Una mattinata molto ricca di interventi ha caratterizzato il primo appuntamento di MobilitARS, il simposio digitale formativo organizzato da Bikenomist con il supporto di Selle Royal Group che ogni mercoledì di febbraio affronterà i temi della salute e della resilienza collegati alla mobilità delle città nel post-pandemia.
Il format dell’evento ha visto la partecipazione in diretta streaming di numerosi relatori – coordinati dalla regia di Paolo Pinzuti, ceo di Bikenomist – e su Bikeitalia abbiamo fatto una diretta Twitter di tutti i loro interventi (è possibile recuperarla leggendo l’hashtag #Mobilitars), ma la prima giornata di oggi può essere riassunta a mio avviso attraverso alcune suggestioni che ho registrato seguendo i lavori.
Per chi se lo fosse perso è possibile rivederlo in versione integrale qui:
Oggi, 3 febbraio, è stata una giornata particolare: a mezzogiorno Mario Draghi ha incontrato al Quirinale il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e ha accettato con riserva – come da prassi istituzionale – l’incarico di presidente del Consiglio per cercare di formare un nuovo governo e superare la crisi politica in atto da diverse settimane. Perché nei prossimi mesi sarà decisivo avere un esecutivo nel pieno delle sue funzioni per poter allocare i fondi europei del piano “Next Generation Eu” e il nodo mobilità/trasporti sarà strategico. Così come il tema delle “Città 30” evidenziato nella relazione dell’archietto urbanista Matteo Dondé:
A questo proposito è stato particolarmente illuminante l’intervento in apertura di Barbara Bigolin, presidente e amministratore delegato di Selle Royal Group, persona lontana dai riflettori ma molto pragmatica: “Con la pandemia la bici è diventata protagonista sulle pagine dei giornali ma deve tornare protagonista in strada”, ha sottolineato. Se il bonus bici ha facilitato l’acquisto di nuove bici ora è necessario che queste nuove persone-in-bicicletta siano messe nella condizione di pedalare in sicurezza.
Un altro dato interessante comunicato da Bigolin riguarda le distanze percorse: “Il 75% del traffico automobilistico europeo viene percorso da un’auto per distanze entro i 5 chilometri”. E da qui la necessità di ripensare totalmente la viabilità delle nostre città non è più procrastinabile: “Per essere libera io ho bisogno di una strada sicura, di una città che mi accolga, di sentire il suono dei campanelli dei bambini che vanno a scuola in bicicletta”.
Una suggestione, quella della necessità del cambiamento, che ha permeato di sé tutti gli interventi della mattinata. In particolare il tema della città aperta ai bambini e a una nuova visione di mobilità è stata illustrata dall’Assessora alle politiche di sostenibilità ambientale del Comune di Parma Tiziana Benassi:
Dopo aver passato in rassegna le buone pratiche di mobilità portate avanti dalla città – in particolare soffermandosi sulla campagna di comunicazione “Parma Cambia Spazio” incentrata appunto sulle Strade Scolastiche – l’Assessora Benassi in conclusione ha lanciato l’idea della Ciclovia Emilia:
D’altra parte Parma si trova lungo la Via Emilia che al momento è un corridoio motorizzato privo di una ciclabile per collegare le città che attraversa: in una zona come la Pianura Padana dove lo smog ristagna a causa dell’alto tasso di inquinamento e della conformazione orografica. Realizzare la Ciclovia Emilia come superciclabile tra Rimini e Piacenza sarebbe un’importante opera di valorizzazione del territorio e l’idea lanciata oggi a MobilitARS dall’Assessora Benassi è meritevole di essere portata avanti. E naturalmente Parma c’è.
Il prossimo appuntamento di MobilitARS si terrà online mercoledì 10 febbraio 2021 dalle 9 alle 13 con due panel: “Attività fisica e mobilità attiva: costi e opportunità” e “Ripensare la forma dello spazio”. La gestione della mobilità urbana nel III Millennio ha bisogno di parlare una nuova lingua e avere una visione chiara: oggi abbiamo intrapreso questo percorso, continuiamo a promuovere il cambiamento per trasformare le nostre città in luoghi più sani e più resilienti, sempre più a misura di persona.
I commenti che non rispettano queste linee guida potranno non essere pubblicati