Bike to School

India: la rivoluzione silenziosa delle bici che cambia il futuro delle ragazze

India: la rivoluzione silenziosa delle bici che cambia il futuro delle ragazze

Andare in bici significa poter andare a scuola, sembra uno slogan, ma in alcune parti del mondo può cambiare il futuro di una bambina. In India, ad esempio, le ragazze che vivono nelle zone rurali incontrano molte difficoltà per raggiungere la scuola che può trovarsi diversi chilometri di distanza e spesso devono camminare da sole per raggiungere la fermata dell’autobus.

Il viaggio per frequentare la scuola diventa lungo, pericoloso e anche costoso. Inoltre, rischiano di subire violenza o di essere rapite durante il tragitto a piedi. Il risultato è che molte famiglie scelgono di tenerle a casa. A questo vanno aggiunte alcune usanze come i matrimoni precoci, i lavori domestici e le norme patriarcali che sono ostili o indifferenti all’istruzione scolastica (Basu 2006).

Divario di genere e tasso di abbandono scolastico in India

Il tasso di abbandono scolastico è tra i più alti al mondo così come il divario di genere riguardo la mobilità: il 53% delle donne non ha il permesso di uscire di casa e la partecipazione femminile al mondo del lavoro nelle aree urbane è solo del 20% contro il 75% di quello maschile, uno dei tassi più bassi al mondo. Secondo il Global Gender Gap Report del World Economic Forum l’India è al 127° posto su 146 nazioni.

Ragazze India Bici progetto Fondazione Mann Deshi India
Progetto Fondazione Mann Deshi

Mobilità limitata delle donne nelle aree urbane indiane

Secondo una indagine del Travel Behaviour Society, il 94% delle donne ha bisogno di un “permesso” per viaggi brevi in treno o in autobus, l’89% per visitare un parente e il 78% per andare in un negozio di alimentari. Le conclusioni sono che un reddito basso e un’istruzione inferiore sono associati ad una minore mobilità femminile (Gender gap in mobility outside home in urban India).

Una rivoluzione silenziosa: il ruolo della bicicletta nell’istruzione delle ragazze

Rivoluzione silenziosa in India: in bici a scuola

Ma c’è una “rivoluzione silenziosa” che negli ultimi anni sta attraversando le strade dissestate dei villaggi fino alle scuole, le cui protagoniste sono le ragazze delle zone rurali che grazie alla distribuzione gratuita delle biciclette alle studentesse da parte dello stato indiano, hanno iniziato a usare questo mezzo di trasporto per seguire le lezioni. I dipartimenti dell’istruzione di diversi stati forniscono biciclette gratuite agli adolescenti dai 14 ai 17 anni per ridurre il tasso la dispersione scolastica, in particolare alle ragazze, che hanno tassi di abbandono più elevati rispetto ai ragazzi.

Lo studio condotto per dieci anni, dal 2007 al 2017, appena pubblicato dal Journal of Transport Geography (A silent revolution: Rapid rise of cycling to school in rural India), conferma il successo del progetto. I tre ricercatori Srishti Agrawal, Adit Seth e Rahul Goel hanno scoperto che l’aumento più consistente della ciclabilità si è avuto tra le ragazze che vivono nelle zone rurali. Si è passati dal 4,5% del 2007 della popolazione interessata all’11% del 2017.

Crescita dell’uso della bicicletta tra le ragazze nelle aree rurali

L’uso della bici per andare a scuola nelle zone rurali è raddoppiato in un decennio. I dati dimostrano che sono aumentate le iscrizioni e la permanenza delle ragazze a scuola e le distanze medie percorse sono maggiori rispetto agli uomini che usano la bici in città.

Lo studio certifica gli effetti del BDS (il programma governativo che in alcuni stati distribuisce gratuitamente le biciclette) sono stati più evidenti nelle aree rurali, perché una grande percentuale di studenti (oltre il 70%) è iscritta a scuole pubbliche, che sono il tipo di scuole idonee per questo tipo di interventi, mentre nelle aree urbane dove la maggior parte degli studenti è iscritta a scuole private “il BDS non è applicabile e quindi il suo impatto è ridotto”.

