Mobilità

Mobilità post Covid: in Italia è boom di spostamenti urbani in bicicletta

Le persone che utilizzano la bicicletta come mezzo di spostamento quotidiano sono aumentate nel corso dell’ultimo anno, anche in seguito alla pandemia da Coronavirus che ha dato un’ulteriore spinta al ciclismo urbano in molti Paesi, tra cui l’Italia. Già, ma di quanto sono cresciuti i ciclisti nelle città?

Un recente documento di Eco-Counter, azienda specializzata appunto nel contare gli spostamenti in bicicletta in numerosi Paesi e città del Mondo, certifica una crescita dell’uso della bici molto consistente in Italia: nelle quattro settimane di marzo 2021 si è registrato un aumento del +69% di bici in transito tenendo conto solo dei giorni feriali (rispetto allo stesso periodo del 2019) e del + 55% su tutti i giorni della settimana (compresi i weekend).

Eco counter

Per l’Italia, come mostrano le slide presentate dall’amministratore delegato di Eco-Counter Enrico Durbano, si tratta di un aumento percentuale molto consistente rispetto agli altri Paesi: segno che nell’ultimo anno la domanda di ciclabilità è cresciuta grazie a diversi fattori, non solo la pandemia che ha spostato una fetta di pendolari dal trasporto pubblico alla bici, ma anche il bonus bici (che complessivamente ha erogato oltre 202 milioni di euro finanziando l’acquisto di 484 mila nuove biciclette, ndr) e un peso lo hanno avuto anche le nuove infrastrutture ciclabili realizzate da diverse città per promuovere l’uso urbano della bici nella mobilità post Covid.

Eco-Counter boom ciclisti urbani Italia giorni feriali

D’altra parte – come illustrato in un recente articolo del The New York Times – la realizzazione di infrastrutture ciclabili incentiva l’uso della bicicletta, insomma: “Se fai le ciclabili i ciclisti arriveranno”. E questa cosa ha funzionato per le ciclabili pop-up realizzate in seguito alla pandemia, come dimostra uno studio sulle città europee, che va ad aggiungersi a un numero crescente di prove che gli investimenti nelle infrastrutture ciclabili possono incoraggiare il pendolarismo in bicicletta, oltreché aiutare a ridurre le emissioni di gas serra.

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La ricerca ha rilevato che nelle città in cui è stata aggiunta l’infrastruttura per le biciclette, il ciclismo è aumentato fino al 48% in più rispetto alle città che non hanno aggiunto piste ciclabili. Inoltre le città densamente popolate dove il trasporto pubblico era già popolare in genere hanno visto i maggiori aumenti. Nelle città con minore densità – con più auto pro capite e maggiore velocità di traffico – l’aumento della mobilità ciclistica è stato più modesto.

Ciclabile Corso Buenos Aires Milano
Milano, ciclabile in Corso Buenos Aires

Parigi, che ha implementato il suo programma di piste ciclabili in anticipo e aveva il più vasto programma di piste ciclabili pop-up di qualsiasi città nello studio, ha avuto uno dei maggiori aumenti di ciclisti. “Sembra quasi una legge naturale che più infrastrutture hai, più ciclismo avrai”, ha dichiarato al The New York Times Sebastian Kraus, autore principale dello studio.

Parigi, ciclabile pop-up post Covid

I ricercatori hanno raccolto dati, comprese le lunghezze delle nuove piste ciclabili e i dati dei contatori di biciclette, da 106 città in tutta Europa. Grazie ai contatori di biciclette è stato possibile per i ricercatori misurare il numero di ciclisti in tutta la città, non solo sulle nuove infrastrutture ciclabili. In seguito all’analisi sul numero di ciclisti da marzo a luglio 2020, i ricercatori coinvolti nello studio hanno scoperto che nelle città che avevano aggiunto piste ciclabili l’uso della bici è aumentato dall’11% al 48% in più rispetto alle città che non avevano aggiunto nuove infrastrutture ciclabili.

Chiaramente, i risultati dello studio hanno fotografato una situazione particolare in quanto nel periodo considerato l’uso della bicicletta è stato fortemente incentivato in vari modi dai governi e dalle amministrazioni per ridurre il rischio di trasmissione del Coronavirus.

Continueranno questi “nuovi ciclisti urbani” a utilizzare la bici per i loro spostamenti quotidiani anche quando l’emergenza sarà passata? La situazione continuerà a essere monitorata, quel che è certo è che se metti le persone nella condizione di pedalare con infrastrutture adeguate e politiche attive di promozione della ciclabilità si avrà – come in effetti è avvenuto – un aumento percentuale degli spostamenti in bicicletta.

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