Rubriche e opinioni

Pedalate in Faccia | Nuovo Codice della Strada: effetto Squid Game per i ciclisti urbani

Pedalate in Faccia | Nuovo Codice della Strada: effetto Squid Game per i ciclisti urbani

In un bell’articolo apparso recentemente sul ‘Giornale’* di Milano a firma di Marta Bravi si plaude alla riforma del Codice della Strada voluta da Salvini proprio nelle parti – ma che fantasia! – destinate a contrastare la circolazione dei ciclisti, e in particolare ad avversare le odiate corsie ciclabili.

L’effetto, scrive testualmente la Bravi, sarà quello che “…trasformando moltissime strade da corsia per auto e corsia ciclabile separate in carreggiate con traffico promiscuo automobilisti e ciclisti saranno costretti ad avere «mille occhi» e adottare una guida più responsabile”.

Era infatti evidente come la presenza di quella inutile striscia di separazione non servisse ad altro che a favorire dapprima la disattenzione, poi la noia ed infine l’inevitabile e spesso mortale colpo di sonno.

Togliere le corsie, come astutamente rileva la nostra, ridarà brio al tutto, tenendoci ben svegli grazie al benefico e tonificante brivido del rischio.

È quello che in termini tecnici si chiama ‘effetto Squid Game’, quello cioè che costringe il ciclista a sviluppare ogni sua capacità e abilità per sfuggire all’automobilista che, come è noto, buona parte di quei mille occhi è solito impiegare sul proprio smartphone.

Resteremo in pochi, ma ben svegli.

*[Fonte]

Leggi anche: Come continuare a fare le corsie ciclabili con il nuovo Codice della Strada

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Commenti

  1. g ha detto:

    ho letto con attenzione tutti i commenti e devo dire che da ognuno di essi si colgono spunti interessanti, che dovrebbero essere perlomeno considerati dai vari progettisti di mobilità: personalmente, considerando che il tema è molto complesso, anche per l’aumento in questi anni degli spostamenti delle persone, sia con mezzi privati (auto, moto, bici, monopattini, ecc.) che con i mezzi pubblici, penso che la mobilità ciclabile sia da pensare solamente in sede riservata e non promiscua con altri mezzi o anche con le persone (le piste ciclopedonali sono veramente un obbrobrio oltre che un pericolo legalizzato per tutti i fruitori) così come nelle autostrade possono circolare solo determinati tipi di mezzi, altrimenti continueremo ad assistere ad episodi di contatto fra automobilisti, camionisti, ciclisti, monopattinisti, pedoni, ecc., perchè magari non rispettano le precedenze, non si fermano ai semafori, non attraversano nei punti dedicati, non rispettano la segnaletica o essa è mancante o carente, ecc.. Nei centri urbani delle città poi, promuoverei senza esitare la pedonalizzazione ed il conseguente utilizzo del mezzo pubblico, in modo da restituire la città alle persone e non lasciarla al traffico: poi si penserà a come spostarsi all’interno di esse (a piedi, in bici, mezzi pubblici elettrici, ecc. ecc.)

  2. Bruno Tonielli ha detto:

    Tutto hanno diritto di muoversi come credono. Tuttavia credo che la regola iche prevede lo obbligo per le auto di sorpassare i ciclisti ad un metro e mezzo di distanza sia assurda ed in taluni casi impossibile d rispettare. Nelle strade normali rispettare la regola significa andare nella corsia opposta in presenza di una striscia continua che lo vieta.

  3. Simone ha detto:

    ognuno ha diritto di utilizzare quello che vuole ! nel rispetto delle norme e delle persone! con la prepotenza si fa’ poca strada.

  4. Roberto Vianello ha detto:

    dovrebbero pagare quelli come noi che vanno a lavorare in bici: zero inquinamento zero traffico zero rumore.

    dovrebbero tassare ulteriormente
    quelli che entrano in centro con vetture oltre duemila cc

  5. Ric ha detto:

    falso problema. I ciclisti passano spesso col rosso così i monopattini. Serve, solo, il rispetto del codice della strada, per tutti.

  6. Luigi Pastore ha detto:

    E un capitolo quello sulle bici troppo difficile da affrontare provo ad indicare qualche punto premetto che amo la bici da quando avevo 5anni! piste ciclabili pericolosissime strade piene di buche (senza neve) Camion SUV enormi girano in città con nonSciallanz sostanzialmente ho smesso di andare in bicicletta bisogna essere dei Kamikaze

  7. Silvano Gattarossa ha detto:

    Io in bici da corsa non vado pi 900. Km al mese mi sono scazzato sono stato centrato da una macchina non si è fermato allo stop 5 cm. E non potevo più camminare. I e andata di culo un volo di 6 mt non siamo solo noi ciclismo ok a me è andata bene.

