Un piano di finanziamenti per la ciclabilità da parte dell’Unione europea per sovvenzionare la bicicletta come mezzo strategico di trasporto urbano: lo ha annunciato il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Frans Timmermans, spiegando che questa azione sarà affiancata anche da altre misure per dare sostegno economico alla ricarica delle auto elettriche e al trasporto pubblico.
Il pacchetto complessivo di fondi regionali dell’UE per sostenere le politiche di mobilità sostenibile degli Stati membri dovrebbe ammontare a circa 20 miliardi di euro, con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento atmosferico, combattere i cambiamenti climatici e salvaguardare il benessere dei cittadini.
L’annuncio fa seguito alla proposta alla Commissione europea di un “pacchetto ciclistico” da 13 miliardi di euro per l’accesso alle infrastrutture e all’e-bike da parte di sei associazioni (CIE, CONEBI, ECF, ECLF, IMBA EU ed EMBA) che è stato accompagnato da attività di lobby pubbliche e private a Bruxelles.
Come sottolinea il Ceo di Cycling Industries Europe Kevin Mayne, questo annuncio e impegno da parte di Timmermans è particolarmente significativo in quanto lui rappresenta una delle figure politiche più importanti all’interno dell’UE ed è il leader dell’intero processo Green Deal all’interno della Commissione: “Il primo punto è il livello al quale è stato fatto l’annuncio, questo è stato il fulcro assoluto del processo decisionale dell’UE, che è una vera novità per il ciclismo”, dichiara Mayne. “In secondo luogo, è stata la chiarezza dell’approvazione, la mobilità ciclistica si affianca alle altre modalità come una responsabilità fondamentale dell’UE, non nascosta nella politica di trasporto locale. Questa è una grande svolta per il settore ciclistico”.
Secondo Jill Warren e Morten Kabell, Ceo congiunti della European Cyclists’ Federation (ECF), si tratta di un annuncio che lascia ben sperare e va festeggiato: “Questo è qualcosa da celebrare mentre andiamo alla Giornata mondiale della bicicletta il 3 giugno. Cogliamo ora l’opportunità di sollecitare misure più concrete per il ciclismo nelle proposte di recupero dell’UE e di lavorare con le nostre organizzazioni membri per assicurarci che gli Stati membri siano pronti a spendere i fondi assegnati per miglioramenti e incentivi del ciclismo che raggiungono i nostri obiettivi di più e ciclismo migliore per tutti in Europa”.
La Commissione Europea, dunque, sta delineando una strategia per creare un fondo di recupero a livello europeo dei trasporti in seguito alla pandemia di Covid-19 e al centro sarà messo il Green Deal europeo. La bicicletta si configura quindi sempre di più come mezzo strategico di trasporto urbano da diffondere il più possibile.
A questo proposito Manuel Marsilio, direttore generale della Confederazione delle industrie europee della bicicletta (CONEBI), ha dichiarato: “Abbiamo iniziato a colmare il divario tra mobilità ciclistica e altre modalità di trasporto nell’agenda dell’UE. Pertanto è necessario un sostegno di alto livello affinché l’UE finanzi le autorità locali e i governi nazionali per quanto riguarda le infrastrutture per il ciclismo, le riduzioni dell’IVA, i bonus di acquisto per biciclette ed e-bike e il ciclismo negli sviluppi della mobilità urbana intelligente e connessa”.
L’annuncio nelle prossime settimane si trasformerà in qualcosa di più concreto con piani e budget da allocare attraverso l’UE: a questo proposito i rappresentanti delle associazioni dei ciclisti e della filiera del “ciclo” sono convinti che una larga fetta di questi fondi dovrebbero essere destinati alla bicicletta, che da “Cenerentola” della mobilità nella distribuzione dei fondi potrebbe trasformarsi in “Regina”.
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