Mobilità

Bruxelles: strade del centro a 20 km/h con priorità a pedoni e ciclisti

Bruxelles: strade del centro a 20 km/h con priorità a pedoni e ciclisti

La mobilità del post Coronavirus è un tema che continua a tenere banco nelle principali città del mondo, alle prese con la prossima riapertura delle attività e anche Bruxelles si prepara alla Fase 2: l’obiettivo è di limitare l’insorgenza del traffico motorizzato e la congestione delle strade, che porterebbe a una paralisi della circolazione con ricadute negative sotto il profilo sociale e sanitario.

Per questo, dal 3 maggio, a Bruxelles pedoni e ciclisti avranno la priorità nel centro città – il cosiddetto Pentagono – dove la velocità di tutti i veicoli a motore (auto, tram e autobus) sarà di 20 km/h: questo significa che gli spostamenti a piedi e in bicicletta saranno consentiti non solo sui marciapiedi e sulle piste ciclabili ma anche sulla carreggiata. Ne ha dato notizia il quotidiano Le Soir.

Il sindaco di Bruxelles Philippe Close ha così spiegato questa novità: “La misura entrerà in vigore all’inizio di maggio e le prime misure di deconfinamento. Dovrebbe facilitare il rispetto del distanziamento sociale. Questo è particolarmente vero nelle aree affollate, dove i marciapiedi sono molto stretti. È anche un modo per facilitare il traffico nel centro della città”.

Queste misure consentiranno di mantenere un’adeguata distanza fisica, soprattutto nelle zone del centro molto frequentate dove i marciapiedi sono molto stretti.

Naturalmente questa misura è volta anche a evitare affollamenti sui mezzi del trasporto pubblico: per questo sarà necessaria una strategia di mobilità integrata in cui si dovrà tenere conto dei flussi di traffico privilegiando gli spostamenti lungo assi di mobilità dolce per raggiungere le aree di lavoro nel ritorno verso la vita attiva.

Commenti

  1. Maurizio Lombardo ha detto:

    Volevo esprimere un’ opinione, ma mi ha anticipato Sandro, mi resta solo che sottoscrivere…..SIGH….. Con molta amarezza……

  2. Sandro ha detto:

    Italia:
    1) far capire ai comuni che il traffico potrebbe seriamente paralizzare le città
    2) convincere amministrazioni che forse devono fare qualcosa
    3) riunire i più esperti italiani della mobilità per fare gratis un RME di 40 pagine
    4) sperare che qualcuno lo legga
    5) annunciare su FB di pensarci ed essere sommersi di insulti dai cittadini
    5) se decidono di farle, chiedere aiuto allo Stato per trovare fondi che non ci sono
    6) se alla fine vengono fatte pregare tutti i santi che non facciano le cose all’italiana giusto per farle e quindi inutili

    Nord Europa:
    1) zona 20 e priorità a utenza debole.The end.

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