Stop alle riforme per la mobilità sostenibile: la Commissione Bilancio dice no
Mentre i Comuni di tutta Italia cercano di mettersi ai ripari dalla prevista ondata di traffico che investirà (e rischia di paralizzare) le città nel mese di settembre, arriva uno stop alle proposte pro-bici per migliorare il Decreto Rilancio in sede parlamentare per la conversione in legge.
Nella seduta di ieri della Commissione Bilancio alla Camera, i Relatori e il Governo hanno espresso parere contrario sull’emendamento 229.95 presentato dal Deputato Luciano Nobili di Italia Viva.
L’emendamento in questione prevedeva, tra le altre cose:
- modifica della norma approvata sulle corsie ciclabili (estendendole tra l’altro anche alle strade extraurbane);
- nuova norma sul doppio senso ciclabile;
- nuova norma sulle corsie bus+bici;
- introduzione della definizione di zone scolastiche.
Alcune fonti rivelano che la bocciatura sia dipesa da motivazioni burocratiche: sulla riformulazione dell’emendamento in questione proposta dal Ministero dei trasporti non sarebbe arrivato in tempo il parere del Ministero dell’economia.
Mentre le riforme pro-bici rischiano di essere escluse dalla conversione in legge del D.L. 34/2020, i Relatori e il Governo, anziché confermare il parere contrario in precedenza espresso, hanno invece accettato un “supplemento di istruttoria” sull’emendamento 229.49 presentato dal Deputato Simone Baldelli (Forza Italia) che contiene la sospensione per legge di tutte le Zone a Traffico Limitato (ZTL) d’Italia per l’intero 2020.
Le posizioni espresse dai relatori e dal Governo sui provvedimenti a favore della mobilità sostenibile suscitano particolare preoccupazione, non solamente a causa della loro pericolosità per il sistema Italia nel suo complesso, ma soprattutto perché arrivano all’indomani della vittoria elettorale della Sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, che dimostra come le politiche a favore della mobilità sostenibile sono premianti in termini elettorali.
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