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Dopo l’Ambrogino d’Oro Milano dia ai marmocchi anche la sicurezza sulle strade

Dopo l’Ambrogino d’Oro Milano dia ai marmocchi anche la sicurezza sulle strade

Sabato 7 dicembre, nella giornata di Sant’Ambrogio, patrono della città, il sindaco di Milano, Beppe Sala ha conferito la massima onorificenza civica, l’Ambrogino d’Oro, ai volontari della Massa Marmocchi.

Nata nel 2013, la Massa Marmocchi è un gruppo di volontari, genitori e non, che ogni giorno si trovano per accompagnare a scuola i bambini che vivono e studiano in diverse parti della città. Anni di militanza nella critical mass sono stati la palestra per i volontari per gestire i flussi del traffico e garantire la sicurezza ai giovani ciclisti (o pattinatori) che si recano a scuola.

massa marmocchi

Il premio all’associazione milanese, si legge nel documento ufficiale, è arrivato perché “con caparbietà hanno vinto ostacoli e cattive abitudini e soprattutto hanno reso indipendenti intere famiglie dall’uso dell’auto” e, ancora, “Lavora a fianco, talvolta ai fianchi, delle istituzioni […] nella convinzione che la bicicletta possa stimolare la coscienza dei più piccoli verso l’ambiente urbano e la capacità di muoversi in autonomia e nel rispetto delle regole”.

La cerimonia è stata salutata dai volontari con un flash mob all’esterno del Teatro Dal Verme dove sono state conferite le onorificenze ai Milanesi più meritori. Qui bambini e adulti hanno esposto cartelli a favore di telecamera e macchina fotografica contenenti un messaggio molto semplice: la strada è di tutti.

Beppe-Sala-Massa-Marmocchi

E al termine anche il sindaco Sala non ha perso l’occasione di farsi ritrarre assieme ai marmocchi e relativi accompagnatori in una foto celebrativa.

Poi i premiati infreddoliti hanno inforcato la propria bicicletta e sono tornati a casa, con in tasca un’Ambrogino d’oro in più, ma che non fa alcuna differenza quando sei avvolto da un traffico che non consente diritto di cittadinanza a chi non usa le quattro ruote a motore.

E in una fredda giornata invernale resta qualche considerazione da fare: è meraviglioso quando un’amministrazione si rende conto dell’impegno profuso dai privati cittadini per lo sviluppo di buone pratiche quotidiane, ma la politica, oltre a elargire premi, non dovrebbe facilitare la vita a coloro che vogliono adottare comportamenti virtuosi?

Perché da Milanese che usa la bicicletta quotidianamente, posso dire di non aver visto in questi anni di amministrazione chissà quale attenzione alla sicurezza di chi si sposta in modo sostenibile in città. Anzi, a guardare i dati si evince proprio il contrario: nel solo 2018 a Milano sono stati investiti 1400 pedoni a Milano e 26 di questi hanno perso la vita. L’incremento rispetto al 2017 è stato del 37%.

Anche l’uso della bicicletta in città nel 2019 è diminuito dell’8% rispetto al 2018, segno dell’impraticabilità delle strade per le due ruote.

Insomma, bene che l’amministrazione abbia voluto premiare i cittadini che si impegnano per il bene della città, ma la faccenda non si può chiudere così, con pacche d’oro sulle spalle a chi cerca di offrire una vita normale ai propri figli: è arrivato il momento che anche il Comune di Milano faccia la propria parte nella gestione delle strade che, da 10 anni a questa parte, viene sempre rimandata a data da destinarsi.

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