Nell’anno in cui le Olimpiadi riscontrano la parità di genere – atleti e atlete in egual numero – noi vi presentiamo il team femminile di ciclismo.
Il calendario delle gare di ciclismo delle prossime Olimpiadi ha in programma come prima gara, il 27 luglio, la cronometro individuale su strada. Le prime a salire in bici saranno le donne alle 14.30.
La nostra neo vincitrice del Giro d’Italia Women, l’unica e inimitabile Elisa Longo Borghini è la capitana (il capitano?) del team. Longo Borghini è una delle poche cicliste su cui si trovano articoli o informazioni. Delle altre donne impegnate nel ciclismo si parla poco (solo quando vincono, e neanche sempre), a volte male. Si sottolineano invece, spesso, fatti irrilevanti: è la fidanzata di, la sorella di…
Per fare le schede delle atlete impegnate alle Olimpiadi di Parigi ho attinto a scarne fonti che ci raccontano i palmares e qualche dato biografico e al sito del Coni dedicato alle Olimpiadi dove si dà un po’ più di spazio alle schede degli atleti.
Meglio di niente, no? Cominciamo quindi a parlarne. A farci entrare i loro nomi nelle orecchie. A chiederci cosa stanno facendo in questo momento. Interessiamoci allo sport femminile.
Le protagoniste italiane impegnate nella prova su strada
Elisa Longo Borghini
La nostra campionessa, recente vincitrice del Giro d’Italia Women, rappresenterà l’Italia sia nella cronometro che nella prova in linea.
Nata a Verbania nel 1991, è alla sua terza Olimpiade dopo Rio e Tokyo. È una ciclista completa con un impressionante palmarès, inclusa la vittoria del Giro delle Fiandre nel 2015 e 2024, e una medaglia di bronzo a Rio 2016. A Tokyo riesce a bissare il bronzo a cinque cerchi vinto in Brasile. Soprannominata ‘Wikipedia’ dalle compagne per via della sua memoria fuori dall’ordinario, si vanta di un talento nascosto, saper mungere una mucca. Scommettiamo che a Parigi farà l’impresa?
Elisa Balsamo
Balsamo, nata nel 1998 a Cuneo, è una velocista che corre per la Lidl-Trek. Su strada, nel 2016 a Doha, si è laureata campionessa del mondo in linea nella categoria Juniores. Attiva tra le Élite dal 2017, nel 2020 ha vinto il titolo europeo in linea Under-23 e nel 2021 è diventata campionessa del mondo Élite ai Mondiali disputati nelle Fiandre.
Corre anche su pista, dove ha conquistato un argento e tre bronzi ai Mondiali, oltre a cinque titoli Europei e all’oro nell’inseguimento a squadre.
A Parigi gareggerà sia su strada che in pista (Inseguimento a squadre, Omnium, Madison). Laureata in Lettere Moderne e Contemporanee a Torino, frequenta il conservatorio e suona il pianoforte da 10 anni.
Elena Cecchini
Nata a Udine nel 1992, corre per il Team SD Worx – Protime. Elena Cecchini è una ciclista su strada e pistard. Affiliata al Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre, ha vinto cinque titoli nazionali su strada, tre in linea, nel 2014, 2015 e 2016, e due a cronometro, nel 2018 e 2019. Si è inoltre aggiudicata la medaglia d’oro a cronometro ai Giochi del Mediterraneo 2018 a Tarragona.
Tutta la famiglia pratica ciclismo, lei inizialmente aveva provato con il nuoto e la ginnastica artistica ma alla fine si è dedicata alle due ruote.
La notizia irrilevante (ma tanto volete saperlo): è sposata con Elia Viviani dal 2022.
Silvia Persico
Di Alzano Lombardo (BG), nata nel 1997, è una ciclocrossista e stradista che corre per l’UAE Team ADQ.
Ha ottenuto successi nel ciclocross e nel gravel, inclusa una medaglia d’oro ai Mondiali di ciclocross 2022, l’oro nella staffetta a squadre e il bronzo individuale Élite. Nel 2022 ha vinto anche il titolo italiano e ha ottenuto anche un argento ai Mondiali di Gravel dello scorso anno.
Le Cicliste italiane alle Olimpiadi: la Pista
Qui si corre in diverse specialità dai nomi esotici (Omnium, Madison, Keirin) e si va davvero veloci. Scopriamo le nostre specialiste pronte a conquistare titoli alle prossime Olimpiadi.
