Per trasportare i bambini in bici servono alcuni accorgimenti: occorre conoscere bene gli orari di sonno-veglia del piccolo (che non vanno alterati) e pianificare le proprie necessità di spostamento in base ai ritmi del bambino, evitando quindi di trovarsi nelle ore più assolate in luoghi senza possibilità di sosta ed ombreggiatura.
Utilizzare sempre percorsi prevalentemente asfaltati per evitare sollecitazioni meccaniche che possono essere dannose all’ossatura del piccolo. Utilizzare e prediligere percorsi protetti, pianificare bene ed in anticipo il numero dei chilometri per evitare problemi logistici.
Vediamo alcune soluzioni pratiche per trasportare bambini in bici.
Indice
- Marsupi per bambini da 8 a 18 mesi
- Seggiolini per bambini da 8-9 mesi a 5 anni
- Seggiolini a norma
- Carrelli
- Appendici
- In bici in città con i bambini
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Marsupi per bambini da 8 a 18 mesi
Un buon marsupio, resistente e di buona qualità consente di trasportare il bimbo allacciato al petto del genitore. I bambini sono a contatto con mamma e/o papà, hanno piena visuale e possono godersi il viaggio, inoltre è di ottima praticità quando il piccolo si addormenta poiché e completamente protetto ed “imbragato”.
Un marsupio è molto pratico e quando non serve può essere facilmente ripiegato e riposto in una borsa. Un consiglio pratico per chi sceglie di usare il marsupio è quello di evitare l’utilizzo di una bici con tubo orizzontale, la classica bici da uomo.
Seggiolini per bambini da 8-9 mesi a 5 anni
I bimbi possono iniziare ad usarlo quando sono in grado di sedere in posizione eretta (8-9 mesi).
I seggiolini anteriori sono preferiti dai bimbi, hanno piena visuale del tragitto ed anche per il genitore è più pratico avere il piccolo sotto controllo, in genere hanno un sistema di fissaggio al tubo orizzontale.
Passa il tempo ed il bimbo cresce e diventa grandicello, il seggiolino anteriore diventa scomodo, pericoloso per la possibilità che il piccolo possa arrivare coni piedi nella ruota anteriore ed occorre passare al seggiolino posteriore.
I seggiolini posteriori
I seggiolini posteriori sono più grandi, più ergonomici e possono portare fino a 25 Kg di carico, hanno l’attacco sul portapacchi oppure sul tubo piantone del telaio.
Questo spostamento sul retro della bici non sempre è gradito dai bimbi, stare dietro toglie visibilità ma bisogna tener duro ai capricci.
Non è superfluo dire che, anche in questo caso, la qualità dei materiali è fondamentale!
Il sistema di ancoraggio deve essere efficiente e ben saldo, perciò non correte rischi cercando di risparmiare: i seggiolini devono essere omologati!
I migliori hanno il poggia-testa, il poggia-piedi e sono regolabili a seconda dell’età del bambino, possono essere utilizzati anche fino ai 5 anni d’età.
Un consiglio pratico, è opportuno dotarsi di un cuscino anti-torcicollo per quando il bimbo si addormenta.
Seggiolini a norma
Trasportare i bambini in bicicletta in un’escursione domenicale, nel viaggio da casa all’asilo, nel recarsi a fare la spesa è economico, agevole e salutare.
Ma per viaggiare – o meglio, pedalare – sicuri anche in compagnia dei più piccoli (bambini di età approssimativa dai 9 mesi ai 5 anni) è necessario munirsi di un seggiolino che presenti i seguenti requisiti, contenuti nella norma UNI EN 14344:2005:- I seggiolini vengono classificati in base al peso del bambino e al loro posizionamento: da 9 a 22 kg è la capacità di trasporto di quelli montati dietro il ciclista, da 9 ad un massimo di 15 kg è quella per i seggiolini montati tra manubrio e sella.
• Le estremità, gli angoli, le sporgenze devono essere arrotondate, ripiegate o protette con un rivestimento in plastica o similare per evitare il rischio di ferite.
• Particolare attenzione va anche prestata alle parti piccole del sedile, che possono essere staccate e ingerite dai più piccoli.
Per poter identificare il prodotto “a norma” si deve cercare la marcatura: il seggiolino deve riportare ben visibili il numero della norma EN 14344, le informazioni generali relative al peso massimo del bambino che può essere trasportato, il nome o il marchio del fabbricante, la data e il mese di fabbricazione.
Carrelli per bambini
Nel caso si decida di viaggiare in bici con i bambini, il carrello è una soluzione comodissima per genitore e bimbo. Si tratta di un rimorchio a due ruote che può essere fissato alla vostra bici tramite un sistema di aggancio solido e sicuro, i migliori hanno una pinza che si ancora al forcellino posteriore oppure un sistema di ancoraggio che si fissa assieme allo sgancio rapido della ruota.
