“Se ci fosse oggi un terremoto come quello che distrusse Messina, l’unica struttura che resterebbe in piedi sarebbe il ponte”, ha detto Salvini (senza però spiegare per andare dove, visto che sarebbe tutto distrutto…), e aggiunge: “Non lo dico io ma centinaia di architetti e ingegneri”.
In ogni caso ben detto, signor Ministro, anche se immagino che molte di quelle centinaia di ingegneri e architetti sia stata pagata per sviluppare un progetto da 15 miliardi (per ora) che potrà garantire loro una serena vecchiaia (terremoti permettendo), il che potrebbe far sospettare la presenza di una qualche sfumatura di ottimismo.
Le ricordo però anche che il 26 febbraio di quest’anno, 343 tra urbanisti, architetti e ingegneri, con l’aggiunta di medici, docenti, e tecnici qualificati, cui si sono aggiunte le associazioni dei familiari delle vittime della strada, hanno sottoscritto un appello (https://www.bikeitalia.it/2024/02/01/130-tecnici-contro-salvini-e-scontro-totale-sulla-citta-30/) per dirle che il Codice della Strada è sbagliato e pericoloso: ascolti anche loro, non erano pagati da nessuno.
[Fonte]
Il ministro delle infrastrutture dovrebbe trascorrere un mese intero nella capitale francese per appendere:
1) come sviluppare una rete metropolitana degna di questo nome
2) Come realizzare delle infrastrutture ciclabili efficienti e che consentono di muoversi rapidamente ed in sicurezza in città a velocità medie superiori a quelle raggiunte dalle auto nelle nostre città.
3) come realizzare una struttura di consegne in città basate prevalentemente su cargobike, abbattendo costi, tempi ed emissioni.
Tutti tali provvedimenti migliorerebbero la qualità della vita nelle nostre città.
PS Un’idea per il Ministro ed i sindaci: a Parigi, dal 1 settembre è in vigore una norma che impone, per il parcheggio dei SUV, un costo orario di 18 € nei quartieri centrali e di 12 € negli altri quartieri.