Abbiamo testato il set completo di borse da bikepacking realizzate da Pro, un’azienda del gruppo Shimano. Le borse da bikepacking, denominate Pro Discover, sono pensate per fornire un allestimento completo a chi si vuole avvicinare al mondo del gravel e dell’adventure cycling. Ecco il nostro test.
Indice
• Borse da bikepacking Pro Discover: il set
• Borse da bikepacking Pro Discover: capienza
• Borse da bikepacking Pro Discover: guidabilità e funzionalità
• Conclusioni
Borse da bikepacking Pro Discover: il set
Abbiamo testato il set completo di borse proposto da Pro Discover, composto da:
- Borsa sottosella, capienza 15L;
- Borsa a telaio, 5,5L;
- Borsa Toptube da 0,75L;
- Borsa a manubrio da 8 LT;
La prima particolarità delle borse da bikepacking Pro Discover sta nel tessuto, poiché sono state realizzate per essere totalmente impermeabili fino a 5000mm di colonna d’acqua. Soluzione che le rende anche rigide e spesse al tatto.
La borsa sottosella si fissa alla bici come una qualunque borsa da bikepacking. Per aumentarne la stabilità, il fissaggio al reggisella è doppio: per prima si fissano dei distanziali in gomma con dei velcri e poi due ulteriori lacci (sempre a velcro), che vanno a coprire i due sottostanti. Con questo tipo di fissaggio la borsa risulta molto stabile. Inoltre, anche se si riempie la borsa con elementi ingombranti (come delle scarpe da trail running), il fatto di avere i distanziali evita che durante la pedalata il gluteo vada a contatto con la borsa. Infine la borsa si fissa con due lacci superiori con clip, ancorandoli ai binari della sella. La borsa si chiude con dei lacci a clip ed è dotata di un velcro interno per sigillarla ulteriormente.
La borsa a telaio presenta due scompartimenti laterali, divisi da una lamina interna: è così’ possibile dividerne il contenuto. Si fissa con due lacci a velcro al tubo orizzontale e un altro laccio (sempre con velcro) al tubo piantone. Non sono previsti fissaggi al tubo obliquo.
Per favorire la tenuta all’acqua, le cerniere della borsa sono dotate di due lamine di copertura superiori.
La borsa top tube si fissa con dei lacci a velcro al tubo orizzontale e con un ulteriore laccio al tubo forcella. E’ dotata di uno scompartimento al quale si accede con una cerniera e di una comoda retina laterale.
Infine, la borsa a manubrio è formata da due parti: la prima è il sostegno, che si fissa con due lacci alla parte orizzontale del manubrio e con un terzo laccio, sempre con velcro, al tubo forcella.
La seconda parte invece è il contenitore vero e proprio, che si chiude con un velcro interno e si poi richiude su sè stesso con dei lacci a clip. Infine si ancora al sostegno con un velcro e due lacci a clip che lo integrano al sostegno stesso.
Borse da bikepacking Pro Discover: capienza
Uno dei fattori chiave delle borse da bikepacking e che influenzano la scelta del set è la capienza: cosa possiamo portare realisticamente all’interno delle borse. In realtà la scelta delle borse andrebbe fatta a ritroso: prima si dovrebbe capire cosa si vuole portare e poi definire il set di borse necessario per trasportare il tutto. Abbiamo voluto mettere alla prova le borse da bikepacking Pro Discover simulando il trasporto di tutti i materiali che saranno necessari per affrontare il prossimo viaggio che abbiamo in programma: una settimana lungo l’Alta via dei Monti Liguri in mtb, in totale autonomia (tenda e sacco a pelo).
Abbiamo così diviso il materiale necessario e provato a inserirlo nelle borse.
Borsa sottosella
Quando si viaggia in bikepacking si dovrebbe riporre nella borsa sottosella tutti quei materiali che vanno utilizzati solo quando si smette di pedalare. I materiali che servono durante la giornata vanno destinati in altre borse. Per questo ho provato a caricare la borsa da bikepacking Pro Discover sottosella con tutti i materiali che userò la sera:
- Maglione in lana merino
- Maglia in lana merino
- Pantaloni per dormire
- Asciugamano e ciabatte
- Borsa con materiale per igiene intima
- Camere d’aria di scorta e attrezzi
La borsa, con i suoi 15 litri, ha tenuto bene il peso e l’ingombro dei materiali.
Borsa a telaio
Nella borsa a telaio invece dovrebbero trovare spazio gli oggetti che possono essere usati durante l’uscita. Nella borsa da bikepacking Pro Discover a telaio ho provato a inserire:
- Antivento a maniche lunghe
- Antivento smanicato
- Bandana
- Crema solare
La borsa ha tenuto bene il tutto anche se, per via della lamina interna, gli antivento non possono essere riposti arrotolati su loro stessi bensì vanno inseriti liberi e questo ruba un po’ di spazio all’interno della borsa stessa. La divisione degli scompartimenti però può venire utile nel malaugurato caso in cui la crema solare si apra all’interno della borsa: la lamina previene che anche gli antivento rimangano impiastricciati;
Borsa top tube
Nella borsa top tube solitamente si inseriscono le cose più utili: documenti, powerbank, cavi per cellulare e gps, telefono. Ho provato a inserire nella borsa top tube:
- Smartphone
- Powerbank
- Cavi
- Portafoglio
La capacità della borsa non mi ha permesso di inserire tutto quanto (ho rinunciato al telefono, che è finito nelle tasche posteriori della maglietta), per cui è bene pensare di dividere il materiale sfruttando lo spazio residuo oppure pensare di dotarsi di due borse da bikepacking Pro Discover top tube, una da fissare al manubrio e l’altra al reggisella.
