Premiata nel 2020 con l’Italian Green Road Award, l’Oscar italiano del cicloturismo, la Bike to Coast è il progetto infrastrutturale di mobilità lenta e sostenibile con il quale la Regione Abruzzo ha realizzato sull’intero litorale un unico percorso ciclopedonale a ridosso delle spiagge, rese accessibili anche a persone con disabilità fisiche e sensoriali grazie ad una serie di servizi integrati attivati in ottica inclusiva nell’ambito dell’ulteriore fase progettuale denominata Bike to Coast for everyone. Benché in via di ultimazione in alcuni tratti della provincia chietina, rappresenta il fiore all’occhiello dell’offerta cicloturistica regionale, parte integrante della Ciclovia Adriatica nazionale.
Le Sette Sorelle della Costa Giardino
Circoscrivendo l’itinerario alla sola provincia teramana, in poco più di quaranta chilometri si attraversano le sette località balneari conosciute come le sette sorelle o le sette perle della Costa Giardino, tutte premiate nel 2024 con la Bandiera Blu per la qualità delle acque e dei servizi e – ad esclusione della sola Martinsicuro – anche con la Bandiera Verde assegnata dall’associazione dei pediatri agli arenili con caratteristiche adatte ai bambini e alle famiglie.
Storia e natura lungo la costa

Procedendo verso sud, numerose sono le torri di avvistamento ancora visibili lungo la costa edificate durante il XVI secolo a protezione dalle incursioni saracene. A cominciare dalla Torre di Carlo V che a Martinsicuro ospita la sede dell’Antiquarium di Castrum Truentinum, dove sono esposti reperti archeologici risalenti fino all’Età del Bronzo.
Sempre nella cittadina che deve il nome all’alto funzionario del Regno di Napoli Martin de Segura, oltre a costituire un’efficace arma di difesa contro l’erosione marina, il biotopo costiero rappresenta il primo esempio di ricostituzione di un ambiente dunale in Abruzzo, ospitando oltre 40 specie botaniche autoctone e spontanee.
Alba Adriatica e la spiaggia del Fratino
Superato il ponte sul Vibrata si arriva ad Alba Adriatica, conosciuta anche con il nome di Spiaggia d’Argento per la bellezza del suo ampio litorale sabbioso e attrezzato dove però non mancano gemme naturalistiche come la Spiaggia del Fratino e del Giglio di Mare, riconosciuta area protetta dal WWF.

Pedalando rinfrescati dalla brezza adriatica, non lontano dal lungomare di Tortoreto, in località Le Muracche si possono osservare i resti di una villa romana con mosaici, anfore, vasche di fermentazione e altri strumenti di lavoro. Al pari di altre cittadine costiere, oltre al lido offre un nucleo storico collinare di antiche origini medievali che merita assolutamente di essere visitato. Vanta anche la Spiga Verde per le buone pratiche in agricoltura.
Giulianova e i caliscendi

Giunti così a Giulianova avendo sulla nostra destra la spettacolare visione della catena appenninica del Gran Sasso d’Italia ad accompagnare l’andatura, il lungomare monumentale ristrutturato di recente introduce all’approdo portuale dove la banchina sud – impreziosita da oltre 1.500 mattonelle in ceramica decorate dai maestri artigiani di Castelli – accoglie i caratteristici caliscendi, strutture in legno finalizzate alla piccola pesca e al convivio, scenario di eventi originali tra i quali Calistelle. Da qui si può godere di un tramonto mozzafiato sullo skyline del paese alto dominato dal cupolone del Duomo di San Flaviano.
Roseto degli Abruzzi e la Riserva del Borsacchio
Altra frequentatissima località balneare della Costa Giardino teramana, Roseto degli Abruzzi è conosciuta con l’appellativo di Lido delle Rose in onore dei variopinti roseti che in passato profumavano ville e giardini.

Nata 164 anni fa come emanazione dell’antico centro medievale di Montepagano, oggi frazione della città inserita nell’associazione dei Borghi Autentici d’Italia, sul suo territorio custodisce la Riserva regionale del Borsacchio, un’area protetta di incontaminata bellezza, habitat naturale di flora e avifauna. Tra le curiosità, oltre ad un olivo secolare e reperti archeologici, all’interno dei suoi confini si trova una storica cantina ancora in produzione dove è conservata una botte in rovere tra le più grandi d’Europa.
Pineto e l’Area Marina Protetta Torre del Cerrano
Grazie al nuovo ponte ciclopedonale in legno sul fiume Vomano, si arriva alla bella e solitaria spiaggia libera di Scerne, frazione di Pineto.

Ancora pochi chilometri di facile pedalata prima di raggiungere il centro abitato con la spiaggia attrezzata ed entrare infine all’interno della pineta dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano, con l’antico fortilizio del Regno di Napoli che maestoso ci si para innanzi tra la vegetazione.

Oltrepassata la suggestiva struttura, all’interno della quale il Museo del Mare ne illustra la storia insieme alle vicende del porto sommerso di Hatria, l’itinerario prosegue sempre all’ombra della pineta per concludersi sul lungomare alberato di Silvi, cittadina pervasa dai profumi di liquirizia che qui si produce fin dal 1937 e protetta dai bastioni del belvedere in alto sulla collina da dove perdersi nell’immensità dell’Adriatico.
La Bike to Coast nella mappa cicloturistica d’Abruzzo
Insieme ad una selezione delle ciclovie e dei percorsi su strada e MTB attualmente fruibili in Abruzzo, la traccia della Bike to Coast è compresa nella nuova carta cicloturistica realizzata dal Dipartimento Turismo della Regione Abruzzo, distribuita in forma cartacea nelle fiere di settore e scaricabile gratuitamente in formato PDF nella sua versione digitale dalla Media Gallery del portale Abruzzo Turismo. Riporta diversi QR CODE grazie ai quali ottenere la traccia GPX degli itinerari, mentre altri link consentono di collegarsi alla mappa regionale delle aree camper ed ai servizi offerti da Trenitalia in Abruzzo.
Foto di apertura: Abruzzo: Bike to Coast teramana Pineto, crediti Ivan Masciovecchio
[Contenuto realizzato in collaborazione con Abruzzo Turismo]
da 2 anni con mia moglie, vado a silvi marina, punto di partenza per i seguenti percorsi:
sino a Martinsicuro e ritorno.
sino a Vasto marina, ritorno in treno fino a Pescara e da qui a silvi marina.
qualche tratto purtroppo ancora chiuso.
ciclabile bellissima, soprattutto dopo Ortona verso Vasto dove la natura è più selvaggia.
Lidia e Sergio.
Bellissimo servizio. Ogni anno pedalo sulla costa abruzzese e più precisamente da Ortona a Punta Aderci (Vasto) lungo la ciclabile dei trabocchi. Una Meraviglia. Mi manca la parte che va da Ortona a Martinsicuro.
Da 5 anni vado a Silvi Alta e conosco bene quei posti .Prima o poi farò quella ciclabile magari fino a punta Aderci.