Srishti Agrawal, Adit Seth e Rahul Goel la definiscono una rivoluzione silenziosanon solo per indicare l’assenza di rumore del traffico, a cui è associato l’uso della bicicletta, ma anche per evidenziare una totale mancanza di attenzione su questa tendenza e sulle sue ragioni sottostanti all’interno della comunità di ricercatori, decisori politici o professionisti dei trasporti”. Il connubio tra ciclabilità e scuola contribuisce, secondo lo studio ad una maggiore uguaglianza sociale e la fornitura di biciclette gratuite viene ritenuta una strategia efficace per garantire una istruzione inclusiva e di qualità per tutti gli studenti, adempiendo al punto 4 degli obiettivi per lo Sviluppo sostenibile dell’Unicef.

Le norme di genere, l’accessibilità economica delle biciclette, la distanza dalla scuola e la sicurezza sulle strade rurali dovute alle poche auto, sono probabilmente i principali fattori che hanno determinato il raddoppio rispetto alle aree urbane dove invece l’uso della bici è rimasto costante e in alcuni casi diminuito (ma le strade delle città indiane sono notoriamente pericolose per il traffico caotico e non dispongono di una rete ciclabile).

Effetti positivi della bicicletta sull’emancipazione femminile

crediti Interlife (Progetto Una Bici per la Scuola) India
Crediti Interlife (Progetto Una Bici per la Scuola)

Oltre alla frequenza scolastica questa la “rivoluzione” delle ragazze in bici ha avuto degli effetti positivi nella vita delle ragazze, come l’aumento dell’età del matrimonio, l’aumento della percentuale di votanti nelle elezioni generali o locali, una maggiore consapevolezza politica tra la popolazione femminile, l’aumento del ruolo delle donne nelle dinamiche familiari, l’aumento della libertà di camminare per le strade, le visite ai mercati locali sono alcuni esempi che mostrano il successo del programma nel rispetto dell’emancipazione (Cycle Yojana and Rural Women Empowerment).

Indipendenza e partecipazione sociale grazie alla bicicletta

Andare a scuola in bicicletta dà la possibilità di accedere all’istruzione per i bambini, si hanno benefici in termini di attività fisica e dà loro indipendenza nella mobilità. Andare in bicicletta significa imparare a essere indipendenti, a sentirsi sicuri e quindi emancipati e liberi, partecipi e protagonisti.

Raggiungere l’equità di genere rende accessibile per le ragazze la partecipazione in modo indipendente alle attività sociali, educative, professionali e sportive, “è necessario prendere in considerazione i fattori che influenzano le decisioni delle ragazze di andare a scuola in bicicletta (Gender equity in health and the influence of intrapersonal factors on adolescent girls’ decisions to bicycle to school – ScienceDirect)

È una lezione che aveva già presente Susan B. Anthony, la leader americana dei diritti civili che scrisse nel 1896: “Penso che [la bicicletta] abbia fatto di più per emancipare le donne di qualsiasi altra cosa al mondo. Mi rallegro ogni volta che vedo una donna passare in bicicletta. Le dà una sensazione di fiducia in se stessa e indipendenza nel momento in cui prende posto; e se ne va, l’immagine della femminilità senza ostacoli“.

Progetti italiani a sostegno dell’istruzione femminile in India

crediti Interlife (Progetto Una Bici per la Scuola)
Crediti Interlife (Progetto Una Bici per la Scuola)

In Italia esiste un progetto che dona biciclette alle bambine indiane per dare loro la possibilità di raggiungere la scuola in sicurezza ed è indipendente dall’iniziativa governativa. Si tratta di Una Bici per la Scuola che prevede una raccolta fondi per donare almeno 500 biciclette alle ragazze a cura di Interlife, nella regione del Tamil Nud, nel sud dell’India. Inoltre, il fotografo e regista Virginio Favale ha realizzato un film documentario “Ruote Libere INDIA”, un viaggio fatto in bici che racconta la vita delle beneficiarie del progetto.

Per approfondire si può ascoltare il podcast della trasmissione Caterpillar di Radio2, dedicata al progetto

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