Il tema del trasporto delle merci in ambito urbano è sempre più cruciale per la mobilità delle nostre città. La moltiplicazione delle consegne a domicilio e la crescita degli acquisti online impone di pensare alla logistica delle merci in modo più sostenibile, soprattutto per quanto riguarda “l’ultimissimo miglio” e l’accesso ai centri storici in cui lo sviluppo della ciclologistica può rappresentare una risposta importante. Questo il focus dell’intervento di Andrea Bardi – Direttore Generale dell’Istituto Trasporti e Logistica della Regione Emilia-Romagna – al MobilitARS 2022, evento realizzato da Bikenomist in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia.
“La cargo bike è oggi un’opzione disponibile per una ciclologistica agile e pulita: utilizzando un veicolo meno impattante dal punto di vista della congestione della città e dell’occupazione del suolo”, sostiene Bardi.
Il tema dell’ultimo – o ultimissimo miglio – è cruciale: l’impatto ambientale dei furgoni in città è rilevante, soprattutto per la moltiplicazione delle spedizioni. Oggi lo scenario è cambiato: le attività commerciali all’interno di un tessuto urbano – e magari anche nei centri storici e nelle Ztl – non solo ricevono la merce da vendere ai clienti ma spediscono quella che vendono tramite l’e-commerce. E in questo frangente la ciclologistica appare come una soluzione percorribile per evitare la moltiplicazione dei furgoni, evitando di aumentare il traffico e l’inquinamento in città. E consegnando anche in minor tempo.
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