La Basilicata, piccola Regione incastonata tra Mar Ionio e Mar Tirreno, è una delle destinazioni da mettere in lista per la prossima vacanza in bicicletta. I suoi borghi collinari si armonizzano con il paesaggio naturale, selvaggio e incontaminato che passa da bianche spiagge di sabbia a impervie montagne. La biodiversità dell’ambiente naturale è protetta da Riserve e Parchi protetti.
Nonostante le strade non siano sempre perfette in termini di manutenzione, la capillarità della rete consente di raggiungere una moltitudine di luoghi.
Di seguito, tre idee per esplorare la Basilicata in bicicletta in autonomia e un pacchetto per un viaggio organizzato.
Dallo Ionio al Parco Nazionale del Pollino
Ci vuole un discreto allenamento per affrontare da Policoro al Parco del Pollino in una tappa unica. Meglio spezzarlo, anche per darsi il tempo di visitare le numerose località sul percorso e per vivere in modo più autentico l’arrivo. Si parte da Policoro, l’antica Heraclea, che si trova al centro del Golfo di Taranto. In questa cittadina sul mare si consiglia di visitare il Castello, il Museo Archeologico Nazionale della Siritide e il borgo Casilini. Simbolo della riforma agraria, è un agglomerato di casette costruito negli anni ’50 dove risiedevano i dipendenti dell’azienda feudale del barone Berlingieri di Crotone. A pochi chilometri, e a ridosso sul mare, si trova la Riserva del Bosco Pantano di Policoro, ultimo esempio di bosco di pianura dell’Italia Meridionale e Oasi del WWF.
Lasciata Policoro, potete proseguire direttamente per Valsinni, dove visitare il Castello e il Parco Letterario, oppure effettuare una deviazione per raggiungere Tursi. Si tratta di un borgo incantevole che ben conserva il suo nucleo originario, la Rabatana: case costruite con pietre e laterizi, eredità dei Saraceni, intorno alle quali il paesaggio è dominato dai Calanchi, ovvero blocchi argillosi dalle forme bizzarre.
Che abbiate deviato o meno per Tursi, pedalate in direzione Valsinni e procedete nel territorio del Parco Nazionale del Pollino verso San Giorgio Lucano. Superato il borgo di San Giorgio sarete spettatori di un cambiamento di vegetazione. Infatti, si abbandona la flora mediterranea per addentrarsi in quella di media montagna.
Il tratto finale del percorso è costituito da una salita di circa 22 km con una pendenza media del 3% e un dislivello di circa 650 m che conduce a Terranova del Pollino, la meta di questo itinerario.
Partenza: Policoro | Arrivo: Terranova del Pollino | Distanza: 73 km |Difficoltà: difficile |Dislivello 1473 m
Dalla città dei Sassi fino al mare
Per una pedalata facile, alla scoperta di un patrimonio storico e culturale che non ha eguali, si può percorrere l’itinerario che collega Matera a Metaponto.
Sottolineare che Matera meriti una visita accurata è superfluo. La città dei Sassi è un incanto perciò prendetevi tutto il tempo che vi serve e poi salite in bicicletta verso la valle del fiume Bradano, costeggiando il torrente Gravina. Addentratevi nel Parco della Murgia per esplorare le Chiese Rupestri, le grotte e i numerosi anfratti che si trovano lungo i suoi sentieri.
Una volta giunti a Parco dei Monaci, dove si trova l’antico edificio rurale dell’Abbazia benedettina di San Michele Arcangelo di Montescaglioso (che potete visitare con una deviazione di alcuni chilometri) procedete fino a Metaponto per riposarvi sulle sue splendide spiagge di sabbia bianca. Se avete ancora energie, continuate a perlustrare la zona, perché poco fuori da Metaponto si trovano i resti di un tempio greco dedicato ad Hera e il Parco Archeologico di Apollo Licio.
Partenza: Matera | Arrivo: Metaponto | Distanza: 50 km |Difficoltà: facile |Dislivello 212 m
I castelli del Melfese
Che lo facciate in una tappa unica da 82 km oppure in più tappe brevi, sappiate che per percorrere questo itinerario bisogna essere abbastanza allenati, perché ci sono salite importanti da affrontare. Si parte da Melfi per percorrere un anello tra laghi, castelli, abbazie e importanti vigneti.
