Mobilità

Reti ciclabili contro la crisi climatica

Come possiamo quantificare i benefici delle reti ciclabili a scala metropolitana per le città globali? L’istituto di ricerca ITDP vuole rispondere a questa domanda, con l’ultimo studio “Protected Bicycle Lanes Protect The Climate”.

ciclabile protetta

Cambia il clima, cambia la mobilità

Siamo in piena crisi climatica, con temperature primaverili a ottobre/novembre e la peggiore siccità degli ultimi 500 anni. Se è vero che non esiste una soluzione unica e immediata per contrastare questo fenomeno, è altrettanto vero che una riduzione concreta delle emissioni di CO2 è indispensabile.

ITDP (Institute for Transport Development Policy) ha affrontato questo tema col supporto della FIA Foundation, per proporre una soluzione di decarbonizzazione dei trasporti applicabile a scala globale.

La soluzione in questione è semplice ma non banale: costruire reti ciclabili protette.

Cinque continenti, una soluzione

L’indagine ha preso come casi studio due metropoli ai capi opposti del globo, Bogotà (Colombia) e Guangzhou (Cina), per quantificare i benefici portati dalle rispettive reti ciclabili in termini di riduzione delle emissioni di gas serra e di sicurezza stradale.

I risultati sono notevoli: la CO2 risparmiata si attesta intorno alle 22.000 tonnellate per Bogotà e 16.000 tonnellate per Guangzhou.
Come riferimento, basti pensare che per ottenere una compensazione di queste quantità di anidride carbonica si dovrebbero piantare dai 300.000 ai 400.000 alberi ogni anno.

Dal punto di vista economico, i vantaggi rispetto alla mobilità “tradizionale” sono ancora più evidenti: i costi di realizzazione delle reti ciclabili nelle due metropoli sono rientrati in meno di due anni dalla costruzione.

Costi/benefici

Costruire una rete di ciclabili protette costa molto meno di una rete di scorrimento veloce: la spesa è minore in senso assoluto, e investire nella ciclabilità porta numerosi benefici.
Il risparmio di tempo, la riduzione del consumo di carburante, dell’inquinamento atmosferico e il miglioramento della sicurezza stradale sono fattori determinanti per la valutazione del rapporto costi/benefici nella pianificazione della mobilità.

Vancouver ciclabile protetta da fioriera
A Vancouver, le fioriere spesso separano le piste ciclabili protette dal traffico motorizzato. Foto: Paul Krueger.

Lo studio di ITDP riassume questo tema in un paragone immediato: per ogni 200 dollari spesi nella costruzione di autostrade, si aggiunge 1 tonnellata di CO2 al bilancio annuale di emissioni climalteranti della città.
Al contrario, spendendo la stessa cifra in infrastrutture ciclabili, la stessa quantità di anidride carbonica viene mitigata grazie alla riduzione del traffico veicolare.

Con questo studio, i ricercatori di ITDP mandano un messaggio importante: le infrastrutture ciclabili, se sono realizzate e messe in rete in modo da essere fruibili e attrarre nuovi utenti, sono una soluzione applicabile a livello globale per diminuire l’impronta ecologica delle aree urbane.

Il pianeta è in crisi climatica, ma la domanda di mobilità non accenna a ridursi: dotarsi di infrastrutture a prova di futuro è essenziale, anche per pianificare gli sviluppi nelle metropoli del Sud del mondo.

ITDP ha elaborato uno strumento di modellazione gratuito utilizzabile su Microsoft Excel o Google Sheets, per aiutare ricercatori e tecnici a elaborare delle ipotesi quantitative sulla base dei dati a propria disposizione.

[Fonte: Impakter.com]

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