  8. Daniele ha detto:

    condivido ogni virgola della riforma.
    sono un autista di autobus e purtroppo la gente parla di viabilità senza sapere di cosa parla (giornalisti compresi).
    Mi dispiace dirlo ma la strada è si di tutti ma non è per tutti.

  9. Dario ha detto:

    l’atavica disputa tra ciclisti ed automobilisti è ora arricchita dall’entrata in scena dei più svariati mezzi a mobilità dolce 1/ 2/più ruote che si contendono il diritto di circolare x le vie …….anarchicamente. Sono un ciclista incallito e severo sostenitore del rispetto delle regole che se disattese generano cmq il Caos a tutti i livelli. nn mi sento di criticare nessuno amministrazioni ed utenti della strada , fuggo le sterili polemiche mediatiche. Cio’ che veramente ci manca è il buon senso, civiltà e rispetto dell’altro, elementi cardine di una società che si fatica a definire evoluta . lo chiamo egoismo spaziale quello che inesorabilmente imponiamo al prossimo ,senza mezzi termini , ogni volta che usciamo di casa .IO e solo IO!!! nn va bene. comincerei da qui per provare semplicemente a ragionare.

  10. Otto Kediv ha detto:

    Ulteriore e insignificante regola per i monopattini elettrici: dalle mie parti girano tutti senza casco e molto senza illuminazione sia nel centro urbano che nelle strade extraurbane, con notevoli pericoli per chi si sposta in auto. Molti addirittura al cellulare… E la colpa la prende sempre l’automobilista che spesso è incolpevole

  11. ROBERTO ha detto:

    perché non si eliminano tutte quelle rotaie dei tram inutilizzate in città che sono un pericolo x i ciclisti.

  12. Andrea ha detto:

    Con tutte queste regole soprattutto come automobilista devo dire che mi sento libero solo quando vado in bici ….
    Non ho nessuna telecamera che mi può multare perché passo con il giallo appena scattato al 30%
    Non leggo il cellulare
    Non sono intercettato da autovelox con limiti assurdi a 30 km/h
    Ho venduto il portabici da gancio di traino, fosse mai mi richiedessero di nuovo una ridicola omologazione
    E qui in zona Siena le piste ciclabili pure non sono mai esistite quindi schivare le macchine continua a essere un obbligo
    Sinceramente il posto più pericoloso per il ciclista in questo paese secondo me e con le regole attuali sono proprio le piste ciclabili dove troviamo monopattini e bici elettriche che sfrecciano a 40 km/h indisturbati e che sono un pericolo per i pedoni
    Perlomeno per le strade sappiamo che ci sono buche che assomigliano a fossi e automobilisti che non vedono l’ora di farti la pelle ma ci siamo abituati
    Questo alla faccia della sicurezza stradale

  13. Stefano ha detto:

    Uso la bici a Roma tutti i giorni, le ciclabili cittadine per lo più sono inutili, fatte solo per chi deve fare passeggiate, mal tenute, dal fondo irregolare con continuo scavalco di marciapiedi (via Nomentana), in promiscuità coi pedoni, addirittura marciapiedi, col fondo verniciato di rosso e scivoloso quando piove (via Laurentina), con parcheggio in linea che se aprono lo sportello rischiano di buttarti giù (da Fao a Piramide), per cui risulta male minore la strada normale.

  14. Bove Giuseppe ha detto:

    che ne dite dei gruppi numerosi di ciclisti sulle statali percorse da TIR di ogni genere?Qui non si tratta di di spostamenti urbani per andare a lavoro oppure all’ufficio postale.!!Sono come piccoli giri d’italia si rincorrono viaggiando in 3/4 file affiancate,anche loro guardano il telefono e vanno senza mani.Guai a disturbarli se non vogliamo essere mandati a quel paese

  15. Paolo abate ha detto:

    Strano che nel nuovo CDS non si faccia alcun cenno al problema principale cioè l’inutilità totale della maggior parte dei mezzi di locomozione. grossi SUV inutili nelle grandi città che nemmeno dovrebbero entrarci ma per fortuna malgrado inquinino più di una vecchia panda a GPL loro sono euro 7 perciò sono liberi di schiacciare chiunque

  16. Tiziano ha detto:

    Siamo alla follia ormai ,incoscienti che giocano con la vita delle persone.
    Perche non eliminare anche i guardrail dai viadotti autostradali ed i parapetti dai balconi dei palazzi ?

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