Martina Alzini
Martina Alzini, nata a Legnano nel 1997, è una ciclista che corre sia su strada che su pista ed è attualmente nel team Cofidis. Specialista dell’inseguimento su pista, nella sua carriera ha vinto il titolo mondiale nell’inseguimento a squadre nel 2022 e ha ottenuto la medaglia d’argento mondiale nella stessa specialità nel 2021. Inoltre, ha conquistato quattro medaglie europee Élite e l’oro nell’inseguimento a squadre ai Giochi europei del 2019.
Cresciuta in una famiglia di sportivi, Martina ha iniziato a praticare diverse discipline a sei anni, dalla danza alla pallavolo, prima di scegliere definitivamente il ciclismo. Studia Lingue Straniere e nel tempo libero ama rilassarsi guardando serie TV o cucinando.
Chiara Consonni
Chiara Consonni, classe 1999, nata a Ponte San Pietro (BG) è sia ciclista su strada che pistard, tesserata per il Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre e per la squadra di club UAE Team ADQ.
Su strada si è imposta in tre tappe al Giro d’Italia, una nel 2022, una nel 2023 ed una nel 2024, mentre su pista ha vinto il titolo mondiale 2022 nell’inseguimento a squadre e la medaglia d’argento mondiale 2021 di specialità, oltre a sei titoli europei Under-23.nel curriculum di Chiara spiccano le tre vittorie di tappa al Giro d’Italia, il mondiale in pista nell’inseguimento a squadre nel 2021 e i tre ori iridati delle juniores nel 2017 a Montichiari.
La notizia irrilevante: suo fratello è Simone Consonni, nella squadra dell’inseguimento su pista che a Tokyo ha vinto l’oro. Per Chiara è la prima partecipazione ai Giochi, per Simone la terza. Entrambi puntano al titolo nell’inseguimento a squadre
Martina Fidanza
Martina Fidanza, come Chiara Consonni, è nata a Ponte San Pietro (la Lombardia ha sfornato un sacco di cicliste, sapete?). La sua passione per le due ruote le è stata trasmessa dal padre, professionista dal 1988 al 1997, e dalla sorella maggiore Arianna, anche lei un’atleta d’Élite.
Dopo alcune esperienze tra ginnastica, pallavolo e pattinaggio sul ghiaccio, nel 2013 ha scelto definitivamente il ciclismo, alternando tra strada e pista. Tuttavia, è in pista che si esprime al meglio. Campionessa mondiale nello scratch nel 2021 e nel 2022, ha un ruolo fondamentale nel quartetto dell’inseguimento, con cui ha conquistato il titolo iridato e quello europeo, oltre a quattro medaglie d’argento.
Il suo idolo è Peter Sagan. Le piace leggere libri di storia, disegnare e ha un debole per la pizza.
Sara Fiorin
Sara Fiorin è nata a Seveso (sempre in Lombardia) nel 2003 ed è alla sua prima Olimpiade. È figlia e nipote d’arte: il padre Daniele e il nonno Guido Fiorin, quest’ultimo direttore sportivo e presidente della GS Cicli Fiorin, la squadra di famiglia che punta ad avvicinare i giovani allo sport.
Inizialmente si dedica alla danza, ma comincia a pedalare per gelosia del fratello minore Matteo, anche lui ciclista nel giro della Nazionale, con cui condivide da sempre l’amore per le due ruote.
Sara è un’atleta versatile, capace di eccellere in diverse discipline. Nel suo palmarès, oltre a svariati titoli nazionali, figurano due argenti e due bronzi juniores ottenuti tra Europei e Mondiali nel periodo tra il 2020 e il 2023.
Vittoria Guazzini
Vittoria Guazzini, nata a Pontedera nel 2000, è una ciclista su strada e pistard che compete per il team FDJ Suez Futuroscope e per il Gruppo Sportivo Fiamme Oro.
Ha iniziato a pedalare fin da giovanissima grazie all’iniziativa di un amico di famiglia, che la incoraggia a tesserarsi per il Velo Club di una frazione vicino a casa sua. All’inizio, sale in sella per il puro piacere di andare in bicicletta, ma col passare degli anni si rivela un talento indiscusso.
A soli 17 anni ottiene la convocazione nella Nazionale assoluta e nella sua carriera in maglia azzurra spiccano un oro mondiale nell’inseguimento a squadre e due titoli europei (madison e inseguimento a squadre). Nel settembre del 2022, inoltre, risponde presente a Wollongong, diventando la prima campionessa del mondo U23 a cronometro della storia.
Nel tempo libero si diverte suonando la chitarra elettrica. Con la maturità scientifica in mano, forse un giorno riprenderà gli studi.
