nazionali.
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