All’interno vi è una seduta dove il bimbo può essere fissato da una serie di cinture di sicurezza che gli permettono di stare comodo e protetto anche quando si addormenta.
Sono accessoriati con copertura dalle intemperie e si possono aprire in quanto forniti di zanzariera interna che lascia passare l’aria ma non gli insetti (come una tenda da campeggio su due ruote); inoltre hanno ampio spazio per riporre accessori utili. I migliori sono addirittura dotati di sospensioni.
Un consiglio pratico, attenzione all’ingombro, questi carrelli sono pratici ma sulle nostre piste ciclabili ed in mezzo al traffico possono risultare “scomodi”.
Appendici per le biciclette per trasportare i bambini
I vostri piccoli iniziano a volere pedalare, oppure siete voi che volete iniziare ad abituarli alla fatica? Iniziate con un’appendice. Questo strano oggetto altro non è che una sorta di “mezza bici” priva della ruota anteriore e che dispone di un tubo da collegare alla bici del genitore.
Come una specie di tandem, in pratica il piccolo è sempre ancorato a voi, queste appendici sono prive di freno ma il bimbo può pedalare in autonomia in quanto dispone del suoi pedali, della sua ruota libera e può fare la sua “giusta” dose di fatica ed anche i polpacci di papà o mamma saranno finalmente salvi dai lividi derivanti dai calci del bimbo seduto sul seggiolino posteriore.
Un consiglio pratico, dotate l’appendice di fermapiedi per evitare che il bimbo “giri a vuoto” e si abitui al movimento della pedalata.
Ricordate anche di fare indossare sempre il casco, al momento non è un obbligo di legge e all’inizio l’opera di persuasione non sarà semplice ma è fondamentale per la sicurezza, anche qui qualche lagna arriverà ma tenete duro.
In bici in città con i bambini
La Workcycle Fr8 è stata la nostra bici “familiare”. L’abbiamo usata per quasi tutti gli spostamenti in città, a Roma per lungo tempo È un modello di fabbricazione olandese, costava un po’ ma visto che avrebbe potuto sostituire la macchina, almeno per uso urbano, ne è valsa decisamente la pena.
Ci sono diversi modelli in commercio, ciascuno con qualche differenza a seconda dell’uso previsto.
Non si tratta di bici destinate esclusivamente al trasporto dei bambini, ma volendo si possono caricare anche merci e oggetti pesanti grazie alle geometrie, al telaio robusto e al cavalletto.
Quando l’ho acquistata mi è stata garantita per 250 chili di carico (“ma volendo anche 300, sempre che tu abbia gamba per pedalare…“).
Nel nostro caso l’abbiamo usata in tre. Quando l’ho presa mettevo davanti mia figlia più piccola di 1 anno e mezzo e dietro il grande che aveva 5 anni. Per la piccola ho aggiunto un seggiolino tradizionale (assolutamente non quelli solidali con il telaio), di quelli che si montano su una qualsiasi bicicletta, perché per lei sarebbe stato ancora troppo presto mettersi sul sellino dietro il manubrio.
Il problema principale per un bambino in bici possono essere le buche e le sollecitazioni. Per questo gli va tenuta ben ferma la testa. Lo stesso pericolo c’è quando i bambini si addormentano sul seggiolino, e può capitare eccome.
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Il contatto visivo
Ho usato questa bici per accompagnare i miei figli a scuola ed andarli a prendere, oltre che per alcune passeggiate in città e in centro.
Al di là del risparmio sui costi dell’automobile, della benzina, del bollo, dell’assicurazione e del tempo per la ricerca di un parcheggio, sono anche altri gli aspetti che mi piacciono di questa nuova e buona abitudine. Innanzitutto tra di noi c’è stato un contatto sia visivo che fisico più tangibile.
Quando i bambini sono in macchina sono separati dai genitori dal sedile e spesso si fanno i fatti loro. Non c’è un minimo di interazione, anche perché il genitore dovendo prestare attenzione alla guida per evitare incidenti è obbligato a far stare il bambino da solo. In bici i figli li vedi, ci parli e li rendi nello stesso tempo protagonisti e spettatori della stessa realtà.
Articolo aggiornato a luglio 2024
Ciao,
Esistono in commercio dei cavalletti speciali che possano reggere la a jn bambino caricato? Ne avrei biaogno per riuscire a portare due bimbi (uno davanti e uno dietro) perche altrimenti non saprei come caricarli.
come possiamo unirci per avere piste ciclabili in tutta italia? sono di napoli e sono disperata
Sinceramente non capisco dove sia la maggiore pericolosità del marsupio rispetto al seggiolino, anzi, in caso di caduta posso fare scudo col mio corpo al piccolo. Se cadi e tuo figlio sta sul seggiolino, davanti o dietro, non rischia di più?