Borsa a manubrio
Solitamente io utilizzo la borsa a manubrio solo nel caso di viaggi lunghi, dove ho la necessità di portare materassino e sacco a pelo. Dato che l’AVMV sarà un viaggio in totale autonomia, ho provato a inserire nella borsa:
- Sacco a pelo da 10°C
- Materassino ad aria
- Coperta termica
Il tutto imbustato all’interno della borsa interna, in modo da salvaguardare il tutto in caso di pioggia (dormire nel sacco a pelo bagnato non deve essere il massimo della vita).
Borse da bikepacking Pro Discover: guidabilità e funzionalità
Uno dei concetti più importanti della filosofia bikepacking sta nel fatto che questo tipo di assetto rende più guidabile la bici rispetto al classico setup da cicloturista con borse laterali e portapacchi, poiché le borse non fuoriescono dalla geometria della bici, rendendola più facile da guidare.
Per questo è importante valutare come si comportano le borse da bikepacking sia a pieno carico che quando sono quasi vuote. Ho testato le borse da bikepacking Pro Discover sia nel bike to work quotidiano, montandole su una bici gravel e trasportando solo ciò che mi serviva, sia in due uscite lunghe, una con una gravel a mezzo carico e una in mtb a pieno carico.
La borsa sottosella presenta una notevole rigidità, che la rende stabile sia quando si viaggia a mezzo carico sia quando è piena fino all’orlo. Il doppio fissaggio al reggisella evita i classici “sbacchettamenti” laterali che si presentano quando le borse da bikepacking sono mezze vuote.
La borsa a telaio mostra una criticità a pieno carico: infatti tende da allargarsi troppo, provocando contatto con le gambe mentre si pedala. A mezzo carico la situazione migliora ma spesso le ginocchia, in fase di risalita, tendono a sfiorare le lamine di protezione delle cerniere e questo può dare fastidio.
La borsa top tube è molto rigida, per cui non mostra alcuna differenza di stabilità da vuota o piena. La borsa anteriore tende ad afflosciarsi quando è vuota ma non è un difetto, poiché chiunque abbia la minima esperienza di bikepacking sa che la borsa a manubrio si monta solo se si hanno oggetti da riporvi.
A pieno carico invece è molto stabile però tende a toccare delle leve freno della gravel, soprattutto se il manubrio è stretto (il mio è da 400mm). Il problema non si presenta se viene montata sul manubrio da mtb.
I distanziali sono molto utili, poiché permettono di sfruttare la parte orizzontale del manubrio e di posizionare le mani, senza interferire con la borsa, migliorando la guidabilità e la tenuta del mezzo, soprattutto quando in salita.
Uno dei punti chiave di queste borse è l’impermeabilità.
La rigidità del tessuto, l’uso dei velcri interni e l’aggiunta di lamine a protezione delle cerniere sono tutte soluzione che Pro ha pensato per rendere difficile all’acqua piovana o a quella che viene sollevata dalle gomme di penetrare all’interno. Per testare l’impermeabilità ho colto la prima giornata autunnale di pioggia e ho fatto un’uscita lunga con la gravel.
Come potete vedere dalle foto, le borse sono perfettamente a tenuta stagna. L’acqua piovana e quella sollevata dalle ruote hanno completamente lavato le borse, che però non hanno fatto penetrare nulla all’interno.
E’ immediatamente riconoscibile il fatto che l’acqua scivoli via sopra il tessuto e che non si formino piccole pozze. Inoltre, una volta asciugata la borsa, ho estratto il materiale e l’ho trovato completamente asciutto.
Conclusioni
Le borse da bikepacking Pro Discover si posizionano come una buona scelta per chi vuole avvicinarsi al mondo del bikepacking e vuole dotarsi di borse comode e funzionali, con un prezzo accessibile. Infatti i prezzi al pubblico per le borse sono:
- Borsa Posteriore 15L – €69,99;
- Borsa Telaio 5.5L – €59,99;
- Borsa Manubrio 8L – €69,99;
- Borsa Top Tube 0,75L – €39,99;
Si tratta quindi di borse che possono essere usate come primo acquisto per dotarsi di un kit da bikepacking completo, oppure per chi vuole avvicinarsi al mondo delle gravel race e vuole installare una borsa sottosella o top tube di qualità ma senza spendere molto. Infine possono essere la scelta ottimale per chi ha in programma di pedalare in ambienti molto umidi o piovosi e ha la necessità di avere borse che siano praticamente stagne e impermeabili.
Per la mia esperienza le borse da bikepacking Pro Discover danno il meglio di loro in eventi brevi, come gravel race di un giorno o trail di due-tre giorni. Data la capienza ridotta e qualche criticità riguardante la borsa a telaio, potrebbero non risultare ottimali per affrontare viaggi lunghi.
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