Letizia Paternoster
Letizia Paternoster, trentina di Cles nata nel 1999 è una ciclista su strada e pistard che corre per il Team Jayco AlUla e per il Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre. Dopo i successi tra le Juniores e le Under-23 sia su strada che su pista, nel 2021 ha vinto il titolo mondiale nella corsa a eliminazione su pista.
Il padre Paul, nato in Australia da genitori trentini, è amico del campione del mondo e compaesano Maurizio Fondriest. Da qui inizia la sua scoperta del ciclismo sportivo e professionistico.
Premiata nel 2017 dai Comitati Olimpici Europei con il ‘Piotr Nurowski’ quale migliore atleta giovanile europea, è diplomata in ragioneria e appassionata di moda.
La notizia irrilevante? Nella sua valigia non manca mai una piastra per capelli (c’è nella scheda del Coni, non l’ho inventato). Pur essendo legata alla sua terra di origine, ama il caldo e il mare, sua destinazione preferita dove trascorrere le vacanze.
Miriam Vece
Miriam Vece, nata a Crema il 16 marzo 1997, è una pistard tesserata per il Centro Sportivo Esercito. La più grande soddisfazione della sua carriera arriva nel 2020 ai Mondiali di Berlino, dove conquista la medaglia di bronzo nei 500 metri a cronometro, diventando la prima italiana della storia a salire sul podio in questa specialità. Nel suo palmarès figurano anche diversi titoli U23.
Con la qualificazione di Miriam Vece, che parteciperà alle gare di Sprint e Keirin, l’Italia ha ottenuto 12 pass olimpici per il ciclismo su pista alle Olimpiadi di Parigi, coprendo sia il settore della Velocità sia quello dell’Endurance. Non portavamo un’atleta nella velocità dai Giochi del 1988, quando Elisabetta Fanton gareggiò a Seul. La qualificazione di Miriam Vece, ottenuta in extremis, segna una svolta importante: l’Italia riesce finalmente a piazzare un’atleta nel settore della velocità dopo 36 anni.
Nei rari momenti in cui non si trova in sella alla sua bicicletta, adora fare shopping con gli amici, passare del tempo con i propri familiari e andare al mare (sic.).
Le Cicliste italiane alle Olimpiadi: Mountain Bike
Martina Berta
Nata a Torino nel 1998, risiede in Valle d’Aosta, Berta proviene da una famiglia di sportivi. Fino al 2015 ha praticato contemporaneamente sci di fondo in inverno, classificandosi terza ai Campionati Italiani del 2013, e mountain bike in estate.
Nel 2013 vince il titolo nazionale e i Mondiali juniores di mountain bike, decidendo definitivamente di dedicarsi a questa disciplina. Nel luglio del 2023, conquista il secondo posto in Val di Sole, riportando l’Italia femminile sul podio di Coppa del Mondo dopo nove anni. Il mese successivo, si distingue ancora ai Mondiali di Glasgow, chiudendo settima.
Diplomata al liceo scientifico, è iscritta all’Università di Torino, dove studia Scienze Motorie, attratta da tutto ciò che riguarda il corpo umano. Nel tempo libero ama cucinare, stare con la famiglia e fare passeggiate nella natura, unici rimedi che conosce per trovare la pace interiore dopo un successo o una sconfitta.
Chiara Teocchi
Nata nel 1996 a Bergamo (pare proprio che sia una provincia dominante nel ciclismo, non è così?), si appassiona alle due ruote intorno agli otto anni. Fino a quel momento pratica la danza, ma poi sceglie la mountain bike, seguendo i consigli del padre e trovando uno sport che “riesce a canalizzare le sue energie”.
Cresciuta nel Team Bianchi sotto l’ala di Felice Gimondi, nel 2014 partecipa ai Giochi Olimpici Giovanili di Nanchino, dove conquista un oro (team) e un argento (mixed team).
Nel suo palmares figurano anche quattro titoli nazionali nel cross-country, due ori europei nel ciclocross tra le Under 23 e il bronzo ai primi Mondiali Gravel della storia, tenutisi nel 2022 a Cittadella.
Fuori dalla sella è una ragazza socievole, che ama stare con i suoi cari e godere dei semplici piaceri della vita. Nel tempo libero, si diletta a leggere libri di psicologia, suonare l’ukulele e cantare, oltre a essere appassionata di motocross. Questa sarà la sua prima partecipazione alle Olimpiadi.
La spedizione azzurra alle Olimpiadi di Parigi
Le cicliste italiane alle Olimpiadi di Parigi 2024 rappresentano il meglio del ciclismo femminile italiano, con storie affascinanti e carriere di successo. È fondamentale dare loro visibilità e riconoscimento, non solo per i loro risultati sportivi, ma anche per le loro personalità e passioni fuori dal ciclismo.
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