Tra le caratteristiche che rendono speciale una bici d’epoca sicuramente non possono mancare le cromature. I particolari luccicanti del telaio e della forcella conferiscono alle bici vintage un fascino insuperabile. Purtroppo le cromature soffrono il tempo e gli agenti atmosferici, per cui possono rovinarsi e sfogliarsi. Vediamo quindi come restaurare e recuperare le cromature di un telaio d’epoca.


Indice
• Com’è fatta una cromatura
• Valutare il danno alla cromatura
• Recuperare una cromatura poco corrosa
• Recuperare una cromatura mediamente corrosa
• Cromatura molto danneggiata
• Lucidare le cromature
• Proteggere le cromature
• Concludendo
Com’è fatta una cromatura
Per cromatura s’intende un trattamento superficiale protettivo, realizzato immergendo il pezzo metallico in un bagno di cromo. Il sottile strato di cromo aderisce al metallo sottostante e lo protegge dall’ossidazione dovuta al contatto con l’aria e l’acqua. Nel tempo purtroppo l’azione dell’aria e dell’acqua tende a scalfire questo rivestimento, che perde brillantezza e si sfalda. Riducendo lo spessore porta in superficie il metallo che si ossida con l’aria, formando la ruggine.
In una bici d’epoca solitamente le cromature riguardavano:
• L’intera forcella;
• La sola testa della forcella;
• Il fodero orizzontale destro;
• Entrambi i foderi orizzontali;
• I forcellini posteriori;
• In rari casi altri tubi del telaio;
Valutare il danno


Quando si restaura una cromatura, ci si può trovare di fronte a un danno di entità variabile:
• Aggressione blanda (scolorimento): la cromatura ha perso la brillantezza di un tempo ma non appare logorata né scalfita. Non vi sono evidenti segni di ruggine;
• Aggressione media: in alcuni punti la cromatura è scalfita ed è affiorato qualche punto di ruggine;
• Aggressione completa: la cromatura è in buona parte ricoperta da uno strato di ruggine;
Ovviamente a seconda del grado di corrosione e di danno si dovranno adottare tecniche diverse.
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Recuperare una cromatura poco corrosa
In questo caso il danno è limitato e facilmente recuperabile.




L’attrezzatura necessaria è la seguente:
• Paglietta di ferro
• Pasta lucidante
• Sgrassatore e straccio
• Panno di cotone




La procedura da seguire è:






Per prima cosa si dovrà passare la paglietta di ferro sui punti dove è presente scolorimento o lieve ruggine, per rimuoverla completamente. La consistenza della paglietta eviterà di graffiare la cromatura sottostante;










Spruzzate un velo di sgrassatore sulla cromatura e rimuovete con lo straccio tutto il residuo di ossido e paglietta che si sono depositati;




Spandete una noce di pasta lucidante sul panno di cotone e sfregate con energia la cromatura, per lucidarla;
Ripassate con la parte pulita dello straccio per rimuovere le tracce di pasta;
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basta dolori in sella
Recuperare una cromatura mediamente corrosa


Se il grado di corrosione della cromatura è elevato ma non così tanto da giustificare una nuova cromatura, si può provare a recuperarla.




L’attrezzatura necessaria è la seguente:
• Spazzola di ferro (quella per saldatori);
• Paglietta di ferro;
• Sgrassatore e straccio;
• Pasta abrasiva forte (per carrozzerie d’auto);
• Panno in cotone;
Si procede in questo modo:
Con la spazzola di ferro grattare energicamente nei punti dove la ruggine è maggiore. Non esagerate per non rimuovere la cromatura sottostante;
Una volta rimossa la parte più consistente della ruggine, eliminare anche le tracce più piccole con la paglietta di metallo, seguendo la procedura vista in precedenza;
Rimuovere con sgrassatore e straccio tutti i residui;










Stendere un velo di pasta abrasiva forte su tutta la cromatura;


Sfregare energicamente con il panno in cotone tutta la superficie, in modo da far lavorare la pasta abrasiva;
Con la parte pulita del panno, rimuovere i residui di pasta abrasiva;
Cromatura molto danneggiata
Se la cromatura si presenta molto danneggiata, con ruggine diffusa e il rivestimento di cromo che si sfalda anche solo battendo lievemente con la punta di un cacciavite, l’unica soluzione è far sabbiare il pezzo e portarlo in cromatura per rifare da capo il rivestimento. Purtroppo la cromatura è così compromessa da non poter essere più recuperata.
Lucidare le cromature


Se vogliamo far nuovamente risplendere le cromature del telaio, possiamo farlo a mano, usando pasta lucidante e straccio, oppure utilizzare una macchina lucidante. Si tratta di una macchina apposita (usata anche dai calzolai per lucidare le scarpe), dotata di una spazzola delicata. Su questa spazzola si sparge un velo di lucidante apposito e poi si mette in rotazione e si passa la cromatura. L’operazione è molto importante, poiché la spazzola ruota molto e quindi il pezzo in metallo può scappare o scaldarsi. Meglio affidarsi a dei professionisti se non ve la sentite di fare da soli.
Proteggere le cromature
Per far sì che il rivestimento in cromo duri a lungo, è bene proteggerlo dalle intemperie. Per farlo si può pulire con sgrassatore e straccio e poi spruzzare un velo di spray al silicone. Questo creerà una patina superficiale che migliorerà la brillantezza della cromatura e la proteggerà dall’azione di aria e acqua. Una volta spruzzato lo spray, lo si spande su tutta la superficie con un panno in microfibra pulito.
Concludendo
Abbiamo visto come recuperare, lucidare e proteggere le cromature della nostra bici d’epoca. Dato che oltre a un impatto estetico hanno anche un compito di protezione del telaio, è sicuramente importante procedere al loro recupero e alla loro manutenzione ordinaria quando ci accingiamo a restaurare una bici con qualche decennio sulle spalle.
si può proteggere la cromatura con una vernice trasparente?
Ciao Valentino,
si certamente, così darà anche un senso di lucido al tutto.
Se vuoi imparare a eseguire questa operazione sotto la nostra supervisione, puoi partecipare al corso di meccanica base: https://corsi.bikeitalia.it/corso/meccanica-base/
A disposizione e buone pedalate
Omar Gatti
Buongiorno, ma se c’è la ruggine non è che la cromatura è rovinata ?
Anche se riesco a toglierla e rilucidare il tutto, la ruggine tornerà nuovamente
perchè manca il cromo che protegge il ferro ?
Grazie, ciao.
Ottimo articolo, come sempre.
Seguo con interesse le rubriche di Omar Gatti e non posso non notare la passione e l’attenzione che traspare da ogni pagina.
Tornando all’oggetto, in commercio esistono dei decapanti che, se scientemente utilizzati, possono asportare chimicamente gli ossidi che si formano sulle cromature.
In particolare vi é un prodotto (non è mio interesse fare pubblicità) che ha azione chelante ed é a pH neutro, lo sto utilizzando con soddisfazione su dei cerchi intaccati dalla ruggine.
Se poi l’ossidazione è molto superficiale e non pesenta granuli di ruggine rossa, si possono utilizzare dei lucidanti non abrasivi per impiego nautico.
Il vantaggio rispetto alla rimozione meccanica è quello di preservare le parti metalliche non corrose, infatti il distacco dell’ossido sarà selettivo e non interesserà il metallo sano.
Non esistono però metodi o prodotti miracolosi, tutto sta nel buonsenso di utilizzare quelli più adatti in funzione della disponibilità e del risultato che ci si prefigge di raggiungere.