La prima bellezza che s’incontra è l’antico cratere del vulcano Vulture, oggi trasformato nei due Laghi di Monticchio. In questi specchi d’acqua si riflette l’Abbazia benedettina di San Michele, sede del Museo di Storia Naturale del Vulture. Il Museo è interattivo e permette di ripercorrere la storia naturale della zona dalla formazione del vulcano ai giorni nostri.
Per una sosta ristoratrice ci si può fermare sulle rive del Lago di Monticchio Piccolo dopodiché si riparte per arrampicarsi sulla salita in direzione Rionero verso la cima più alta della tappa, 865 m s.l.m. Arrivati qui, si può scollinare e scendere verso Atella oppure tagliare il percorso verso Rionero e poi da lì riportarsi sulla strada per Melfi. Rionero è il cuore del territorio vinicolo dell’Aglianico, infatti nel centro e intorno all’abitato sono numerose le cantine che possono essere visitate e dove si può assaggiare questo corposo vino lucano.
Se invece volete rimanere sobri ancora per un po’, proseguite lungo la discesa tra masserie e campi fino ad Atella e, una volta attraversata la valle, fermatevi al Castello di Lagopesole. Costruito da Federico II di Svevia sulla piccola collina sui fiumi Ofanto e Bradano, era la residenza di caccia dell’imperatore. Oggi ospita un museo multimediale sulla sua vita.
Lasciato il castello si torna verso Melfi. Nei pressi del borgo rurale Piano del Conte si sale di nuovo fino a 814 m s.l.m. e poi si attraversano Rionero e Barile. A questo punto, dato che la linea del traguardo non è più lontana, potreste fermarvi a degustare l’Aglianico abbinato ai piatti della tradizione locale.
Infine eccoci a Melfi, una raccolta di bellezze culturali e sacre da scoprire, come il maestoso castello normanno-svevo, ampliato da Federico II e oggi sede del Museo Archeologico Nazionale; le chiese rupestri scavate nel tufo di Santa Margherita e Santa Lucia (XIII secolo); la splendida cattedrale di Santa Maria Assunta in stile svevo-bizantino-gotico.
Partenza e arrivo: Melfi Stazione Ferroviaria |Distanza: 82 km | Difficoltà: medio-alta |Dislivello 1495 m
Il tour organizzato ad agosto: Basilicata Gravel Tour
Dal 18 al 24 agosto potete partecipare a un tour organizzato per esplorare la Basilicata in sella a una Gravel grazie all’esperienza di Ferula Viaggi. Un giro tra le valli del Bradano e del Basento tra borghi e strade poco trafficate.
Il primo giorno di questa vacanza in bici ci si ritrova a Matera, non solo per un briefing e il bike fitting, ma anche per conoscere la città. La prima tappa va da Matera a Irsina, uno dei borghi più antichi della Basilicata che sorge sulla cima di un colle roccioso. La tappa successiva invece copre il tragitto da Irsina a Venosa, la località della provincia di Potenza che ha dato i natali al poeta Orazio e che è senza dubbio uno dei borghi più belli d’Italia. È il luogo perfetto per chi ama immergersi nel passato, infatti in località San Rocco si trova un Parco Archeologico dove, tra gli altri, si conservano i resti monumentali di un impianto termale romano.
La destinazione successiva è Vaglio di Basilicata, alle pendici sud orientali di Serra San Bernardo, sul rilievo del Monte Cenapora. Il suo territorio, oltre al Museo della Civiltà Rurale, accoglie due importanti aree archeologiche quella di Serra dove si stabilirono i Peuketiantes (genti affini alle popolazioni Apule che occupavano la Lucania nord-occidentale), e quella di Rossano, sede del santuario dedicato alla dea Mefitis. Nei giorni seguenti il viaggio attraversa le località di Pietrapertosa e Pisticci, prima di rientrare a Matera. Pietrapetrosa, abbarbicata sulle “Dolomiti” lucane è nota per il volo d’angelo che si può praticare attraverso la vallata e per le tracce di arabi e crociati passati di qui; Pisticci invece sorge sulla valle del fiume Basento, in un territorio caratterizzato da profondi calanchi.
Per partecipare a questo tour e conoscere tutti i dettagli, contattare Ferula Viaggi
Partenza e arrivo: Matera |Distanza totale: 354 km (tappa più breve: 44 km, tappa più lunga: 75 km) | Difficoltà: medio-alta
I crediti delle immagini sono di Ferula Viaggi
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