Mobilità

Londra pensa di rendere permanenti aree pedonali e ciclabili d’emergenza

Londra pensa di rendere permanenti aree pedonali e ciclabili d’emergenza

La città di Londra sta pensando di rendere permanenti i diversi interventi realizzati nel pieno della pandemia per garantire il distanziamento fisico. Tra questi: piste ciclabili d’emergenza, strade pedonali, chiusure al traffico e marciapiedi più larghi.

Il motivo? Semplicemente ci si è accorti che vivere con meno auto circolanti è possibile e, anzi, si riduce l’inquinamento e le strade diventano più vivibili e attrattive.

Così, Alastair Moss, presidente del Comitato per la pianificazione e i trasporti della “City of London Corporation” non ha timore nel sostenere che al momento la città sta avendo il lusso di poter sperimentare azioni forti, utilizzando la pandemia come un’occasione unica per cambiare Londra.

“Molte delle strade su cui siamo intervenuti con chiusure o limitazioni prima erano congestionate, la qualità dell’aria era un problema forte, così come la sicurezza stradale. La città è determinata nell’affrontate questi problemi, quindi prevedo che molte delle misure messe in campo rimarranno anche nei prossimi mesi e col tempo diverranno durature” ha dichiarato Moss.

Londra infatti si era adoperata per limitare il traffico nelle strade più affollate della City, ampliando i marciapiedi più stretti e incentivando l’uso della bicicletta per non creare affollamenti sul trasporto pubblico.

Sempre Moss sostiene che questi interventi si stanno rivelando efficaci e sempre più persone comprendono il salto di qualità innescato da queste nuove soluzioni di mobilità.

Prima di passare a soluzioni durature i progetti verranno rivisti, migliorati e sottoposti a una consultazione con i cittadini direttamente interessati.

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