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Cicloturismo in Cilento: apre l’infopoint della Via Silente

La Via Silente, 15 tappe straordinarie tra le bellezze selvagge del territorio cilentano, ha aperto il suo infopoint. Al numero 96 di via Velina a Castelnuovo Cilento, tappa di partenza del percorso, i cicloturisti trovano finalmente un punto di riferimento fisico. Qui potranno ritirare la Silentina (il passaporto da riempire con i timbri delle tappe), la mappa, il roadbook e tutte le informazioni necessarie.

La Via Silente è un anello di 600 km e di saliscendi mai noiosi che attraversa una delle aree protette più vaste d’Italia: quella del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni

La Via Silente non è soltanto un tracciato cicloturistico, ma è narrazione del territorio. Paesaggi straordinari che cambiano volto ad ogni curva e l’accoglienza calorosa di chi vive nei borghi raccontano una storia antica. Questo percorso permette di conoscere a fondo il mondo del Cilento, fatto di tradizioni e folclore radicato in un passato lontano. 

È “Silente” perché è esperienza di silenzio intenso, un silenzio che si insedia prepotentemente, cancellando quasi del tutto i rumori delle attività umane. Non è dunque assenza di suoni, ma la possibilità di ascoltare la natura circostante, come il tamburellare del picchio, il suono del vento tra le fronde dei pini d’Aleppo, il frangersi delle onde del mare.

Si pedala tra colline e montagne, sino ad alte cime come il Monte Cervati, 1.898 m e il Monte Gelbison, detto Monte Sacro, 1.705 m. Sono le due sfide più ardue per chi decide di percorrere la Ciclovia, ma la fatica viene ripagata dagli straordinari paesaggi di queste montagne. La vegetazione qui è ricchissima e spettacolare: macchia mediterranea, bosco misto ed alti pascoli con roccia affiorante accompagnano il ciclista in cerca di natura.

A pochi chilometri dai monti si snoda la meravigliosa costiera cilentana da Sapri ad Agropoli. Un susseguirsi di spiagge di sabbia fine, falesie, insenature e promontori. La Via Silente sfiora infatti la costa nel tratto da Pollica a Castellabate e in quello che giunge al Golfo di Policastro dal grazioso e piccolo abitato di Morigerati. Il punto più sorprendente è però l’incantevole insenatura di Baia degli Infreschi, una delle spiagge più belle d’Italia. 

Baia degli Infreschi, crediti Renzo Manchisi
Baia degli Infreschi, crediti Renzo Manchisi

L’infopoint

Per accompagnare e supportare i viaggiatori in questo viaggio unico è  stato realizzato l’infopoint che, grazie a una sinergia importantissima, sarà anche Infopoint del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Questa collaborazione rappresenta un passo fondamentale per lo sviluppo del turismo sostenibile nell’intera area. In questo modo, i visitatori, oltre al materiale e ai consigli per affrontare la Via Silente, avranno un benvenuto nel Parco del Cilento. Chi fosse sprovvisto di bici, può noleggiarla proprio qui, sia muscolare che in versione e-bike. 

Il progetto è cresciuto a tal punto da rendersi necessaria l’apertura di un ufficio turistico“, conferma Simona Ridolfi, presidente dell’associazione Via Silente. “La posizione che abbiamo scelto è strategica perché siamo a pochissimi chilometri dalla stazione ferroviaria di Vallo della Lucania -Castelnuovo, nel centro del paese, dove possiamo soddisfare ogni richiesta dei nostri viandanti. Abbiamo allestito anche una piccola ciclo-officina per un check-up della bici prima della partenza”. 

Il Cilento è pronto per l’era post Covid perché possiede già tutte le caratteristiche necessarie per proporre un nuovo modello di turismo: sicuro, slow e destagionalizzato. La Via Silente, contribuisce al rilancio mettendo in campo tutte le proprie risorse ed energie. L’obiettivo? Far vivere ai turisti in bicicletta un’esperienza indimenticabile a contatto della natura e alla scoperta di borghi bellissimi.

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