Leggiamo sul Corriere della Sera del 14 agosto che a Milano nel 2021 sono state comminate 325.000 multe per eccesso di velocità, multe che non sono tuttavia bastate a evitare 6.000 incidenti con feriti e 32 morti.
Parrebbe un ben fondato motivo per sollevare una sacrosanta polemica da parte delle opposizioni sulla ancora troppo scarsa efficacia dei controlli.

Invece, mentre lo ‘sceriffo’ De Corato (FdI) si è come al solito scagliato contro la ‘tassa occulta’, frutto della ‘lotta senza quartiere’ dichiarata dal sindaco Sala agli automobilisti (quelli indisciplinati, De Corato, quelli indisciplinati! E sì che di disciplina dovresti intendertene), il benaltrista Alessandro De Chirico (FI) lamenta piuttosto che nulla si fa per perseguire, nell’ordine: il fumo all’aperto, chi non raccoglie la cacca dei cani, chi spara i botti allo stadio e a capodanno o i coriandoli per le feste di laurea.
Ora, posso arrivare a capire che se mi siedo tutti i giorni su una panchina frequentata da un fumatore incallito e baciandolo aspiro ogni sua boccata, in capo a qualche anno, se non vengo perseguito per molestie, potrei a mia volta accusare disturbi di apprezzabile entità; anche la cacca del cane, se in quantità adeguata e di consistenza unta e scivolosa, può causare cadute rovinose con conseguenti probabili lesioni; per non parlare dei botti che in effetti ogni capodanno qualche dito lo mozzano.
Quello che non capisco però sono i coriandoli: come si possa ferire qualcuno a colpi di coriandoli il De Chirico lo deve proprio spiegare.
Ma non a noi: lo vada a spiegare – senza ridere, ovviamente, ché la violenza stradale non fa ridere per nulla – ai familiari di uno di quei 32 morti.
[Fonte: Corriere della Sera]
e sul fatto che non si fa nulla per chi si mette le dita nel naso in coda al semaforo?