Mobilità

Bike sharing: Nextbike arriva in Italia e sbarca a Bergamo

Novità in arrivo nel mondo del bike sharing. L’azienda tedesca Nextbike, leader in Europa nel servizio di bike sharing ibrido (sia a postazioni fisse che a flusso libero) sbarca in Italia, e più precisamente a Bergamo.

Una notizia importante per un mondo che negli ultimi anni si era un po’ assopito, soprattutto dopo i vari fallimenti delle società asiatiche, ma l’ingresso nel mercato italiano di un‘azienda solida come Nextbike fa intuire che nel futuro delle città c’è ancora spazio per le biciclette in condivisione.

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Nextbike

L’azienda di Lipsia, fondata nel 2004, andrà a sostituire il servizio di bici a noleggio presente nella città orobica ormai dal 2009, di fatto innovandolo completamente.

BiGi, il servizio attualmente presente in città, conta 23 postazioni fisse con circa 200 biciclette, a cui si è aggiunta negli anni recenti l’offerta a flusso libero di Mobike/RideMovi. Entrambi i servizi verranno sostituiti da Nextbike a partire dal 2022.

Nextbike, oltre a offrire bici di ottima fattura made in Germany, è stata tra le prima aziende ad adottare la possibilità di parcheggiare la bici ovunque, arrivando poi a offrire dei servizi ibridi, in grado di garantire l’efficienza delle stazioni fisse (più classiche) alla flessibilità delle soluzioni free flow (a flusso libero, ndr).

Bergamo e l’azienda di trasporti ATB si affideranno così ad unico operatore che ha saputo dimostrare la sua efficienza in tutta Europa. Nextbike è presente in 28 Paesi e 300 città tra le quali Bilbao, Cardiff, Budapest, Glasgow, Monaco di Baviera, Varsavia e Berlino.

In totale le biciclette che arriveranno a Bergamo saranno 350, di cui 20 a pedalata assistita. Quest’ultime saranno per lo più collocate lungo gli assi che portano a Città Alta. In questo modo sarà favorito il comodo raggiungimento in ebike del nucleo più antico della città orobica.

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Le bici di Nextbike a VeloCity 2017

L’investimento messo in campo da ATB non è indifferente: l’affidamento del servizio per 4 anni, rinnovabili poi per ulteriori 2, è pari a 1,6 milioni di euro di cui 300mila per l’infrastruttura (biciclette smart, ciclostazioni fisiche e virtuali) e circa 1,3 milioni per la gestione (canoni, piattaforma informatica, customer care, logistica e manutenzione).

Non manca di commentare l’iniziativa Stefano Zenoni, Assessore alla mobilità del Comune di Bergamo: «Tra i tanti servizi di sharing ormai attivi ed esistenti nelle varie città, il bike sharing resta un pilastro delle politiche di mobilità sostenibile. A distanza di più di un decennio dall’avvio della prima “BiGi”, oggi presentiamo un sistema radicalmente rinnovato e al passo con le ultime tecnologie disponibili, in grado di servire progressivamente l’intera città. La nuova BiGi si candida a consolidare un rapporto di mutua collaborazione con i mezzi pubblici, grazie al coordinamento di Atb, e più di ogni altro mezzo di trasporto in modalità condivisa consente anche la promozione di pratiche utili per la salute, oltre che per l’ambiente, in piena coerenza con lo spirito e il tema della settimana europea della mobilità di quest’anno».

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